Installate le fontanelle di acqua pubblica in tutte le scuole del Comune

Comunicato del Comune di Todi

Installate le fontanelle di acqua pubblica in tutte le scuole del Comune

         Siamo orgogliosi di poter annunciare che il nostro Comune, che è uno dei punti di riferimento nazionali in tema di sostenibilità e di ambiente, ha portato a termine l’ennesimo progetto, che rende la nostra città davvero unica. Grazie al lavoro iniziato tre anni fa dal Comune di Todi e da Umbra Acque, si è completata la installazione in tutte le scuole del comune delle fontanelle di acqua pubblica. Il merito di questa rivoluzionaria attività è di una squadra che ha saputo lavorare tutta insieme. A partire dallo staff di Umbra Acque S.p.A., guidato magistralmente dall’Amministratore Delegato Dottoressa Tiziana Buonfiglio e dal Presidente Avvocato Filippo Calabrese, per arrivare al personale scolastico e, soprattutto, all’Assessore all’ambiente Dottoressa Elena Baglioni.

         Gli erogatori, allacciati alla rete idrica, permettono l’erogazione istantanea di acqua potabile a temperatura ambiente e fredda (3÷10°C), liscia e gassata. Gli stessi erogatori sono dotati di un sistema di microfiltrazione a carboni attivi e una lampada UV come forma di prevenzione contro la formazione di cariche batteriche. I dispositivi sono inoltre equipaggiati con una bombola di anidride carbonica alimentare per gasare l’acqua ed hanno una portata di circa 120 litri ogni ora, riuscendo a riempire in un’ora oltre 200 borracce da 0,5 litri.

         Dal punto di vista ambientale ogni borraccia da 0,5 litri, riempita con l’acqua di un erogatore, consente un risparmio di 15 grammi di plastica, 25 grammi di greggio non consumato e 30 grammi di anidride carbonica non immessa nell’ambiente. Ciò significa che ogni studente in un anno scolastico, riempiendo la propria borraccia giornalmente da uno degli erogatori installati, non immetterà nel nostro ambiente circa 3 kg plastica e ridurrà di 5 kg il consumo di greggio e di 6 kg l’anidride carbonica immessa nell’atmosfera.

         Come è noto, il nostro Paese è il primo in Europa e terzo al mondo per consumo di bottiglie di acqua in bottiglia di plastica. Il commercio di acqua in bottiglia di plastica ha un enorme impatto ambientale, per ragioni che ricoprono l’intero ciclo di vita dello stesso prodotto.

         Annualmente, di media, nel nostro Paese vengono confezionati circa 14 miliardi di litri di acqua minerale, di cui l’80% viene contenuto in bottiglie di plastica (PET). Questo equivale a circa 300.000 tonnellate annue di nuova plastica immessa nell’ambiente.

         Se aggiungiamo che lo smercio dei prodotti avviene prevalentemente su gomma, parliamo di emissioni ambientali pari a 1.000 kg di CO2 per ogni viaggio di ciascun TIR che si occupa del trasporto di acqua da nord a sud e viceversa.

         Fra qualche giorno, allorquando le fontanelle saranno operative dopo le operazioni di verifica e collaudo, ogni nostro ragazzo potrà partecipare attivamente alla lotta alla plastica, che sta causando danni gravissimi all’ambiente. Emblematica e drammatica, ad esempio, la formazione del Pacific trash vortex, noto anche come great Pacific garbage patch.

