GUERRE, ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI E PACE.

La prima parte di un nuovo, importante argomento, del dott. Alfonso Gentili.

Le organizzazioni internazionali sono enti creati da gruppi di Statimediante accordi, convenzioni o trattati internazionali a fronte della necessità di assicurare la tutela di interessi comuni a più Stati e sono dotate di proprie funzioni, organi e poteri al fine di regolare i settori di attività di propria competenza. Tali organizzazioni sono dotate di personalità giuridica propria e si affiancano agli Stati come soggetti dell’ordinamento internazionale. Da sempre qualsiasi Stato entra naturalmente a far parte della società internazionale per il solo fatto di essersi costituitoo parimenti cessa di farne parte.

E’ il diritto internazionale che prende in considerazione i rapporti tra gli Stati nell’ambito dell’ ordinamento internazionale che,in quanto espressione della comunità degli Stati del mondo, è più generale dell’ordinamento interno dei singoli Stati(che è anche “originario” in quanto i poteri statali non derivano da altri soggetti) e rispetto al quale gli Stati stessi sono sempre sovrani per il fatto che non esiste un’istituzione superiore. E’ solo nei confronti  di altri ordinamenti e altre istituzioni che la sovranità degli Stati può venire meno o essere limitata. Un ramo che si è staccato dal diritto internazionale è, per esempio, il diritto comunitario (e dopo il trattato di Lisbona del 2007 meglio definito eurounitario) che regola i rapporti tra gli Stati membri (ad oggi 27) dell’Unione Europea. L’UE è infatti una comunità sovranazionale e non semplicemente internazionale, con la conseguenza dell’ingresso automatico del diritto eurounitario in quello interno dei singoli Stati e delle  connesse limitazioni alle loro sovranità.

Le guerre, cheingenere prendono avvio da un caso specifico, il c.d. “casus belli”, (come un’invasione militare o l’assassinio di un capo di Stato, di un ambasciatore o di uno o più concittadini), consistono in conflitti armati tra due Stati o tra coalizioni di Stati sovrani e sono state, nei secoli, il principale strumento cui gli stessi fanno ricorso per risolvere le loro controversie o per realizzare i loro obiettivi. Le guerre tra Stati si distinguono dalle altre forme di guerra, come le guerre civili che coinvolgono gruppi appartenenti allo stesso Stato o le guerre coloniali o le guerre di liberazione e anche da altre forme di violenza come i terrorismi. Nelle guerre tra Stati le logiche della politica di potenza storicamente si sono unite anche con le retoriche di massa degli stati nazionali, dei nazionalismi e degli imperialismi espansionistici e bellicisti. Il diritto di fare ricorso alla guerra ha costituito nella storia una manifestazione della sovranità statale, quando gli Stati ritenevano sempre legittimo il ricorso alla guerra. Le Costituzioni moderne di molti Stati ammettono la guerra di sola difesa; quella della Repubblica italiana, agli artt. 11 e 52, recita: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”e“La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino”.

Negli ultimi due secoli la situazione ha iniziato a modificarsi in quanto la comunità di tutti gli Stati si è andata dotando di regole contrattate tra essi stessi. Il fenomeno ha avuto inizio nella seconda metà del XIX secolo con la Convenzione di Ginevra dell’agosto 1864 per il miglioramento delle condizioni dei militari feriti nei conflitti armati internazionali. Seguì la Conferenza internazionale di pace de L’Aia nei Paesi Bassi del luglio 1899, convocata dallo Zar russo Nicola II per discutere dei principi sul diritto bellico e di limitare l’uso degli armamenti mediante  convenzioni tra gli Stati, alla quale parteciparono 26 Stati e Imperi presenti sulla grande maggioranza del territorio mondiale. Ancora a L’Aia  si tenne l’altra Conferenza internazionale di pace dell’ottobre 1907 (promossa sempre dallo Zar Nicola II con il suggerimento del Presidente degli Stati Uniti Roosevelt) per allargare il campo normativo dell’originaria Convenzione de L’Aia con la firma di altre 13 convenzioni di diritto bellico e per ratificare l’istituzione (già avvenuta nella precedente Conferenza del ’99) della Corte Permanente di Arbitrato (CPA),la primaa livello mondiale. Si tratta di un’organizzazione fondata per agevolare la risoluzione di controversie tra gli Stati membri prima dello scoppio delle ostilità, che interviene in vari campi tra cui anche la delimitazione dei confini terrestri e marini, la sovranità e i diritti umani. Con 121 Stati aderenti (tra cui USA, Gran Bretagna, Francia, Germania, Russia, Cina, Ucraina  e Italia (aderente al primo concordato del ’99 ma non al secondo del 1907 durante il governo Giolitti) la CPA ha tuttora sede a L’Aia, nel Palazzo della Pace,ma (purtroppo) ha perso molto del suo prestigio dopo l’istituzione della Corte internazionale di Giustizia, quale organo dell’ONU.

