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Dott. Alfonso Gentili Con riferimento al rapporto tra territorio e governo nel diritto pubblico sono configurabili tre diverse forme di Stato i cui elementi costitutivi sono appunto il territorio, il popolo e il governo. Si …
Intervento di Andrea Vannini Giova ricordare che per il ministero della salute il servizio sanitario regionale umbro era punto di riferimento nazionale per appropriatezza, sostenibilità, qualità dei servizi. Oggi abbiamo lunghe liste di attesa, emigrazione verso …
Il documento del coordinatore di I.V. Todi, Francesco Longo.
Italia Viva di Todi esprime seria
preoccupazione per la non facile situazione che si sta creando in città, in
vista delle elezioni comunali di primavera, tra soggetti portatori di indirizzi
politici alternativi all’attuale amministrazione comunale.
Osserviamo con forte disagio e
registriamo troppa frammentazione, esagerati personalismi, vecchie ruggini e
risentimenti che vengono allo scoperto e che impediscono alle forze
progressiste e riformiste di definire un progetto unitario e una squadra
autorevole, al fine di creare le condizioni di una credibile alternativa all’amministrazione
Ruggiano.
Italia Viva ha messo da tempo a disposizione di tutta l’area
liberal, progressista e democratica un programma dettagliato con punti qualificanti
che potrebbero dare sviluppo alla città e creare un nuovo futuro, nuove
opportunità di lavoro e migliorare la qualità della vita di tutti i tuderti.
Nelle nostre linee programmatiche – linee non di spesa ma di
ripresa – abbiamo messo in evidenza soprattutto i seguenti punti :
Recupero estetico, strutturale e funzionale del
centro storico e della cintura viaria perimetrale
Approvazione di un piano di arredo urbano e
urgente ripavimentazione stradale
Riconsiderazione delle autorizzazioni per temporanea
occupazione di suolo pubblico
Mappatura delle strutture di proprietà del
Comune per allestire manifestazioni o eventi culturali
Massima trasparenza del Bilancio
Coraggiosa politica tributaria di competenza
comunale
Esenzione quinquennale della TARI per le nuove
attività commerciali e artigianali
Valorizzazione dell’importante patrimonio
comunale senza alienazioni
Costituzione di un fondo di garanzia con finanziamenti
fino a 10.000 euro per iniziative imprenditoriali che andranno nella direzione della
sostenibilità economica
Contributo a fondo perduto fino ad un massimo di
5.000 euro per progetti ritenuti innovativi, rispettosi dell’ambiente e che
valorizzino il territorio. Start up.
Assessorato per il futuro: struttura qualificata
a servizio della ripresa economica ed occupazionale
Sviluppo dello Sportello Unico Digitale
del
cittadino in appoggio a quello cartaceo
Dislocazione di uno sportello comunale nelle
frazioni più popolose o lontane con presenza del Sindaco o di un suo delegato almeno
una volta al mese
Verifica e razionale distribuzione delle sedi
elettorali
Assessorato alle politiche e servizi per la
famiglia e la genitorialità che si dovrà distinguere per efficienza ed
efficacia della sua azione
Svolgimento di un’azione per la immediata
ricostruzione e riattivazione della Ferrovia Centrale Umbra
Ottimizzazione dei servizi mobili cittadini
Definizione di massima ed esecutiva, con
procedure razionali e trasparenti, dei progetti relativi alla costruzione di
nuovi parcheggi e dei relativi sistemi di trasporto ( ascensore e/o scale
mobili ) che presentino accettabili implicazioni ambientali
Sviluppo turistico e agricoltura: Todi con la
sua estensione di 223 Kmq. e 5237 residenti in campagna possiede rilevanti
qualità imprenditoriali agricole tali da rappresentare un invidiabile capitale
sociale che non può essere trascurato
Verifica degli effetti della Riforma sanitaria con
una seria programmazione dei servizi a livello locale.
Confronto con tutte le associazioni sportive ed
in contemporaneità con le scuole per un
rilancio delle relative attività.
I prossimi 5 anni non saranno
anni qualsiasi, basti pensare alle risorse finanziarie che il PNRR dovrà
investire ed il cui orizzonte temporale si conclude nel 2026 coinvolgendo un
periodo di tempo quasi coincidente con la durata della prossima consiliatura
(2022 – 2027).