                                                               Amministrazione Comunale di Todi

Il Ponte di Montemolino

Comunicato del Sindaco Ruggiano

Salutiamo con grandissima soddisfazione l’annuncio dell’Assessore Enrico Melasecche, in relazione alla prossima soluzione dei problemi del Ponte di Montemolino. In questi anni abbiamo assistito con grande preoccupazione all’evoluzione di una vicenda, che sembrava non trovare mai soluzione. La fruibilità del ponte di Montemolino rappresenta uno degli elementi centrali del nostro territorio. Di fatto, senza quella strategica infrastruttura, la praticabilità delle zone ad Ovest del Tevere è sostanzialmente preclusa, rendendo pressoché irraggiungibili i Comuni di Montecastello, Fratta Todina e San Venanzo.
Ieri, finalmente la svolta. La Regione Umbria si è impegnata in un progetto, che avrebbe il benestare della Soprintendenza, secondo il quale viene riproposta la sostituzione delle vecchie travature in acciaio, con delle nuove in acciaio Corten, aventi dimensioni uguali a quelle esistenti e limitando al minimo gli interventi sulle pile, in modo da ridurre a pochi mesi di tempo la chiusura del ponte durante i lavori. Il costo si aggirerebbe su circa 3-4 milioni di euro, molto meno di quanto precedentemente prospettato.
È una notizia che ci rassicura e ci rende più sereni, se solo si pensi che la scadenza della proroga per l’utilizzazione è al 2022. Adesso, è il momento di continuare a lavorare su questa strada. Non tutti i problemi sono risolti, ma, finalmente, si vede la luce in fondo al tunnel. A prescindere dalle posizioni politiche, abbiamo potuto apprezzare la concretezza di una gestione della Regione che ha dato un vero e proprio cambio di marcia.
Il merito, ovviamente, è della Presidente Tesei e dell’Assessore Melasecche e del loro modo di lavorare, operativo, pratico e concreto. In un mondo della pubblica amministrazione e della politica, in cui troppe persone ancora pensano di poter “menare il can per l’aia”, con il politichese e le vuote parole, quando ci si pone di fronte ai problemi con la reale volontà di superarli, si capisce la differenza che può fare un approccio con reale dedizione ed amore per il territorio. Nelle prossime settimane, ottenuta questa importante apertura, lavoreremo per la definitiva soluzione del problema.

                                                                                 Il Sindaco di Todi


                                                                                                                                                                                                                          Avv. Antonino Ruggiano

Todi Civica candida Floriano Pizzichini a Sindaco di Todi

Todi Civica lancia la candidatura a Sindaco del Consigliere Comunale Floriano Pizzichini. L’esperienza politica costruita dal nostro capogruppo è di fatto la più importante, longeva e concreta espressione civica mai realizzata nel nostro territorio. Alle ultime elezioni il nostro movimento, con la formazione di tre liste, ha ottenuto il lodevole risultato del 15%, che in questi anni, sin dal primo giorno di legislatura, è stato onorato, svolgendo  un’opposizione seria, propositiva e nel pieno rispetto degli impegni assunti sulla base del proprio programma elettorale.
Da anni Todi Civica e Floriano Pizzichini pongono questioni che oggi sembrano essere diventate prioritarie anche per chi, in passato, proprio su quelle questioni, ci attaccava e ci contestava. Per primi abbiamo parlato di calo demografico, di problema occupazionale, di necessità di rilancio di un economia territoriale sempre più in crisi.Quando raccoglievamo le firme per difendere i servizi del nostro Ospedale ( ben prima delle vicende legate al Covid), a Todi, eravamo da soli. Quando ci battevano per un diverso uso delle risorse pubbliche, per sostituire manifestazioni che non portano valore aggiunto alla città, o per evitare cementificazioni che non avrebbero creato lavoro e occupazione,  i partiti di una parte e dell’altra, lavoravano per fare l’opposto. Quando scrivevamo che le politiche adottate  stavano affossando il centro storico, venivamo tacciati di non amare la nostra città. I risultati di quanto dicevamo noi e di ciò che hanno fatto gli altri sono sotto gli occhi di tutti. Oggi più che mai Todi ha bisogno di una svolta, ma  essa non può che essere affidata a chi ha dimostrato di capire con largo anticipo la debolezza di alcune scelte, di avere una visione, idee ed esperienza per guidare la città, senza padrini e padroni a cui dover rispondere, ma nel pieno ed esclusivo interesse dei tuderti. Figure improvvisate e invenzioni dell’ultim’ora non riteniamo possano garantire un percorso credibile, né  Todi può permettersi lunghi periodi di rodaggio, che andrebbero a danno di tutti. Sulla base di queste convinzioni, il direttivo di Todi Civica ha chiesto a Floriano Pizzichini la disponibilità a ricandidarsi e confida nel suo impegno che ad oggi riteniamo sia fondamentale per costruire una proposta credibile e in discontinuità con le precedenti esperienze amministrative.
IL DIRETTIVO DI TODI CIVICA