 La prima guerra mondiale, iniziata nel luglio 1914 quando l’Austria-Ungheria, da tempo alleata della Germania, dichiarò guerra alla Serbia appoggiata dalla Russia, vide contrapposti in Europa gli Imperi centrali della “Quadruplice Alleanza” (Impero tedesco, Impero austro-ungarico, Impero ottomano e Regno di Bulgaria) e le potenze della”Intesa”(Francia, Russia e Gran Bretagna), con l’Italia prima dichiaratasi neutrale poi entrata in guerra nel maggio ’15 a fianco dell’Intesa e con l’ingresso in guerra anche degli Stati Uniti d’America nell’aprile ’17 sempre a fianco dell’Intesa. La Grande guerra terminò nel novembre del 1918 con la vittoria dell’Intesa, la dissoluzione interna dell’Austria-Ungheria causata dalle iniziative indipendentiste delle varie nazionalità e la rivoluzione in Germania che portò alla caduta della monarchia e alla fuga dell’Imperatore Guglielmo II.

Alla fine di tale guerra, nel quadro della Conferenza di pace di Parigi del ’19-’20, con la firma del trattato di Versailles del 28 giugno 1919 venne fondatala Società delle Nazioni (SdN), con sede a Ginevra,qualeorganizzazione intergovernativa avente la finalità di prevenire altre guerre tramite la gestione diplomatica dei conflitti e il controllo degli armamenti. L’organizzazione era priva di proprie forze armate e non ne facevano parte gli Stati Uniti d’America anche se il maggior promotore era stato il loro Presidente Woodrow Wilson che proprio per questo nel ’19 venne insignito del premio Nobel per la pace. La SdN era strutturata in tre organi principali: il Segretariato, il Consiglio e l’Assemblea e aveva la supervisione della Corte permanente di giustizia internazionale fondata nel ’22. Consiglio e Assemblea non erano organi permanenti e questo ne rallentava le decisioni; inoltre era richiesto il voto unanime corrispondente ad un diritto di veto generalizzato. Alcuni Stati importanti  non ne facevano parte: gli Stati Uniti d’America mai, il Giappone e l’Italia che erano stati tra i paesi fondatori con un membro permanente nel Consiglio ne uscirono rispettivamente nel ’33 e nel dicembre ’37.

Già nel ’35-’36 comunque si era manifestata l’impotenza di questo organismo quando l‘Italia fascista aggredì l’Etiopia e la reazione della SdN con l’imposizione delle c.d. “sanzioni economiche” all’Italia si rivelò assolutamente inefficace e illusoria. La Germania ne divenne membro dal ’26 al ’33. L’Unione sovietica (o URSS fondata nel ’22)vi entrò nel ’34 ma fu espulsa nel ’39  per aggressione, allorché invase la Finlandia (già compresa prima del ’17 nell’impero russo come pure la Bielorussia, l’Ucraina e i tre governatorati del Baltico) e occupò anche l’Estonia, la Lettonia e la Lituania (i c.d. Paesi Baltici (gli ex governatorati) divenuti così RSS) a seguito del patto Molotov-Ribentropp. Tale patto era un trattato di non aggressione fra il Reich (impero) tedesco e l’Unione sovietica siglato nell’agosto ’39 di durata decennale, ma rotto dalla Germania nazista appena due anni dopo con l’invasione dell’Unione sovietica denominata “operazione Barbarossa” nel giugno ’41. LaSdN e’ stata poi sciolta nell’aprile ’46 in conseguenza del suo fallimento  rappresentato dallo scoppio dellaseconda guerra mondiale e dell’avvenuta creazione di un’altra  organizzazione internazionale con finalità analoghe come le Nazioni Unite.