Italia Viva ha posto particolare
attenzione ai dati ISTAT che presentano il quadro di una città che, solo negli
ultimi cinque anni è scesa da 16.841 a 15.163 presenze con un saldo negativo di
1678 unità e con un indice di natalità ben al di sotto della media regionale (
Todi 4,5 – Marsciano 7,2 – Umbria 6,4 ). Gli indicatori che misurano i livelli
di popolazione attiva e quelli di dipendenza (ogni 100 che lavorano vi sono 67
individui a carico) confermano che il territorio è caratterizzato da un gravoso
problema occupazionale.
Per un territorio in forte
regressione sotto ogni profilo ( civico, demografico, sanitario e dei servizi )
come dai dati succitati è necessario unire
tutte quelle identità che possono riconoscersi in queste linee
programmatiche che Italia Viva pone
all’attenzione per una vera rinascita del territorio.
La responsabilità e l’affetto per questa città ci deve
guidare per superare tutte le divisioni e i personalismi. Italia Viva di Todi
metterà tutto il suo impegno su questa prospettiva.
L’Assessore ai Lavori Pubblici Moreno Primieri rende noto che è stato predisposto il progetto di adeguamento sismico ed energetico della scuola primaria e media della Frazione di Pantalla, con il quale il Comune di Todi partecipa ai finanziamenti assegnati alla Regione Umbria con il PNRR.La scuola primaria di Pantalla è un complesso composto di due edifici. Il primo, risalente agli anni ’60, e in muratura di due piani con copertura a falde, ed ospita la scuola primaria. Il secondo, risalente agli anni ‘90, e in calcestruzzo e acciaio ed e adibito a palestra; anch’esso ha due piani di cui uno seminterrato, con copertura piana. Tale struttura è adiacente a quella in muratura, ma indipendente grazie ad un giunto tecnico e non e oggetto di tale relazione.In base a rilievi effettuati presso la scuola, non sono emerse particolari problematiche che possano ricondursi a fenomeni fessurativi o di degrado della struttura.Sulla base dei risultati ottenuti e dopo opportune analisi agli elementi finiti, la proposta di interventi sulla struttura per l’adeguamento sismico dovrà interessare i solai e le murature perimetrali.Si prevede, inoltre, una riduzione della massa sismica mediante la rimozione del solaio di sottotetto e di copertura.Inoltre, tra gli interventi di edilizia, sono previsti i seguenti elementi di finitura:
sostituzione completa dei pavimenti con nuovo pavimento in gress porcellanato.
rifacimento del tinteggio sia esterno che interno al fabbricato;
rifacimento dei servizi igienici esistenti, e adeguamento tenendo conto delle misure necessarie per portatori di handicap, abbattimento delle barriere architettoniche con realizzazione di nuovo ascensore esterno.
Per quanto attiene l’efficientamento energetico gli interventi riguardano l’installazione di impianto fotovoltaico in copertura, coibentazione della copertura, coibentazione delle pareti verticali, opere impiantistiche interne riguardanti il sistema di riscaldamento, produzione acqua calda sanitaria e illuminazione.L’intervento si propone di realizzare l’efficientamento energetico e l’utilizzo delle fonti di energia rinnovabile nell’edificio in oggetto.Le scelte progettuali sono state effettuate per ottenere una riduzione dei consumi energetici tramite isolamento dell’involucro, l’efficientamento dell’impiantistica, la produzione di energia da fonti rinnovabili commisurata ai fabbisogni rimanenti. Si procederà anche con la sostituzione della centrale termica.
Sabato 5 marzo, alle ore 16.30, presso la Sala del Consiglio Comunale, sarà
presentato il volume “I Sindaci di Todi. Dall’ Unità d’Italia ai giorni
nostri”. A seguire, sarà inaugurata della galleria dei Sindaci, presso la Sala Giunta, alla presenza del
Sindaco Antonino Ruggiano, del Professor Alberto Stramaccioni e del Dottor
Filippo Orsini, curatore della pubblicazione.