10 punti per il CAMBIAMENTO

Comunicato di COALIZIONE PER IL CAMBIAMENTO

Todi è una città straordinaria, con grandi potenzialità, con ricchezze culturali, ambientali ed umane seconde a nessuno. Ma da troppi anni è ferma, dietro ad una gestione fatta di vecchie logiche,  priva una visione e di un grande sogno su cui lavorare come comunità, oltre ogni divisione e appartenenza. Logiche che hanno favorito un grave calo demografico, causato da crisi economica, impoverimento di servizi territoriali e dei collegamenti fra Todi e le principali città regionali.
Le differenze, per altri terreno di scontro, sono la vera ricchezza di questo progetto che nasce per costruire la Todi di domani.
Discontinuità e cambiamento, visione e sogno, concretezza e pragmatismo, ci uniscono al di là delle sensibilità politiche, delle storie e delle esperienze di ciascuno, perché il bene della nostra città, viene prima di tutto.

• per valorizzare il nostro Ospedale all’interno della rete ospedaliera regionale, con servizi e prestazioni a supporto di una sanita’ del territorio che necessità di essere adeguata ai tempi ed alle dinamiche demografiche

• per ricostruire il tessuto economico del territorio, rilanciando settori fondamentali legati alla piccola media impresa, all’artigianato di qualità, all’agricoltura di eccellenza e allo sviluppo dei servizi del terziario

• per riportare i giovani nel nostro territorio ed arginare la fuga dalla città che è fra le cause del pesante crollo demografico di cui soffre da anni Todi, con iniziative che li incentivino ad abitare il centro storico e le frazioni, offrendo maggiori opportunità di lavoro e garantendo servizi che sostengano le primarie esigenze familiari

• per riprogettare un nuovo e più moderno sistema sociale cittadino, che, attraverso un ruolo centrale degli enti di assistenza e beneficenza, costruisca reti di sostegno e soluzioni per le famiglie con anziani, con persone disabili, in assenza di condizioni che garantiscano una sostenibile gestione della vita familiare.

• per investire sulla Cultura di qualità,  attraverso iniziative che abbiano un ritorno tangibile sul piano dell’immagine cittadina, della crescita culturale e professionale dei giovani e dell’economia locale

• per l’ istituzione di una Fondazione che raccolga le figure più autorevoli del mondo della cultura presenti sul territorio, le principali forze economiche e le migliori esperienze professionali, al fine di elaborare proposte, selezionare progetti e collaborare con le istituzioni per la realizzazione degli stessi

• per una tutela e riqualificazione dell’ambiente in tutte le sue espressioni, quale elemento essenziale di vivibilità e quale motore di attrazione  per un turismo sostenibile, destagionalizzato e di alto livello, capace di creare nuove e continue opportunità di crescita e sviluppo per gli operatori del settore

• per restituire la Piazza ed il centro storico ai Tuderti, avendo cura di ristabilire un sano equilibrio tra le esigenze dei residenti, degli operatori del commercio e dei turisti,
trovando e realizzando, dopo anni di impegni disattesi,  una soluzione articolata e definitiva all’ annosa questione dell’accesso al centro storico, alla fruibilità dei parcheggi per i residenti, senza penalizzare le attività economiche

• per una vera valorizzazione delle frazioni, quali risorse primarie per lo sviluppo dell’economia, la salvaguardia della cultura locale e delle tradizioni cittadine, attraverso una cura quotidiana del territorio, un rafforzamento dei servizi erogati dal Comune e da terzi soggetti e la realizzazione di progetti che vadano oltre l’ordinaria amministrazione e la manutenzione di base.