L’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) con sede a New York venne fondata, per iniziativa soprattutto degli Stati Uniti d’America, nella Conferenza di San Francisco fra aprile e giugno 1945 (a guerra ancora in corso) come prolungamento del “Patto (o Dichiarazione) delle Nazioni Unite” siglato nella Conferenza di Washington il 1° gennaio ’42.  Si trattava del patto che legò gli Stati alleati nella seconda guerra mondiale (iniziata nel settembre ’39 con l’attacco della Germania nazista alla Polonia) contro le potenze dell’Asse Roma-Berlino del ’36,sfociato poi nel “patto d’acciaio” del ’39 con la completa subordinazione dell’Italia fascista del dittatore B. Mussolini alle scelte della Germania nazista del fuhrer A. Hitler e nella dichiarazione di guerra dell’Italia a Gran Bretagna e Francia annunciata dal duce nel discorso di piazza Venezia in Roma nel giugno del ’40. L’alleanza militare dell’Asse dal ’40 si allargò anche al Giappone dell’imperatore Hirohito con il c.d.”patto tripartito” divenendo così l’Asse Roma-Berlino-Tokio. Dall’altra parte gli “Alleati” comprendevano le tre potenze principali che ebbero un ruolo decisivo nel conflitto e cioè  gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e l’Unione Sovietica, cheChurcill chiamò la Grande Alleanza  e Rooswelt denominò “Nazioni Unite”,  con i tre capi F.D. Roosvelt, W. Churcill e J. Stalin passati alla storia come i Tre Grandi. Facevano parte dell’ONU anche i paesi del Commonwealt e i rappresentanti degli Stati occupati dalla Germania che si erano impegnati a combattere i nazifascisti e a non concludere con gli stessi paci separate. La Francia, nonostante la parentesi che andò dalla sconfitta del ’40 alla liberazione nel ’44, venne considerata parte degli Alleati e poi inclusa nel Consiglio di sicurezza dell’ONU come potenza vincitrice e membro permanente.

Tra gli Alleati venne compresa anche l’allora Repubblica di Cina (con i Presidenti Lin Sen fino all’agosto ’43 e poi fino al ’49 Chiang Kai-schec capo del partito nazionalista Kuomintang), che era già in guerra con l’impero giapponese di Hiroito. La Cina è divenuta cobelligerante dopo l’attacco (senza dichiarazione di guerra giapponese) del dicembre ’41 alla base navale statunitense di Pearl Harbor nelle isole Hawaii in mezzo all’oceano Pacifico (dal 1898 Territorio delle Hawaii degli Stati Uniti e dal 1959 il 50° Stato federato degli USA). Questa coalizione di guerra dei quattroalleati principali (Regno Unito, Stati Uniti, Unione Sovietica e Cina) della seconda guerra mondiale venne definita da Roosvelt le “quattro potenze“, le quali poi aderirono all’ONU sin dall’inizio nell’ottobre ’45, come pure la Francia, mentre l’Italiavi aderì nel dicembre ’55, il Giappone nel dicembre ’56 e la Germania Ovest solo nel settembre ’73 (con Cancelliere federale W. Brandt del partito SPD).    

Fine parte prima

Dott. Alfonso Gentili, già Segretario Generale del Comune di Todi

Nuovi progetti per il turismo green a Todi

Verranno presentati sabato 21 gennaio alla Sala Vetrata dei Palazzi Comunali. L’associazione Uncover Umbria presenterà una rete sentieristica “a margherita”

Fare del turismo lento, esperienziale, a contatto con l’ambiente, la natura e il paesaggio una nuova freccia per la valorizzazione e promozione turistica del territorio di Todi e della vicina Monte Castello di Vibio. Ad unire i due Comuni in questa direzione di lavoro c’è già un tracciato, il Sentiero del Furioso, che costeggia il fiume Tevere in uno dei suoi tratti più impetuosi e  che può essere fatto a piedi, in bicicletta e a cavallo.
E proprio partendo da questa opportunità già esistente, sabato 21 gennaio, alle ore 16, presso la Sala Vetrata dei Palazzi Comunali di Todi, si terrà un incontro pubblico per sviluppare i temi dello sviluppo sostenibile, di altre esperienze di successo a livello di cammini e di progetti per nuovi itinerari da inserire tra le passeggiate ed escursioni da proporre nel territorio tuderte. Motore dell’iniziativa è Uncover Umbria, un’associazione di appassionati di trekking e cicloturismo su strada, in Mtb o Gravel.
“La nostra missione – spiega Marco Maria Pirrami – è quella di far emozionare chi percorre i nostri territori, svelando i segreti che li contraddistinguono, seducendo a poco a poco chi vuole farsi incantare da tanta bellezza ed anche dalla sua offerta agroalimentare ed enogastronomica”.
Alla conferenza interverranno il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano, il sindaco di Monte Castello di Vibio Daniela Brugnossi e la dirigente del servizio turismo della Regione dell’Umbria; saranno presenti anche esponenti di Federalberghi, della federazione ciclistica umbra e di Uisport, con a seguire alcune testimonianze sulle esperienze del Cammino di Santiago e del Sentiero degli Dei.
In conclusione, dopo l’illustrazione delle caratteristiche del Sentiero del Furioso, la presentazione della “Margherita di Todi”, una serie di itinerari ad anello che, come i petali di un fiore, sono stati individuati intorno a Todi, con la città a fare da punto di riferimento centrale della corolla, variegata in termini di lunghezze e peculiarità ambientali e storico-paesaggistiche.
“Guardiamo con estremo interesse – sottolinea il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano – a questo segmento turistico, già sviluppato in alcune iniziative pilota che è necessario ora mettere a sistema e a valore, prevedendo una pianificazione dell’offerta che si inserisca a pieno titolo nella politica green della città e nel più ampio programma di promozione turistica che vede impegnata Regione Umbria”.