I ritratti dei 29 sindaci della città, succedutisi dal 1860 ad oggi ed
esposti alle pareti della Sala Giunta, sono stati realizzati dal pittore Edmond
Agalliu. Un omaggio reso ancor più solenne dal libro, utile a “ricostruire
cronaca e storia di questi anni,” come nota il Sindaco Ruggiano. “La fotografia
di una città, che ha tanto da raccontare e che ha solide radici, sulle quali
costruire il proprio futuro. Questa pubblicazione è dedicata, quindi, a tutti
noi e, soprattutto, alle giovani generazioni che, insieme ai loro insegnanti,
potranno adesso curiosare su quello che è stata Todi, dall’Unità d’Italia ad
oggi”, aggiunge Ruggiano.
Un progetto, puntualizza il Professor Alberto Stramaccioni, che “contribuisce
in modo significativo alla definizione del profilo urbanistico, sociale,
economico, culturale ed artistico della città così come si è venuto configurando
nei decenni, proprio grazie all’azione amministrativa dei diversi sindaci”.
Nel volume le riproduzioni dei ritratti dei sindaci sono accompagnate da un regesto delle principali attività svolte in città nei rispettivi mandati. Questa iniziativa, sottolinea il curatore Filippo Orsini, ricostruisce “una sequenza genealogico amministrativa completa ed articolata che parte dai sindaci e si ramifica con i tanti assessori facenti funzione di sindaco, i podestà, i vari commissari prefettizi, gli assessori e tutti i consiglieri comunali, cosicché, attraverso questa pubblicazione, ognuno di essi trova il suo giusto posto nella storia della città”.
Progetto rivolto ai ragazzi delle ultime classi degli istituti tecnici del territorio. “Strumento fondamentale per favorire l’integrazione tra formazione e mercato del lavoro e ridurre la dispersione scolastica”
Venerdì 18 febbraio, con un incontro formativo ed informativo
“Personalità ed opportunità. L’orientamento scolastico come bilanciamento fra
desiderio e realtà” che si è svolto presso la sala del consiglio comunale, ha
preso il via il progetto “Orientamento di comunità”, finanziato dal Comune d
Todi e rivolto ai ragazzi del 5° anno dell’istituto tecnico commerciale e per
geometri Einaudi e Ipsia Angelantoni.
Di fronte ad una platea di ragazzi e docenti attenti e motivati, dopo il
saluto del sindaco Antonino Ruggiano, dell’assessore alle politiche giovanili e
scolastiche Alessia Marta e della dirigente Venusia Pascucci, sono intervenuti
Ferruccio Fiordispini e Luca Morelli, di Emergenetics International, Cesare
Angelantoni di Angelantoni Industrie S.p.A. e Alessandro Ricci della start up
innovativa 3DIFIC s.r.l. e Francesco Berni di UnionCamere.
L’obiettivo era quello di fornire ai giovani delle ultime classi delle
scuole tecniche (Ipsia e Istituto tecnico commerciale) un modo concreto per
conoscere sé stessi attraverso la messa a disposizione di un profilo
personalizzato sulle attitudini e sulle preferenze utilizzato nel mondo
aziendale per la gestione del personale. Allo stesso tempo sono stati
presentati ai ragazzi i dati relativi alle richieste di figure professionali
nel territorio attraverso la presentazione del sistema Excelsior curato da
Unioncamere. Quest’ultima è particolarmente accurata e fa parte del sistema
statistico nazionale sebbene sia purtroppo poco conosciuta.
“L’orientamento nella scelta della scuola – spiegano gli organizzatori –
è uno strumento fondamentale per favorire la formazione adeguata delle persone,
ridurre la dispersione scolastica, favorire l’incontro fra l’offerta formativa
e le richieste di lavoro dei territori”.
In questo quadro la collaborazione fra istituzioni territoriali, enti di
formazione e imprese è un modo per consentire di ottenere risultati durevoli e
significativi e per migliorare le possibilità di occupazione dei giovani
attraverso la giusta integrazione fra i percorsi di studio, le esigenze delle
comunità locali, le richieste del mercato.
L’iniziativa del Comitato osservatorio del welfare aziendale, fondato a
Todi nel 2018, con l’obiettivo di rendere questo tipo di welfare complementare
a quello tradizionale, prevede inoltre la creazione di un comitato permanente
per l’orientamento scolastico con le scuole, la stessa Unioncamere, imprese e
professionisti per assicurare una attività continuativa in questo ambito.
