
Giu 03
OSPEDALE PANTALLA: CHI FESTEGGIA LASCIA I CITTADINI SOLI

You is tenuta ieri the celebrazione of the dieci anni of the start of the attività of the Hospital of Media Valle del Tevere. Presenti, questa volta, tutti gli otto sindaci del nostro comprensorio, al contrario di quando c’è da chiedere la riattivazione dei servizi (cosa per cui il sindaco Ruggiano non si spende, chissà come mai).
Nonostante la sua presenza sia stata annunciata con le solite trombe di regime, che non ha mandato nessun assessore a sostituirla, ma il presidente della Terza commissione consiliare Pace.
Quasi del tutto assenti gli operatori sanitari, col personale infermieristico e oss che ha disertato questa surreale cerimonia funebre a causa della manca corresponsione, da un anno e mezzo, dell’indennità Covid.
Una manifestazione convocata davanti ad un ospedale chiuso, di cui non si conosce con certezza il cronoprogramma delle riaperture di reparti e servizi, mentre le altre strutture stanno riprendendo le attività ordinarie (compreso Spoleto, altra struttura convertita ad uso Covid),
Il sindaco di Todi, in circa un quarto d’ora di intervento verboso e prolisso dedicato a ringraziamenti urbi et orbi, non ha detto una parola che un futuro del nostro ospedale. Nulla che possa far intravedere il ritorno alla normalità di una struttura sanitaria di base a servizio di circa sessantamila abitanti. Uomini che meno di un suo possibile potenziamento.
Alla dottoressa Teresa Tedesco, intervenuta in rappresentanza dell’Usl Umbria 1, è toccato il compito di un intervento prudente in cui ha annunciato quel che già si sa e che ci allarma: la graduale riapertura dei servizi al momento prevede solo la riattivazione del Pronto Soccorso (di cui non si conosce l’effettiva operatività), della chirurgia ambulatoriale e degli altri ambulatori chiusi. Nulla è stato detto su Punto Nascita, Chirurgia Generale, RSA. Niente su terapia intensiva o altro tipo di potenziamento.
Fin qui la cronaca di un appuntamento dedicato all’inutile retorica, ma, a nostro giudizio, anche un evento che conferma l’inettitudine della giunta guidata da Ruggiano. Giunta che, in un anno e mezzo, ha accettato supinamente ogni iniziativa della regione tesa a ridurre il ruolo e la funzione dell’ospedale della MVT a favore di altre strutture della rete ospedaliera umbra, privandolo di strumentazioni e personale sanitario, disattivando cinque sale operatorie di nuova generazione e chiudendo il punto nascita.
The vuota retorica of Ruggiano, accompagnata dalle parole degli imbarazzanti leghisti nostrani Ruspolini e Peppucci (in cerca di ruolo nella Lega umbra mediante protezioni lacustri), lascia soli i cittadini che rivendicano garanzie per il futuro dell’ospedale, oggi a tinte fosche. Sappiamo, infatti, che non è stato ancora individuato il personale per la riapertura h24 della chirurgia e che si sta lavorando per trovare chirurghi in convenzione con l’azienda ospedaliera. The significa perdita of autonomia of the unit operativa and piccoli interventi programmati, niente urgenze e niente apertura h24 su 7 giorni. Sappiamo che non ci sono anestesisti a sufficienza per garantire l’operatività né del Pronto Soccorso né, meno tanto, del Punto Nascita.
Nessuna delle questioni aperte sul futuro del nostro Ospedale è stata affrontata ieri, non ci resta che continuare la nostra battaglia di rivendicazione a tutela del futuro dei servizi sanitari della MVT e, per questo, saremo a fianco del comitato dei cittadini (ieri neanche invitato all’iniziativa) e delle associazioni che stanno organizzando la manifestazione di domenica 6 giugno
Noi ci saremo. Ruggiano temiamo di no, essendo troppo preso dai proclami a vuoto e dai post pieni di punti di sospensione. Caro sindaco, il personale sanitario non ha bisogno della sua roboante retorica, ma della gratificazione economica che la Giunta regionale, da lei tanto spalleggiata, non è in grado di garantire.