Dalla prossima primavera i tracciati potranno avvalersi anche della riattivazione del ponte di ferro sul Tevere, tra Ponterio e Pian di San Martino, il cui recupero attualmente in corso è stato pensato proprio come ideale potenziamento della rete sentieristica ciclo-pedonale.

Area Interna, primi passi sulla viabilità

Gli otto Comuni con capofila Todi verso l’operatività. Tra gli 11 e i 12 milioni di euro le risorse disponibili in totale

Martedì 10 gennaio si è tenuta a Todi, Comune capofila, la prima riunione del 2023 della nuova Area Interna della Media Valle del Tevere e dell’Umbria Meridionale. Presenti tutti i Sindaci delle municipalità interessate: Acquasparta, Avigliano Umbro, Collazzone, Fratta Todina, Monte Castello di Vibio, Montecastrilli e Sangemini, oltre ovviamente a quello della città di Jacopone.

All’ordine del giorno l’avvio delle attività programmatorie vere e proprie, che possono contare su uno stanziamento iniziale di 4 milioni di euro e di ulteriori 7,5 milioni di euro, a valere sulle risorse FERS e FSE. Risorse aggiuntive, rispetto a quelle nella disponibilità dei singoli Comuni, che dovranno essere destinate alla cooperazione territoriale con particolare riguardo per lo sviluppo e l’adeguamento strutturale, la promozione dell’occupazione, la valorizzazione ambientale e turistica, ponendo al centro l’inserimento lavorativo delle giovani generazioni e il contrasto all’esclusione sociale, intervenendo in tal senso a favore di una istruzione e formazione più efficaci. Altro punto centrale sarà quello riferito al potenziamento delle capacità istituzionali e dell’efficienza delle amministrazioni e dei servizi pubblici nell’ottica di pervenire a forme di governance più efficaci.

Il Sindaco Antonino Ruggiano, dopo aver delineato il perimetro di azione, ha condiviso una serie di proposte, a partire dalla necessaria istituzione di un Ufficio delle Aree Interne, che è di competenza del Comune di Todi in quanto soggetto capofila, e dell’elaborazione di un piano progettuale d’ambito. Tra le altre iniziative più immediate anche l’avvio di interventi coordinati sul fronte della viabilità, settore per il quale vi è già 1 milione e 300 mila euro di finanziamenti da utilizzare. “Si tratta di risorse aggiuntive – spiega Ruggiano – rispetto a quelle delle Province e che pertanto abbiamo pensato di destinare ad un percorso, ancora in fase di definizione, che migliori le vie di comunicazione e collegamento tra tutti i comuni dell’Area Interna“.

La riunione ha dato avvio ad un ragionamento sulle possibili funzioni e servizi da associare, a partire dal catasto, la protezione civile, il turismo, i sistemi informatici, la pianificazione urbanistica, la gestione del personale, dei tributi e dei servizi contabili e finanziari. “In questo caso – aggiunge Ruggiano – non è necessario che il processo di messa a sistema riguardi tutte le municipalità; è infatti possibile che vi aderiscono anche solo alcuni degli otto Comuni. Per questo sarà necessario approfondire lo studio e l’analisi delle situazioni esistenti al fine di centrare i settori effettivamente meritevoli di razionalizzazione”.

Un supporto in tale direzione lo potranno dare anche i sistemi informativi geografici, rispetto ai quali il Comune di Todi sta avviando per primo un percorso che privilegi sempre di più la gestione intelligente della città e dei territori, in cui le reti e i servizi tradizionali sono resi più efficienti con l’uso di soluzioni digitali a beneficio dei suoi abitanti e delle imprese”.

Grave paralisi di Etab e Veralli Cortesi a seguito delle dimissioni di alcuni consiglieri.

Nelle prossime ore verrà presentata richiesta di consiglio comunale per
impegnare il sindaco Ruggiano a ripristinare quanto prima la piena funzionalità
degli enti. COMUNICATO STAMPA
dei partiti di opposizione