Il raggruppamento coordinato da Diego Giorgioni, aderisce a Coalizione per il Cambiamento e presenta alcuni punti programmatici.
Il programma elettorale è il documento che presenta gli obiettivi che un partito o un blocco di forze politiche e soggetti si prefiggono di raggiungere e sui quali chiedono il consenso del corpo elettorale. Avendo appreso che a Todi, alcune forze civiche, partiti, associazioni e movimenti stanno lavorando per dare vita ad una Coalizione per il Cambiamento, ho ritenuto opportuno quanto doveroso, preparare un documento nel quale ho raccolto alcune proposte che ritengo fondamentali per la costruzione di un programma elettorale serio, concreto e adatto alle esigenze della nostra città. -ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE PER PROGETTI ED EVENTI COME OSSERVATORIO COMUNALE PER LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO. Regolamentare il rapporto tra associazioni ed amministrazione è fondamentale per equità sociale e sicurezza sul lavoro. -DIALOGO TRA INSEDIAMENTI INDUSTRIALI E AMMINISTRAZIONE- Per la preparazione di ordinanze dedicate e specifiche in caso di emergenza. -REGISTRO DELLE MALATTIE -Per cercare di tracciare e individuare eventuali cause ambientali. – COMUNITA’ ENERGETICHE- Promozione delle fonti rinnovabili e contenimento dei consumi. Non vogliamo più sentir parlare di fissione nucleare! – FESTA DEGLI ALBERI- Organizzare eventi e manifestazioni per la festa dell’albero con il coinvolgimento delle associazioni del nostro territorio in collaborazione con la Scuola e altre istituzioni.Ancora una volta intendo lanciare un appello a tutti i miei concittadini: il cambiamento esige partecipazione, mettersi in gioco è fondamentale per risollevare le sorti di una comunità stanca del solito malgoverno trasversale e reduce da una pandemia mai vista prima. Consegno questo mio modesto contributo di idee al consigliere Floriano Pizzichini, coordinatore di questo progetto, offrendo la mia partecipazione.
Mentre moltissimi enti locali, anche umbri, hanno aderito alla protesta – rappresentata simbolicamente dallo spegnimento dell’illuminazione dei monumenti cittadini – dell’Anci contro i rincari energetici, il Comune di Todi sprofonda anche su questo tema nell’inerzia amministrativa più totale.
A fronte dei silenzi della giunta Ruggiano, il Partito Democratico, tenuto conto dei previsti aumenti delle bollette che, a partire dal IV° trimestre 2021, stanno gravando e graveranno sulle famiglie già provate dalle conseguenze economiche della pandemia da Covid-19, ritiene assolutamente necessario approntare unprovvedimento mirato a favore delle utenze domestiche di energia elettrica e gas. In poche parole, un bando per l’erogazione di contributi una tantum, a rimborso parziale delle spese sostenute o da sostenere nell’anno 2022, con requisiti di accesso legati all’Isee.
La povertà energetica è uno dei volti attraverso cui si manifestano le nuove disuguaglianze sociali, che vanno aggredite anche utilizzando gli strumenti del welfare locale. Ciò è ancora più valido in relazione al caro bollette, vista l’insufficienza dei provvedimenti presi a livello nazionale.
Tuttavia, è ormai acclarato come l’equità sociale e la sorte dei meno abbienti non siano al centro delle preoccupazioni della giunta Ruggiano, il cui mandato amministrativo, infatti, è stato caratterizzato dal totale disinteresse verso la sanità pubblica, da un utilizzo parassitario ed estremamente attento al consenso della spesa pubblica e da politiche sociali con elargizioni a pioggia senza badare ai criteri di reddito. La lettera stile Achille Lauro sulla Tari giunta la scorsa settimana nelle cassette dei tuderti lo dimostra ampiamente.
Peraltro, proprio questi giorni è in scadenza il primo bando europeo lanciato dall’EPAH, Energy PovertyAdvisoryHub(termine 1 marzo) contro la povertà energetica. L’organismo in questione ha lanciato il primo bando di assistenza tecnica rivolto ai Comuni: gli enti interessati, dunque, potranno richiedere assistenza tecnica per le fasi di avvio e implementazione di azioni di contrasto alla povertà energetica. Qualcuno dei nostri amministratori si è accorto di questa opportunità? Essendo troppo presi dai selfie e dalle chiacchiere vuote sui social, crediamo di no.