• per una giusta, equa, razionale e trasparente gestione delle risorse e dei contributi pubblici, la cui finalità deve essere sempre riportata a garantire il massimo ritorno per i cittadini e per l’immagine della città, sostenendo le migliori opportunità e i migliori progetti, sulla base di valutazioni oggettive e di merito

COALIZIONE PER IL CAMBIAMENTO

IL CONSIGLIERE COMUNALE ANTONIO SERAFINI NUOVO TECNICO AGRONOMO DELLA VERALLI CORTESI


Il Consiglio comunale di lunedì 10 gennaio, convocato in seduta straordinaria, avrà al primo punto dell’odg le dimissioni del consigliere di Forza Italia Antonio Serafini.

L’uscita dalla massima assise comunale del consigliere Serafini si rende necessaria giacché il soggetto in questione, avendo vinto il concorso indetto nei mesi scorsi dalla Veralli-Cortesi per un posto di dottore agronomo-forestale a tempo indeterminato da destinare al servizio patrimonio del succitato ente (deliberazione n. 130/2021 del CdA della Veralli-Cortesi), risulta trovarsi in una condizione di incompatibilità. 

Viene spontaneo chiedersi, in primo luogo, quanto sua opportuno che un consigliere comunale partecipi ad un concorso pubblico bandito da un ente su cui proprio il Comune esercita stringenti poteri di indirizzo come la nomina del C.d.A da parte del sindaco senza prima dimettersi dalla carica ricoperta. Valutazioni che non sembrano aver toccato di striscio il Serafini.

Ulteriormente, era necessaria l’assunzione a tempo indeterminato e a tempo pieno di una figura professionale siffatta (un’esigenza mai palesatasi fino ad ora mai) quando l’ente in questione ha non pochi problemi a garantire uno standard elevato per quanto riguarda, ad esempio, i servizi della Residenza Protetta? Tutte domande che arrovellano molti cittadini.

Giova peraltro sottolineare come, riguardo alla surroga, al consigliere Serafini dovrebbe succedere Giovanna Ferri perché il primo dei non eletti, Mario Ciani, si trova anch’egli in una situazione di incompatibilità svolgendo le funzioni di revisore dei conti proprio presso la Veralli-Cortesi. 

Auguriamo al consigliere Serafini, comunque, una proficua e sfolgorante carriera nel settore della Pubblica amministrazione. Tanti anni in politica spesi a rivendicare di aver sempre lavorato orgogliosamente per il privato e a denunciare le malefatte clientelari dei “sinistri” e poi accorgersi che la Pa non è una macchina infernale. Come cambiano i tempi!

PARTITO DEMOCRATICO TODI

Prorogata al 23 gennaio la mostra di George Tatge

Il successo di pubblico ed il generale apprezzamento dei visitatori spinge il Comune di Todi a prorogare il progetto espositivo George Tatge a Todi, costituito dalle due mostre “Enigmi – Paesaggi senza tempo” e “Gli occhi della città – Ritratti di ieri e oggi”. Un successo decretato dai tanti visitatori richiamati dalla notorietà del celebre fotografo, che nella cittadina umbra da decenni lavora e risiede per lunghi periodi. Ma anche dalla cittadinanza, direttamente coinvolta, spesso come oggetto degli straordinari ritratti di Tatge. La chiusura, inizialmente provista per il 9 gennaio, è stata quindi prorogata al 23 gennaio 2022.

“L’Amministrazione Comunale è molto soddisfatta della riuscita delle Mostre di George Tatge”, commenta l’assessore Claudio Ranchicchio. “Enigmi, nella magnifica cornice della Sala delle Pietre, ha saputo attrarre decine di appassionati che hanno potuto ammirare le straordinarie foto di paesaggi della carriera del fotografo Italo-americano. Invece gli Occhi della Città ha stupito per la varietà e l’originalità delle foto di entrambe le sezioni (bianco e nero e a colori) con tanti volti noti che narrano la storia della Città”.