Si è tenuto, nella giornata di lunedì 9 gennaio, un consiglio comunale aperto, richiesto dai gruppi consiliari di opposizione, per fare luce sulla grave situazione di stallo creatasi in Etab La Consolazione e all’Istituto Veralli Cortesi di Todi. A seguito, infatti, delle dimissioni di alcuni consiglieri dai rispettivi consigli di amministrazione, motivate solamente da mere ragioni politiche, i consigli non sono in grado di deliberare, stante la mancanza del numero legale.
Hanno partecipato alla seduta il dott. Bruno Severi e l’avv. Claudia Orsini, presidenti degli enti coinvolti. Nel corso del lungo dibattito, tuttavia, non è emerso alcun elemento di chiarezza né da parte del sindaco, né dalla maggioranza di centrodestra. Lo stesso sindaco, nel suo intervento, non ha assunto alcun impegno concreto per affrontare  e risolvere le complesse questioni contingenti pur essendo, questa, materia di sua stretta competenza.
Siamo consapevoli dell’importanza del ruolo sociale e culturale degli enti e per questo è grande la preoccupazione per la paralisi in cui versano gli stessi. Come testimoniato dalle relazioni dei presidenti Orsini e Severi, ai quali va il nostro ringraziamento per la disponibilità e la correttezza dimostrate, occorre evitare che il perdurare di tale situazione arrechi danni ai patrimoni, ai bilanci e alla piena operatività di Etab e Veralli Cortesi. Per questo sarà depositata nelle prossime ore una richiesta di consiglio comunale che impegni formalmente il sindaco ad ottemperare alle prerogative che la legge gli attribuisce e a ripristinare rapidamente la piena funzionalità dei due enti.
Todi Civica
Partito Democratico
Sinistra per Todi
Civici X Todi – Fabio Catterini
Per Todi con Ruspolini”

Todi, via alla fase due della ripavimentazione

Riapre il cantiere per rifare Via Ciuffelli entro la primavera. Tutte le indicazione sull’organizzazione della mobilità

Al via la fase due dei lavori di ripavimentazione della principale via di accesso al centro storico di Todi. Dopo la sospensione programmata per non interferire con le festività natalizie, da lunedì 9 gennaio inizieranno le operazioni per la riapertura del cantiere, che diventerà operativo da martedì 10.
Il tratto oggetto di intervento sarà stavolta compreso tra l’ingresso del Teatro comunale, dove si è arrivati a ripavimentare ad inizio dicembre, all’angolo di Via Ciuffelli coincidente con la libreria Ubik. Non saranno interessati i marciapiedi, sui quali si interverrà, cordoli compresi, al termine della sistemazione di tutta la sede stradale.
La ripresa dei lavori comporterà delle modifiche alla viabilità già a suo tempo condivise dall’Amministrazione comunale con i residenti e i commercianti. Resterà l’accesso libero a piazza del Popolo e a piazza Garibaldi da Via Cesia e Borgo, dove da metà ottobre è attivo il senso unico a salire. La piazza principale continuerà ad essere utilizzabile dai genitori per la sosta al momento dell’entrata e dell’uscita della scuola, come è sempre stato in questi anni, incluso durante la prima fase del cantiere. Ripristinato il divieto di accesso dalla Consolazione, con esclusione dei residenti del settore 1 della ZTL e della linea E di trasporto pubblico, che farà capolinea presso i giardini pubblici, con area di manovra davanti alla stazione a monte dell’impianto di risalita dal parcheggio di Porta Orvietana, dove resterà in essere la promozione dell’abbonamento a 20 euro il mese. I residenti lato San Fortunato potranno accedere a Viale della Vittoria e Viale Melsungen con senso unico verso Via Leoni, Via San Fortunato e Via San Benedetto, con uscita dei mezzi verso Corso Cavour.
I provvedimenti, impartiti con ordinanza dal Comando della Polizia Municipale, prevede ovviamente l’installazione di apposita segnaletica e l’istituzione di alcuni divieti di sosta e fermata lungo i tratti interessati, inclusa piazza Umberto I che tornerà ad essere riservata alla ditta esecutrice. Per i soli residenti di Via della Valle Inferiore e Via San Salvatore è previsto il doppio senso di marcia nel tratto tra l’angolo dei palazzi comunali e quello del Gran caffè Todi.
“Ripartiamo per restituire rinnovata l’intera via di accesso entro primavera”, sottolinea il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano,chiedendo a cittadini, commercianti e turisti “ancora un po’ di pazienza a fronte di qualche inevitabile disagio”.In ogni caso, la Polizia Municipale farà un monitoraggio della nuova organizzazione della mobilità per intervenire con correttivi puntuali per venire incontro alle esigenze di residenti e commercianti, soprattutto riguardo questi ultimi sul tema del carico-scarico merci.

La ditta, venuta meno l’esigenza di interrompere i lavori per Natale e superato il tratto privo di marciapiedi, potrà ora operare dopo le prime settimane, contemporaneamente allo smantellamento della vecchia pavimentazione e all’installazione della nuova, con un’accelerazione fondamentale per rispettare i tempi che vogliono restituita la città nella sua piena fruibilità per la ripartenza della stagione turistica.
Massima collaborazione dell’impresa esecutrice, che tramite il direttore tecnico Rinaldo Bico commenta: “Confidiamo di incappare in questo secondo tratto in meno imprevisti di quelli occorsi nel primo, così da poter rendere il completamento dell’opera più veloce”.