Il conto, però, lo pagano i tuderti, piuttosto salato, con una città isolata anche nella Media Valle del Tevere, in declino, impoverita, sempre più diseguale e che sprofonda nel populismo, nel qualunquismo e nell’illusionismo di una destra composta esclusivamente da dilettanti allo sbaraglio.
Una semplice cerimonia: la Messa alle otto del mattino di ieri, domenica. E’ stato il saluto di Suor Paola e Suor Amata, dietro la grata che da sempre separa le Suore da chi assiste alla messa. Non sono mancati canti belli e commossi da parte delle Suore (erano presenti anche Clarisse di altri monasteri). Nessuna cerimonia, nessun discorso di saluto, eppure era facile percepire una atmosfera di commozione e di dolore dei presenti.
Commozione e dolore non solo perché si salutava una
istituzione presente a Todi da centinaia di anni, ma soprattutto perché le
Suore, nel loro silenzio istituzionale, sono state una presenza importante a
Todi sia sotto il profilo religioso sia per l’attività educativa e di sostegno
che sapevano dare a chi a loro si rivolgeva.
L’aspetto religioso era certamente fondamentale: un gruppo
di monache che prega, per gli altri e per la Comunità civile a cui comunque
appartengono. La possibilità per tutti quelli che a loro si rivolgevano per
avere preghiere e consigli. Ed esse, nella loro umiltà molto sapevano dare
senza nulla chiedere. Ma hanno saputo
anche collaborare alla formazione e all’educazione religiosa dei più giovani.
Ma certamente, per chi crede, l’aspetto fondamentale resta la loro preghiera,
per tutti noi.
Chi scrive ritiene giusto ricordare la preziosa
collaborazione di Suor Mariangela Urbani con Radio Aut, con i commenti al Vangelo domenicale belli e
molto ascoltati. Una suora che, essendo molto colta e attiva, aveva scelto la preghiera ma metteva a disposizione la sua cultura per
la comunità. E i suoi commento ebbero anche un elogio ufficiale nella stampa
cattolica nazionale, con un bell’articolo di Lucetta Scaraffia.
E la ricordiamo anche nei momenti in cui, con passione e
competenza spiegava ai giovani il
significato e il valore artistico dell’affresco del Purgatorio, opera di grande
Valore artistico (è opera di Mino dal Pellicciaio) e di notevole importanza
nella storia della Religione.
Ma è giusto ricordare altri aspetti di questo addio: se ne
va da Todi un ordine la cui presenza risale a centinaia di anni fa, ultimo dei
Monasteri che non molto tempo fa erano presenti a Todi. Se ne va un pezzo della
nostra storia e insieme un pezzo di umanità che per la nostra comunità era
preziosa.
Stupisce invece il silenzio dell’autorità civili e
religiose: non sappiamo quale percorso abbia avuto questa decisione ma sembra
improbabile che esse non ne siano state informate da tempo. E dobbiamo ringraziare la stampa che, solo due
giorni prima dell’addio, ci ha informato della chiusera del Convento. Non si
parla molto di queste cose, certamente personali e che appartengo alla sfera
del privato, ma noi sappiamo che molti si sono rivolte a loro e hanno sempre
trovato comprensione, affetto e preghiera.
Noi rivolgiamo, con rimpianto, un saluto e Le ringraziamo:
Un particolare saluto alle ultime due Clarisse, Suor Amata e Suor Paola che
domani lasceranno il loro, ormai ex, convento. Con un sincero, e commosso,
ringraziamento.