Una sorta di dichiarazione d’amore alla città e ai suoi abitanti attraverso il ritratto fotografico”: così la curatrice Giovanna Calvenzi presenta l’esposizione “Gli occhi della città – Ritratti di ieri e oggi”, negli affascinanti spazi del Palazzo del Vignola. In mostra ci sono circa 140 immagini, la metà delle quali, in bianco e nero, realizzate dalla metà degli anni Settanta: “visioni posate, incontri casuali, momenti corali di vita cittadina, un’attenzione esplicita ai volti dei suoi concittadini ma anche ai luoghi”, puntualizza la curatrice. A queste si affianca un altro nucleo, con scatti realizzati dal 2020 questa volta a colori, “per sottolineare il tempo trascorso”, come chiarisce Tatge. “La maggior parte delle persone che vedrete sono amici, artigiani, agricoltori e professionisti conosciuti per caso e frequentati negli anni”.

È invece lo storico contenitore della Sala delle Pietre ad ospitare la mostra “Enigmi – Paesaggi senza tempo”, curata da Walter Guadagnini e Carlo Sisi. 31 immagini che ampliano lo sguardo dell’artista, “per il quale il paesaggio rurale e urbano è sempre stato un tema di primaria importanza”, si legge nella presentazione, “un tema che Tatge, nell’arco dei suoi cinquant’anni di carriera, ha trasformato nella ricerca di un paesaggio interiore”. Dalle antiche costruzioni romane ai moderni condomini periferici, dalle chiese rinascimentali alle fabbriche dismesse, foto realizzate con una Deardorff, la leggendaria macchina a soffietto che produce negativi di grande formato, in tutta Italia, dall’Alto Adige alla Sicilia.

“LA MIA AMMINISTRAZIONE UN DISEGNO DI NOSTRO SIGNORE E DELLA PROVVIDENZA”: L’OSCENA STRUMENTALIZZAZIONE DEL SINDACO RUGGIANO IN CONSIGLIO COMUNALE

Comunicato del PD di Todi

“Credo davvero nella Provvidenza: nel disegno di nostro Signore abbia deciso di affidare la città a questa gruppo in questo momento non a caso”.Queste le parole del sindaco Ruggiano pronunciate il 30 dicembre scorso in un frangente del Consiglio comunale dedicato all’autocelebrazione delle proprie (presunte) capacità amministrative e alla discussione del bilancio preventivo. Rimaniamo francamente sbigottiti di fronte ad una scena siffatta, peraltro svoltasi nella massima assise comunale. Un luogo istituzionale sacro violato da comportamenti e da un vocabolario non consoni al ruolo che si ricopre. Un’oscena strumentalizzazione della fede che offende soprattutto i cattolici e i credenti. Dalle parole di Ruggiano si evince ancora una volta, dopo le benedizioni “urbi et orbi” dei mesi scorsi, una visione dei rapporti tra fede e politica piuttosto preoccupante. La religione considerata come “instrumentum regni”, come clava da usare sulla testa degli avversari politici. La scarsa considerazione per il principio di laicità, costituzionalmente garantito. Todi non ha bisogno di “uomini della Provvidenza” o di “unti dal Signore”, ma di persone capaci di servire la propria comunità e il bene comune senza millantare di avere presunti avalli divini.Come antidoto all’ennesima uscita incongrua del primo cittadino la nostra mente va alla figura di Pietro Scoppola, storico, cattolico democratico impegnato in politica e padre nobile del Partito Democratico. Ecco, noi riteniamo che i credenti impegnati in politica dovrebbe parlare come il professor Scoppola e non come il sindaco Ruggiano:
“la fede (…): scelta personale, non dottrina, ma adesione ad una persona e ad un annuncio, accettazione dell’esperienza del dubbio come condizione della fede stessa”; “essere laici significa sentirsi partecipi di una comunità umana prima ancora di aderire a un qualsiasi credo religioso.”

6 gennaio. Un secolo dalla morte di Luigi Morandi. Ma a Todi nessuno lo ricorda.