FORZA ITALIA OFFENDE CHI DISSENTE E LA PENSA DIVERSAMENTE 

Comunicato stampa PD

L’ultimo comunicato stampa di Forza Italia fa trasparire ancora una volta la natura autoreferenziale delle forze politiche di maggioranza. È grave che il sindaco Ruggiano, dopo 20 anni di partecipazione attiva alla vita politica, non abbia ancora capito che gli avversari si rispettano e non si insultano. 

Ulteriormente, un’amministrazione competente dovrebbe rispondere ai fatti evitando di palesare le proprie ossessioni (comunismo, socialismo, etc.) ed accettando il fatto che i consiglieri di opposizione hanno il diritto di porsi domande e di controllare l’operato della giunta. 

Ci tocca anche sottolineare, purtroppo, come a Todi Forza Italia sia ormai egemonizzata da un manipolo di fedelissimi del sindaco espressione del più becero post-fascismo che ha l’insulto nel proprio DNA.

Quanto all’interesse di Forza Italia per i problemi della città, è sufficiente ricordare l’assenza nella difesa della sanità pubblica, la lottizzazione famelica delle cariche amministrative in Etab e Veralli Cortesi, passaggi di consiglieri di amministrazione dal cda della Veralli alla cooperativa che gestisce la residenza protetta nello stesso ente, consiglieri comunali in carica che alla scadenza del mandato trovano occupazione negli enti menzionati poc’anzi  ed, infine, una pioggia di contributi pubblici erogati in maniera sfacciatamente clientelare. A proposito, sono stati tutti rendicontati?

Parlare di interesse pubblico significa doversi porre anche queste domande, cui la giunta ha il dovere di rispondere in maniera completa e puntuale.

Una giunta seria che lavora per il bene della propria città avrebbe risposto in merito, senza portare avanti soltanto attacchi personali e fornendo urgenti chiarimenti sull’interrogazione presentata dal consigliere Filippo Sordini avente ad oggetto i presunti ricatti incrociati nella maggioranza sulle nomine negli enti che, se confermata dai fatti, farebbe emergere scenari devastanti per la credibilità delle istituzioni cittadine e comportamenti potenzialmente rilevanti sul piano penale.

Partito Democratico Coordinamento PD Todi

Filippo Sordini capogruppo consiliare ” PER TODI ” in un’interrogazione chiede chiarimenti al Sindaco Ruggiano

By Stravos in Todi7giorni

Il Capogruppo Filippo Sordini, del gruppo consiliare  “Per Todi”, ha depositato una INTERROGAZIONE al SINDACO per conoscere, si afferma nel comunicato stampa che di seguito riportiamo, la veridicità  ” di alcune gravi affermazioni contenute in un messaggio, che si presuppone,precisa ancora Sordini, sia di un consigliere di maggioranza e le valutazioni su un comunicato stampa emesso da Todi Tricolore. ” 

“Da alcune settimane, infatti, si ha notizia che parte dei consiglieri dei CDA di ”ETAB La Consolazione” e ”Veralli Cortesi” abbiano rassegnato le proprie DIMISSIONI .Tali dimissioni, non reintegrate da nuove nomine, rischiano di minare l’operatività degli Enti, con conseguenti potenziali danni per gli stessi.

Una situazione che è stata pubblicamente denunciata da Todi tricolore, la quale, attraverso un comunicato del Consigliere Andrea Nulli, chiede al Sindaco di rinnovare EX NOVO i CDA, sulla base  dei nuovi equilibri politici createsi in maggioranza a seguito delle ultime elezioni. Oltre a ciò, negli ultimi giorni, risulterebbe stia circolando un messaggio, apparentemente attribuibile ad un esponente della maggioranza, che fa esplicito riferimento alla situazione sovraesposta.

Tale messaggio, seppur inviato, sembrerebbe, in una chat privata, conterrebbe materiale di interesse pubblico ed amministrativo, nonchè addirittura ipotesi di reato, che l’estensore dello stesso imputerebbe al Presidente di uno dei due enti. L’ autore, inoltre, avrebbe dichiarato di voler provvedere alla denuncia alle Autorità competenti dei fatti penalmente rilevanti, ponendo quale condizione per non farlo la

NOMINA EX NOVO dei due CDA entro non oltre la data 09-01-2023 ( data del Consiglio Comunale aperto sugli enti chiesto dalle opposizioni). Infine nel messaggio si fa riferimento ad un accordo raggiunto in ottobre dalla maggioranza per il rinnovo degli enti, del quale, Filippo Sordini, in qualità di membro del Consiglio comunale eletto con la medesima maggioranza, dichiara di non aver mai avuto alcuna informazione, né formale, né informale da parte del Sindaco o del Segretario del suo ex partito. In considerazione di tutto ciò il CONSIGLIERE  SORDINI HA INTERROGATO IL SINDACO, PER CONOSCERE SE CORRISPONDE AL VERO CHE ESISTA IL MESSAGGIO CITATO. 