CENTRO STORICO E CINTURA VIARIA PERIMETRALE AD ESSO Realizzazione di interventi mirati che puntino al recupero ed alla valorizzazione di alcuni immobili, delle piazze, delle strade e del verde nel rispetto delle peculiarità storiche ed architettoniche, al fine di considerare il centro storico come un grande spazio nel quale programmare iniziative concrete tra istituzioni locali, cittadini e imprenditori commerciali. Proposte operative: • Avviare un percorso partecipato con la cittadinanza, in particolare con gli abitanti ivi residenti e gli esercenti per l’ideazione condivisa di un progetto di riqualificazione, in vista di un pieno recupero estetico, strutturale e funzionale del centro storico, a fini commerciali, turistici e di maggiore vivibilità del luogo per l’intera comunità. • Istituire una Commissione apposita competente a valutare ed approvare il piano di arredo urbano. Un piano preposto anche a recepire ed obbligare, nel rispetto del Regolamento e delle leggi, possibili manutenzioni, sistemazioni, cambiamenti e ristrutturazioni nel nucleo storico con l’indicazione di ciò che è possibile o non possibile fare, dei materiali di arredo e degli stessi per l’urgente ripavimentazione stradale. • Riconsiderare alcune autorizzazioni per occupazione “temporanea” di suolo pubblico dal momento che tali concessioni sembrerebbero essersi dimostrate piuttosto sconvenienti sia per il decoro urbano di una delle più belle piazze d’Italia sia perché causa di disagi per i residenti del centro storico, scomodità dovute al cambiamento della circolazione veicolare. Per non parlare dell’’aspetto finanziario, indirettamente sopportato dalla cittadinanza, per l’acquisto e la installazione di un macchinario con annesso impianto semaforico comandato che ne impedisse il loro libero accesso. • Installare, in collaborazione con ARPA, una centralina di rilevamento degli inquinanti atmosferici ed acustici alimentati e provocati dagli scarichi dei motori. • Concedere incentivi per l’apertura e/o lo spostamento, per una migliore visibilità, delle attività artigianali in determinate aree del centro storico individuate attraverso uno studio di fattibilità. • Mappare tutte le strutture, di proprietà del Comune, presenti all’interno del Centro Storico, per allestire manifestazioni o eventi artistici, culturali o musicali, organizzati su iniziativa del Comune stesso o di privati o associazioni.
2 ASSESSORATO AL BILANCIO E AL PATRIMONIO
Il bilancio del Comune è l’atto più importante perché presenta le risorse finanziarie che l’Ente ha a disposizione e che mediamente ammontano a 37 milioni di euro l’anno. E’ il documento che mostra da dove provengono i soldi disponibili e come l’Amministrazione intenda impiegarli per il bene della comunità. Purtroppo, però, il bilancio rimane sempre quel documento di non facile comprensione per i cittadini perché utilizza un linguaggio tecnico che implica specifiche competenze. Tuttavia, anche se la struttura contabile non è modificabile, in ossequio alle direttive europee, che prevedono forme uguali per tutti gli enti della pubblica amministrazione, si può e si deve facilitarne la lettura e la comprensione con una dettagliata, esplicativa ed esaustiva relazione di accompagnamento al bilancio che indichi ciò che si vuole realizzare e la relativa necessaria spesa. • La politica tributaria di competenza comunale ( addizionale IRPEF, IMU, TARI, TOSAP, ICP ) dovrà essere coraggiosa in tutte le forme di utilizzo e che tenga conto delle diverse realtà familiari, commerciali, alberghiere e produttive momentaneamente in difficoltà. • Tutela e agevolazioni tributarie per tutte le esistenti attività commerciali di qualità in grado di connotare al meglio il centro storico. • Esenzione quinquennale dalla TARI per le piccole attività commerciali e artigianali che nasceranno nel territorio comunale. • Altra questione di non poco conto è quella relativa alla gestione e valorizzazione dell’importante patrimonio comunale, un patrimonio edilizio di elevato valore storico e paesaggistico, in massima parte frutto di lasciti, come quello gestito dagli Enti di assistenza e beneficenza Veralli Cortesi ed ETAB, e costituito da svariate proprietà destinate a sedi per l’istruzione di ogni ordine e grado, a sedi di uffici per i servizi sociali e per la sicurezza, oltre che terreni, castelli, palazzetti, appartamenti e negozi. Sarebbe interessante portare a conoscenza della collettività il valore complessivo di tali proprietà e proporre eventuali possibili progetti di sviluppo. Rimane ferma in noi la contrarietà a eventuali alienazioni di tali beni. • Volendo poi esprimere un concreto atto di fiducia verso i nostri concittadini, il Comune costituirà un “fondo di garanzia comunale” ponendosi come garante per finanziamenti fino a 10.000 euro per iniziative imprenditoriali che andranno nella direzione della sostenibilità economica e concederà ai giovani (15-34anni) un contributo a fondo perduto, fino a un massimo di 5.000 euro, per progetti ritenuti innovativi, rispettosi dell’ambiente e che valorizzano il territorio. Al riguardo, verrà istituito un apposito capitolo di bilancio denominato “start up” debitamente rimpinguato all’approvazione di ogni bilancio di previsione.