Un ricordo del grande letterato, critico, scrittore e poeta. E un invito alle autorità comunali a celebrarlo.

Luigi Morandi è morto esattamente conto anni fa dopo una vita intensa e grandi meriti umani, letterari e patriottici. Ma merita una riflessione quanto scritto da Giovanni Tenneroni nel 1988: ‘La figura di Morandi ci invita ad una riflessione: Todi cittadina di provincia riconsce a tempi alterni i suoi figli migliori. Todi, città di cultura, al contrario, dovrebbe saper scegliere, valutare e valorizzare uomini e situazioni aldilà di miti, mode e politiche. Oltre l’opportunità di intitolare una scuola della città a Luigi Morandi, sono auspicati studi, approfondimenti e pubblicazioni sull’opera del grande tuderte’

Il Dizionario Biografico degli italiani, edito da Treccani. così lo ricorda: Letterato (Todi 1844 – Roma 6/1/1922). Militò con Garibaldi nel 1867 e dell’impresa lasciò ricordo nel volume Da Corese a Tivoli (1868). Professore nelle scuole medie e libero docente nelle università; dal 1881 all’86 maestro di letteratura del principe di Napoli (di qui il libro Come fu educato Vittorio Emanuele III, 1901). Deputato e dal 1905 senatore. Opere principali: Saggi di proverbi umbri (1869); Le correzioni ai “Promessi Sposi” e l’unità della lingua (1879); Voltaire contro Shakespeare, Baretti contro Voltaire (1882); Origine della lingua italiana (1883); Antologia della nostra critica letteraria moderna (1885); Grammatica italiana (in collab. con G. Cappuccini, 1894). Nel 1886-87 pubblicò una fortunata edizione commentata in 6 voll. dei Sonetti di G. G. Belli.

Oggi viene ricordato soprattutto per l’opera sui sonetti di G.G. Belli (oltre 2300), da lui studiati poi pubblicati con note che la critica attuale giudica preziosi sia per la quantità di notizie che Morandi aggiunge alle sue note, sia per la qualità dei suoi commenti letterari. Soprattutto gli viene attribuito il merito di aver capito e valorizzato la qualità artistica del poeta romano.

Nel lungo discorso commemorativo in Senato, il presidente ricordò fra i suoi meriti: ” Egli fu il maestro nel senso più alto della parola, poiché nei lunghi anni d’insegnamento seppe ispirare alla devozione della patria, alla probità della vita, al culto dell’arte numerosissime schiere di discepoli. Scrittore forbito, elegante, linguista purissimo ed insieme erudito, numerose pregevoli pubblicazioni egli lascia, ma l’opera sua principale resterà la sovrana edizione dei sonetti del Belli, vero monumento eretto al grande poeta dialettale.
Benemerenze non minori di quelle guadagnatesi nel campo della cultura, egli acquistò nella vita politica, cui partecipò con rara nobiltà di metodi, con grande elevatezza di scopi. La sua Todi lo volle proprio rappresentante alla Camera dei deputati per la 19ª legislatura ed il mandato politico gli riconfermò nelle due legislature successive fino a quando nel 1904, egli non volle ripresentarsi agli elettori, cedendo il posto al suo compaesano ed amico Ciuffelli. Il 4 marzo 1905 fu nominato senatore.

Concludiamo invitando l’Amministrazione Comunale a dedicare un convegno di studi all’illustre concittadino.

L’Osservatore Tuderte.

Organizzazione del punto tamponi a Ponte Rio – Pian di Porto.

Un documento di Italia Viva – Todi

Per una opposizione democratica e non demagogica

 Oggi abbiamo assistito all’attività, in modalità “drive trough”, del prelievo di materiale oro/rino-faringeo al punto tamponi di Ponte Rio e non possiamo non riferire sulla totale disorganizzazione di questa iniziativa.

Abbiamo osservato

Una precaria e inadeguata struttura ricettiva con una insufficiente presenza di operatori sanitari.