SE CORRISPONDA AL VERO CHE IL MESSAGGIO E’ A CONOSCENZA DEL SINDACO, DELLA GIUNTA E DI PARTE DELLA MAGGIORANZA E SE IL SINDACO NE ABBIA VERIFICATO LA VERIDICITA’, IL CONTENUTO E LA FONTE. SE IL SINDACO VALUTI CORRETTA, LEGITTIMA E ACCETTABILE, LA MODALITÀ CON LA QUALE L’AUTORE MERCIMONIA IL PROPRIO SILENZIO SULL’IPOTESI DI REATO DALLO STESSO IDENTIFICATA. SE IL SINDACO, HA INFORMATO IL PRESIDENTE CHIAMATO IN CAUSA  E QUALI AZIONI HA A SUA VOLTA INTRAPRESO. SE IL SINDACO RITIENE DI POTER SOTTOSTARE ALLE CONDIZIONI IMPOSTE DALL’ AUTORE DEL MESSAGGIO NONCHÉ ALLE RICHIESTE ELENCATE NEL COMUNICATO DEL CONSIGLIERE NULLI (TODI TRICOLORE), O AL CONTRARIO RITENGA DI OPERARE AL FINE  DI GARANTIRE LA ORDINARIA OPERATIVITÀ  AI  CDA DEGLI ENTI FINO ALLA LORO SCADENZA NATURALE. “

Claudio Serafini: Così rispondo: Ruggiano “è mobile qual piuma al vento”


Attaccare i consiglieri che hanno sottoscritto la mozione di sfiducia irridendone l’asserito contesto di aneliti e vita è tipico dei post dell’avv. Ruggiano. Si potrebbe replicare per le rime ma miglior spirito natalizio inducono a non infrangere gli altrui vacui incantamenti.
Il dato politico rilevante del messaggio di Ruggiano non è peraltro questo, ma l’ammissione della precarietà della sua maggioranza nel quadro di maturato contesto in cui, di fatto, la stessa è in balia del capriccio di quello o dell’altro consigliere.
Di fatto il Sindaco Ruggiano da oggi non conta più sul consenso della maggioranza del corpo elettorale tuderte (il voto al Generale Ruspolini, persona onorevole ed oggettivamente tra le più qualificate del nostro consesso, era (già nel simbolo personale) ed è relegato alla etero-direzione di Todi tricolore/Casa Pound, che già reclama a gran voce, famelicamente, la testa dei Presidenti delle partecipate comunali.
Ad ogni voto consiliare il Sindaco comprende di rischiare di cadere per l’assenza di questo o quel consigliere, con potenziali enormi danni per la città di Todi, alla faccia dell’amore incondizionato per gli interessi della stessa (salvo non intendere gli stessi coincidenti con l’attaccamento alla poltrona propria e dei suoi intoccabili sodali, tra cui in primis un vicesindaco che ha fatto con ben pochi scrupoli -quanto meno non quello della veridicità di parola- della politica un mestiere, al punto da proiettare
impudicamente il proprio incarico specifico sin dentro Confartigianato).
La consapevolezza di detto dato di fatto, delle risultanze delle indagini della Commissione sul caso Ranchicchio, che vedono il Sindaco direttamente responsabile di fatti circostanziati, e della gravità del periodo, dovrebbero indurre una persona responsabile a recuperare il senso del decoro e, se impossibilitato a revocare le deleghe all’amico (essendo peraltro deprecabile la pretesa pubblicizzazione di “debiti” amicali strettamente privati), dovrebbe imporgli una riflessione sulla oggettiva impossibilità di garantire a Todi una guida efficace per affrontare adeguatamente le ardue sfide che ci attendono.
Non sarà così e si assisterà ad un Sindaco che si tiene “in piedi”, oramai semmai a tratti, con il proprio -a questo punto- dirimente ed autoreferenziale voto.
Ma non era quello che lo stesso Ruggiano contestava alla Governatrice Marini?
Evidentemente le proprie opinioni non vedono altra stella polare del proprio tornaconto: Ruggiano è mobile qual piuma al vento.. in direzione ostinatamente coincidente, contro scienza (ai sensi delle relazioni della commissione di indagine istituita con voto della maggioranza) e morale (secondo quanto scritto dagli stessi membri di maggioranza), con il proprio vantaggio!
TODI CIVICA in AZIONE

MOZIONE DI SFIDUCIA ATTO OBBLIGATO CONTRO UN SINDACO E UNA GIUNTA IRRESPONSABILI CHE CALPESTANO LE ISTITUZIONI 

Dopo mesi di discredito sulle istituzioni cittadine e una sostanziale paralisi amministrativa causata da una maggioranza dedita esclusivamente alla difesa degli interessi di partito ed amicali, i sei consiglieri comunali di opposizione e i due del gruppo “Per Todi”, Sordini e Ruspolini, hanno depositato – consci della gravità della situazione – una mozione di sfiducia a Sindaco e Giunta, ai sensi dell’art. 52, comma II, del TUEL.