PARTITO DEMOCRATICO TODI–
Giu 03
L SINDACO RUGGIANO, NOVELLO PONZIO PILATO SUCCUBE DELLA REGIONE

Dopo l’annuncio della falsa riapertura del Pronto Soccorso di Pantalla, pensavamo che il sindaco Ruggiano avesse esaurito la figuracce sul futuro dell’Ospedale della Media Valle del Tevere.Non pago, invece, e senza nemmeno aver chiesto scusa per il terribile scivolone, il nostro primo cittadino ha pensato bene di rincarare la dose non firmando (assieme alla sindaca di Collazzone e a quello di Deruta) il documento bipartisan che i sindaci di San Venanzo, Fratta Todina, Monte Castello di Vibio, Massa Martana e Marsciano hanno sottoscritto e inviato al presidente della Regione Umbria , Donatella Tesei per chiedere la rapida riattivazione dei servizi dell’Ospedale di Pantalla (nel suo favoloso mondo già riattivati).Una spaccatura, quella tra i sindaci dei comuni capofila della Media Valle del Tevere, che si trasforma in una questione politica, visto che Mele e Ruggiano fanno parte della stessa coalizione. Come mai il primo cittadino di Todi è così restio a prendere posizione in difesa dell’Ospedale di Pantalla, al contrario della collega marscianese? Che partita politica si sta giocando sul futuro del nostro nosocomio? Non vorremmo, infatti, che siano in ballo interessi, ambizioni e questioni che nulla hanno a che fare con diritto alla salute di sessantamila persone.Certo è che, in questo anno dove l’Ospedale di Pantalla è stato convertito a presidio Covid, il sindaco Ruggiano non si è mai speso in sua difesa ed è apparso regolarmente spiaggiato sulle posizioni della Giunta Regionale. Non l’unione del coraggio del sindaco di Spoleto, che per difendere l’ospedale cittadino si è visto in avanti dalla propria maggioranza, ma almeno un po’ di schiena dritta sì.Purtroppo, rimettere in funzione l’Ospedale come era nella situazione pre Covid non è così semplice. Soprattutto, al netto delle rassicurazioni e della propaganda, nubi grigie si addensano sul futuro del nostro ospedale, che rischia di pagare a caro prezzo la scelta politica, portata avanti dalla Giunta Tesei, di indebolire la sanità territoriale pubblica.Hai voglia a fare manifestazioni spot – quasi un dispetto verso quella del 6 giugno – per celebrare i dieci anni dell’Ospedale quando questo è sostanzialmente chiuso (che paradosso: forse era meglio una cerimonia funebre!). Hai voglia a delegittimare il lavoro dei comitati che osano garbatamente criticarla per le sue pessime scelte amministrative. Hai voglia a spacciare cose non vere sull’apertura dei servizi senza nemmeno chiedere.Noi, caro sindaco, sull’Ospedale di Pantalla la conosciamo bene. Lei è un novello Ponzio Pilato, succube della Regione.
PARTITO DEMOCRATICO TODI
Giu 03
La manifestazione per l’Ospedale: le richieste del comitato.

La manifestazione del 06 giugno 2021 promossa dai “Comitati di cittadini in difesa dell’Ospedale della Media Valle Tevere”, intende rivendicare il diritto al rispetto di chi ha subito gravi disagi dalla chiusura del nosocomio. Per più di un anno, 55 mila cittadini della MVT hanno dovuto rinunciare alla loro unica struttura sanitaria di territorio, la restituzione e il ripristino dei servizi con un minimo di miglioramento rispetto alla situazione pre-Covid 19, è un atto dovuto da parte della Regione Umbria.
Il ripristino e il miglioramento della struttura a come era ante Covid 19 è condizione irrinunciabile!
Questo è ciò che RIVOGLIAMO!
L’Ospedale MVT dotato di:
- Pronto Soccorso e accettazione (con possibilità di ricovero per urgenze chirurgiche, tranne i politraumatizzati, e mediche).