La formazione di una lunga coda di auto causata dalla scarsità di personale addetto alla lenta operazione di prelevamento.  

Notevoli disagi nelle persone coinvolte, per una totale assenza di servizi igienico-sanitari mobili.

Mancanza di un rifornimento di acqua a chi era costretto a sostare ore ed ore in auto.

Tutte situazioni scomode facilmente prevedibili che sono però sfuggite all’attenzione di chi ha organizzato tale modalità di prelievo.

Dispiace dirlo, ma la logistica non ha funzionato già dall’origine nella non felice individuazione del sito, molto lontano dall’insediamento abitativo, e naturalmente non ha funzionato nel complesso l’attività organizzativa e gestionale mostrando uno scarso livello di efficienza.

Concludendo, possiamo dire che abbiamo avuto l’impressione di essere davanti ad una attività di servizio non vigilata e tanto meno governata.  

Il coordinamento di Italia Viva Todi

Elezioni: La vicenda di Todi; un intervento del senatore Ronconi.

Todi civica può divenire una nuovo contenitore per moderati, liberali, cattolici, socialisti, ma anche per forzisti, leghisti e pidiessini pentiti

Un appuntamento elettorale assai interessante ,  forse perfino un primo  esperimento su come si potrebbero increspare nel prossimo futuro le acque stagnanti e anche un po’ torbide della politica umbra, saranno le elezioni amministrative di Todi.

La città di Todi rappresenta un perfetto spaccato ,una riproduzione fedele delle criticità della provincia umbra, quella rappresentata da città di medie dimensioni, non vicinissime ai  capoluoghi di provincia ma con storia e tradizioni che convincono i loro abitanti a non ammainare bandiera prima di aver con forza rivendicato un rinnovato ruolo nel contesto regionale e servizi accettabili per se stessi e per le loro famiglie.

La città di Todi continua a soffrire, soprattutto nel centro storico, di un ormai storico e inarrestabile spopolamento, in  alcune zone si rischia la desertificazione abitativa e i ripetuti tentativi di rilancio turistico anche in senso abitativo non ha di certo risolto la questione che anzi, è andata progressivamente ad aggravarsi.

Come è anche in altre zone geografiche dell’Umbria, Todi non è ricompresa nei bacini di nuovi insediamenti produttivi, non è parte di alcun distretto artigianale, industriale  e neppure agricolo, appare come essere nella perpetua ricerca di una propria dimensione, vocazione.  Da questo deriva una concreta difficoltà occupazionale  e una scarsa offerta particolarmente per i giovani.

Quello di cui si sente bisogno per Todi ma anche per tutte le città umbre che come Todi vivono le difficoltà di una mancata integrazione regionale e ancor più della mancanza cronica di un piano di sviluppo regionale capace di rendere omogeneo un pur dimensionato territorio regionale ma allo stato assai frastagliato e diverso nei modi di sviluppo, è un nuovo impulso progettuale, il superamento di strettoie politiche che in un angusto pseudo bipolarismo  ormai trova dei limiti insopportabili perché vieta l’espressione di forze nuove, giovani, volenterose e probabilmente anche capaci.

Quello che avvenne cinque anni da a Todi  con l’innegabile successo della lista Todi Civica oggi non va ripensato ma  affinato, reso più concreto, in altre parole più forte.

Se allora si trattò di una intuizione oggi deve essere una certezza e porre basi sulla manifesta inconcludenza di un vecchio bipolarismo che invece di rendere più certo il governo della città ha imbalsamato idee e progetti, chiuso in soffitta  ogni anelito di novità e soprattutto la volontà di dispiegare donne e uomini, idee e progetti che non si riconoscono nel bipolarismo.

Todi civica da lista civica può divenire una nuovo contenitore per moderati, liberali, cattolici, socialisti, ma anche per forzisti, leghisti e pidiessini pentiti, per tutti quelli che vorrebbero proporre un nuovo rinascimento a Todi ma anche in tante altre realtà regionali.

La scommessa è aperta, la sensazione è che la novità questa volta è dietro l’angolo.