Un’iniziativa obbligata visto quanto successo in queste ultime settimane e, soprattutto, doverosa nei confronti della comunità cittadina tuderte, che merita di essere governata con serietà, disciplina ed onore.

È inconcepibile, infatti, che da sei mesi l’attività amministrativa e gli uffici siano bloccati perché un patto di potere sempre meno occulto impone che il vicesindaco Ranchicchio rimanga incollato alla poltrona nonostante abbia dimostrato di essere totalmente inadeguato per qualsiasi ruolo istituzionale.

È inconcepibile che dopo aver approvato la Commissione di indagine, partecipato ai lavori per due mesi e prodotto una relazione finale che ha espresso pesanti giudizi etici e morali sul conto di Ranchicchio, la maggioranza diserti la discussione in Consiglio Comunale sul punto e il Sindaco eviti di prendere qualsivoglia provvedimento in merito, forse proprio a causa del suo coinvolgimento nella vicenda, emerso nitidamente grazie ai lavori della Commissione.

È inconcepibile che il Vicesindaco con delega all’artigianato e allo sviluppo economico svolga le mansioni di procacciatore d’affari per Confartigianato, in barba ad ogni minima regola sul conflitto d’interessi e ad ogni decenza, con la complicità e l’assenso del primo cittadino.

È inconcepibile che l’unica preoccupazione di alcuni partiti della maggioranza in questi mesi sia stata quella di sfruttare questo caos per mettere sotto ricatto la gestione di Etab e Veralli, con dimissioni telecomandate ad arte, per fare man bassa di incarichi e prebende.

Visto che questo è lo stato in cui la triade Fratelli d’Italia-Forza Italia-Todi Tricolore ha ridotto le istituzioni a Todi, noi crediamo sia necessario un riscatto della politica e della sua dignità, che passa per la sfiducia alla Giunta Ruggiano-Ranchicchio, incapace di assumersi ogni minima responsabilità a fronte di una gravissima situazione che offende le istituzioni e di cui è l’unica artefice.

Gruppi Consiliari

PARTITO DEMOCRATICO

SINISTRA PER TODI

CIVICIXTODI – CATTERINI SINDACO

Todi, 300 mila euro per due chiese cimiteriali

Duesanti-Petroro e Pian di San Martino-Cecanibbi le frazioni interessate. L’Amministrazione al lavoro per reperire risorse anche per Vasciano, Pesciano e Ilci-Ripaioli

Due chiese cimiteriali del comune di Todi, quella di Duesanti-Petroro e quella di Pian di San Martino-Cecanibbi, saranno oggetto nel 2023 di lavori di consolidamento, ristrutturazione e restauro per oltre 300 mila euro. Il finanziamento è ricompreso nell’ordinanza attuativa nr. 129 del 13 dicembre firmata dal Commissario straordinario alla ricostruzione con la quale è stato varato ilnuovo programma delle opere pubbliche anche al di fuori del cratere sismico. Più nello specifico 190 mila euro sono stati stanziati a favore della chiesa di Pian di San Martino-Cecanibbi, che si trova in uno stato di forte precarietà, mentre 120 mila euro sono destinati al recupero della chiesa di Duesanti-Petroro, ugualmente inagibile.
Si tratta di due interventi lungamente attesi ai quali finalmente il Comune di Todi riesce a dare soluzione e che vanno ad aggiungersi a quelli già programmati per un milione di euro nel vecchio e nel nuovo cimitero urbano, con il progetto definitivo approvato dalla Giunta lo scorso ottobre e il cui esecutivo andrà in gara nel mese di gennaio.
“Pur nella soddisfazione per i due interventi finanziati, come Amministrazione comunale – sottolinea il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano – non possiamo che intensificare ora gli sforzi per reperire ulteriori risorse che ci permettano di affrontare le altre emergenze nei cimiteri frazionali e alla cui risoluzione le comunità locali giustamente ci richiamano”.
Gli uffici dell’ente stanno lavorando alla progettazione di lavori di manutenzione straordinaria nei cimiteri di Vasciano, Pesciano e Ilci-Ripaioli, al fine di intercettare i fondi necessari ad altre cantierizzazioni. “Non potendo gravare tutto sul bilancio comunale – spiega ancora il primo cittadino – è l’unica strada percorribile, che ha i suoi tempi e le sue procedure, purtroppo spesso non brevi, ma il tema è costantemente al centro dell’attenzione e delle iniziative della Giunta“.