- Chirurgia generale attiva H24, 7 giorni su 7, con guardia notturna in presenza chirurgica e anestesiologica, con 28 posti letto, + 9 nella connessa Day Surgery multidisciplinare (che ospitava le prestazioni di ben 9 équipés).
- Blocco Operatorio di concezione avanzatissima con personale infermieristico autonomo e Struttura di Anestesia, 5 sale operatorie ultramoderne di cui una dedicata all’urgenza ostetrica (collegate tra l’altro col maxischermo della sala congressi x 200 persone, con possibilità di seguire in diretta gli interventi chirurgici, e dove si sono tenuti numerosi congressi di valenza nazionale).
- Ostetricia e ginecologia, con sale parto e annesso servizio di neonatologia.
- Medicina generale con 24 posti letto.
- Laboratorio di analisi e di microbiologia (avanguardia in Umbria).
- Radiologia con macchinari di ultima generazione per TC e RM, ecografia multidisciplinare, radiologia ed epatologia interventistiche.
- Gastroenterologia ed endoscopia tradizionale e interventistica (in simbiosi con la Chirurgia).
- Dialisi e nefrologia.
- Servizio di Ortopedia protesica di anca e ginocchio.
- Oncologia medica.
- Servizio di Cardiologia.
- Servizio di chirurgia plastica.
- FKT e Riabilitazione
- Sub Intensiva
- 118 autonomo
- RSA
Alla manifestazione sono stati invitati tutti gli esponenti istituzionali ai vari livelli regionale e comunale ai quali si chiederà di sottoscrivere un documento d’impegni nel monitorare l’evoluzione e l’attuazione del Piano di riapertura di ogni singolo servizio e/o reparto come proposto dalla Regione Umbria.
Mag 30
UN SINDACO INCAPACE DI CHIEDERE SCUSA, DALL’EGO SMISURATO ED INTOLLERANTE ALLE CRITICHE
Comunicato del PD di Todi

Ben conosciamo le doti istrioniche del sindaco Ruggiano, ma mai avremmo pensato di dover assistere a scene come quelle andate in onda ieri nella consueta diretta social del sabato. Piccatosi perché il Partito Democratico ha osato evidenziare la colossale figuraccia sulla falsa apertura del Pronto Soccorso, il primo cittadino, invece di chiedere scusa, ha preferito fare professione di vittimismo. Gli suona strano che l’opposizione faccia le pulci. Ebbene sì, il gioco democratico funziona se, a chi governa, si contrappone un’opposizione che elabora proposte per il bene comune e controlla chi detiene, momentaneamente, il potere. “Fare le pulci”, quindi, caro sindaco, è l’essenza della democrazia. Ammettiamo di seguirla, sì. Lei è una figura istituzionale che per comunicare usa un canale ufficiale. Parla di salute, vaccini, contagi etc., non possiamo certo disinteressarci. Meno normale riteniamo che un sindaco dica che un servizio come il Pronto Soccorso sia aperto quando questo non è vero, ma questo lei fa finta di non capirlo. Siamo anche noi persone che studiano, lavorano, si affannano per le bollette e si preoccupano per il futuro dei propri figli. Se la smetta, quindi, di etichettare chi manifesta dissenso verso la sua amministrazione come un “criticone social” che rovescia cattiverie virtuali per sfogarsi. In realtà, sembra proprio lei ad essere un attento esegeta di ogni post che esprime perplessità sulla sua conduzione amministrativa. Ciò vuol dire che trova comunque del tempo da dedicarci. Peraltro, dovrebbe prestare più attenzione a ciò che scrivono i suoi pasdaran sui social. Ecco, tra le loro fila sì che troverebbe una notevole dose di cattiveria squadristica (condita da un bel pizzico di omofobia, sessismo e negazionismo) e molto poco ecumenismo. La reprimenda a loro no? Dice di avere uno stile e di non aver mai puntato il dito contro nessuno in politica. Le foto scattate nella scorsa legislatura dal suo studio e pubblicate su Facebook, ad orari e giorni improbabili, per mostrare la Piazza vuota ed incolpare l’amministrazione allora in carica stanno lì a smentirla, ma potremmo fare decine e decine di altri esempi. Non si permetta, infine, di dire falsità come quella secondo cui avremmo attaccato i volontari del centro vaccinale. In tutti i documenti prodotti sulla vicenda abbiamo sempre sottolineato la vicinanza a questi operatori, ringraziandoli per il servizio prezioso svolto verso la propria comunità cittadina. Pensi che tra le loro fila ci sono pure numerosi nostri iscritti ed elettori. Lei non è il paladino del Bene e la sua parte politica non ha certo il monopolio su di esso. Crediamo, anzi, che i volontari del centro possano essersi sentiti più offesi dal fatto che, nella sua maggioranza, c’è chi liscia il pelo ai negazionisti. Lei si definisce, sovente, un “uomo del fare”. Sicuramente, in questi quattro anni, ha tagliato decine e decine di nastri di opere lasciate in eredità da chi c’era prima. Per il resto, invece, molte chiacchiere, un mare di egocentrismo e la totale incapacità di chiedere scusa quando si sbaglia.
PARTITO DEMOCRATICO TODI
Mag 29
ITALIA VIVA : OSPEDALE MEDIA VALLE DEL TEVERE . MANIFESTAZIONE 6 GIUGNO
Italia Viva a favore della manifestazione in difesa dell’Ospedale di Pantalla.

Come coordinamento di Italia Viva della media valle del Tevere riteniamo che sia necessario chiudere definitivamente la destinazione a Covid 19 dell’Ospedale.
Dopo le tante enunciazioni e promesse di imminenti riaperture e riattivazioni ai cittadini della Media Valle del Tevere è stato lasciato un non Ospedale con tutte le gravi conseguenze che devono subire per la mancanza di adeguata assistenza sanitaria.
L’Ospedale di Pantalla deve tornare ad avere un Pronto Soccorso H24, riavere la Chirurgia e tutti gli altri servizi che assicurano una continuità assistenziale ordinaria ed emergenziale, ovvero un presidio sempre attivo.
Si deve procedere da subito alla riapertura a pieno organico nei reparti di Medicina, Ginecologia ed Ostetricia. In sostanza è necessario da subito riaprire tutti i reparti e le attività presenti prima della chiusura causata dalla pandemia da Covid-19.
In prospettiva il Nuovo piano Sanitario Regionale deve prevedere che l’Ospedale della Media Valle del Tevere abbia prospettive di autonomia ed ambiti di specializzazione autentici e quindi deve essere completamente modificata la bozza del piano sanitario presentata dalla giunta regionale.
Per tutto questo sin dall’inizio della scelta della regione di destinare l’ospedale a COVID 19 siamo stati al fianco di Comitati, cittadini, sindacati mobilitate a difesa del nosocomio e stigmatizzato la complicità di alcuni Sindaci.
Rivogliamo l’ospedale della Media Valle del Tevere.
Invitiamo tutti a partecipare alla manifestazione organizzata dai Comitati a difesa dell’Ospedale, che si terrà domenica 6 giugno.
Mag 28
INAUGURAZIONE DEL MERCATO CAMPAGNA AMICA DI TODI
Domani 29 maggio 2021, ore 9.00 Piazzale degli Atti, (davanti alla scuola media Cocchi-Aosta)

Con i consigli della nutrizionista per una sana alimentazione e la tavola della biodiversità con i “Sigilli” di Campagna Amica e i prodotti tipici umbri
Tante sorprese per i cittadini: dal tutor dell’orto e della carne, alle ricette contadine! Dalla shopping bag, all’agriselfie di Campagna Amica!
La pandemia, oltre ad aver accentuato l’attenzione sul tema della salute, ha contribuito anche ad una prepotente riscoperta della campagna, rivoluzionando pure i consumi. Tutte tendenze al centro dell’inaugurazione del Mercato di Campagna Amica di Todi, nel Piazzale degli Atti, in programma sabato 29 maggio dalle ore 9.00, quando oltre ai consigli della nutrizionista per una sana e corretta alimentazione, sarà imbandita la tavola dei prodotti tipici umbri e dei “Sigilli” di Campagna Amica, cibi salvati dalla grande opera di valorizzazione della biodiversità contadina. Ma non mancheranno altre sorprese per i consumatori, dal tutor dell’orto e della carne alle ricette contadine; dalle comode shopping bag di Campagna Amica per una spesa sostenibile, all’angolo agriselfie dove il mercato incontra il digitale, con il protagonismo dei cittadini.
Secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’ gli acquisti nei mercati del contadino sono risultati in crescita del 26% nel 2020, trainati da una nuova sensibilità degli italiani verso i cibi salutari ma anche dalla volontà di recuperare un contatto diretto con chi coltiva i prodotti che si portano in tavola, nonostante le limitazioni imposte dalla pandemia.
Con il Presidente e il Direttore della Coldiretti Umbria Albano Agabiti e Mario Rossi e i Presidenti Coldiretti Perugia, Giampaolo Farchioni e Coldiretti Terni, Paolo Lanzi, interverranno tra gli altri, il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano, l’Assessore allo Sviluppo Economico, Turismo, Sport e Cultura del Comune di Todi Claudio Ranchicchio e l’Assessore regionale all’agricoltura Roberto Morroni.
Evento facebook sulla pagina di Coldiretti Umbria
Mag 28
UN FONDO DI SOLIDARIETÀ STRUTTURALE CONTRO LE DISUGUAGLIANZE.
Una proposta del PD di Todi

Un fondo di solidarietà per aiutare le persone in difficoltà finalizzato alla riduzione delle fragilità economiche e sociali presenti nel comune di Todi. È anche a questo strumento che, come Partito Democratico, abbiamo pensato per ridurre le disuguaglianze presenti nel nostro territorio, acuitesi con l’insorgere della pandemia.
Una proposta strutturale e di welfare innovativo, non una tantum, con lo scopo di non lasciare indietro nessuno. La nostra comunità deve stringersi attorno a chi ha più bisogno: proprio per questo abbiamo pensato di creare un fondo aperto alle persone, alle associazioni e alle aziende del nostro territorio, ispirato ai principi dell’economia civile, che cerca di tradurre la convinzione che una buona società è frutto sia di un mercato che funziona sia di processi che attivano la solidarietà da parte di tutti i soggetti.
La creazione di questo fondo ha lo scopo, quindi, di aiutare economicamente i cittadini, contrastando così l’aumento delle disuguaglianze e prevenendo gravi situazioni di indigenza.
Il fondo dovrà avere un carattere strutturale e non sarà legato alla fase attuale di emergenza sanitaria. Il controllo e la guida dovranno essere esercitati dal Comune, mentre i tempi di istruttoria dovranno essere compatibili con i controlli, garantendo, tuttavia, un’erogazione rapida del contributo.
Un fondo, giova ribadirlo, a carattere duraturo, cioè inserito negli strumenti di bilancio dell’ente, e aperto alle donazioni dall’esterno, valutandone la possibile deducibilità fiscale. Inoltre, dovrà essere associato ad un database che ne preveda l’integrazione con i servizi socio-sanitari del territorio e prevedere un resoconto annuale d’esercizio da trasmettere al Consiglio comunale.
La natura del contributo potrà essere erogata in parte a fondo perduto e in parte sotto forma di microcredito da restituire in tempi molto lunghi, prevedendo, nel caso di impossibilità alla restituzione economica, la restituzione del prestito tramite volontariato nelle associazioni del territorio o mediante i patti civici di collaborazione, facendone dunque uno strumento di comunità a tutto tondo. Nei prossimi giorni, dunque, presenteremo una mozione in questo senso in Consiglio Comunale.
La giustizia sociale e il contrasto alle disuguaglianze sono la stessa polare di un partito autenticamente riformista e progressista come il nostro. Lavorare per una città meno diseguale e più inclusiva, affrontando le disparità socioeconomiche senza nasconderle sotto il tappeto come fa l’attuale amministrazione, dovrà essere un obiettivo fondamentale della futura coalizione progressista e civica.
PARTITO DEMOCRATICO TODI
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