3 EFFICIENZA ed EFFICACIA AMMINISTRATIVA Istituzione dell’Assessorato per il Futuro. Il futuro è ciò che non siamo o ciò che siamo riusciti a fare oggi. • Per costruire lo sviluppo di un Comune e del suo territorio serve una visione lungimirante: parità di genere, coesione sociale, conciliazione famiglia-lavoro, fiducia negli altri e nelle istituzioni, innovazione delle tecnologie, digitalizzazione, sono tutti fattori che contribuiscono a costruire il futuro. • I prossimi 5 anni non saranno 5 anni qualsiasi. L’Assessorato dovrà essere a servizio della ripresa economica ed occupazionale con una struttura qualificata e dedicata all’intercettazione di fondi regionali nazionali e comunitari oltre quelli previsti con il PNRR che dovrà investire le risorse del Recovery Fund, il cui orizzonte temporale si conclude nel 2026 coinvolgendo un periodo di tempo quasi coincidente con la durata della prossima consiliatura (2022 – 2027). Dice il Presidente del Consiglio Draghi: I Sindaci saranno i veri protagonisti del Recovery plan. Una sfida da raccogliere. • Nel periodo, presteremo molta accortezza allo sviluppo e all’uso sempre più frequente dello Sportello Unico Digitale del Cittadino in appoggio a quello cartaceo. • Particolare attenzione va posta ai dati ISTAT che presentano il quadro di una città che, solo negli ultimi cinque anni è scesa da 16.841 a circa 15.163 presenze con un saldo negativo di 1.678 unità. Una situazione talmente grave che senza la componente di cittadini stranieri (1.601) si troverebbe già oggi sotto l’importante soglia dei 15.000 abitanti, con un forte calo e squilibrio demografico. L’indice di natalità è ben al di sotto della media regionale (a Todi 4,5, Marsciano 7,2 e in Umbria 6,4). E’ interessante osservare gli indicatori che misurano i livelli di popolazione attiva e quelli di dipendenza (ogni 100 che lavorano vi sono 67 individui a carico) che confermano come il territorio sia caratterizzato da un gravoso problema occupazionale. • La popolazione residente è localizzata per circa i 2/3 nelle varie frazioni e nei quartieri sviluppati fuori dalle mura. Per andare incontro alle esigenze ed alle necessità quotidiane e di prospettiva delle famiglie e dei cittadini si renderebbe necessaria la dislocazione di uno sportello comunale nelle più popolose e lontane località come Torre squadrata e/o frazioni come Pantalla, Ponte Rio – Pian di Porto e Colvalenza, Casemasce, Quadro, etc.. con presenza del Sindaco o di un suo delegato almeno una volta al mese. Amare e servire Todi significa guardare in faccia la realtà e svelare ed aggredire i problemi, non aggirarli od occultarli dicendo che tutto va bene con le solite frasi fatte o con il recente messaggio di fine anno nel quale si è arrivati ad affermare che “non a caso nel disegno di Nostro Signore ci sia stato quello di affidare la città a uomini della provvidenza o di unti dal Signore”. • Vi è il problema della variazione della sede elettorale di Romazzano (ab. 72) trasferita inopinatamente a Camerata (ab. 62), sede questa molto meno funzionale della precedente anche per i residenti di Fiore, Asproli, Izzalini, Porchiano e Torre Gentile, non presentando quelle condizioni di centralità e di facile accessibilità che ha Romazzano.
4 ASSESSORATO ALLE POLITICHE E SERVIZI PER LA FAMIGLIA E LA GENITORIALITA’ • Un’ assessorato al servizio delle famiglie e delle bambine e i bambini della nostra città che si dovrà distinguere per efficienza ed efficacia della sua azione mettendo in virtuosa connessione le esperienze delle famiglie con le professionalità, l’associazionismo ed il territorio. Il Ministro per le pari opportunità e la famiglia ha recentemente detto che “definire i bambini ed i ragazzi “cittadini del domani “ è spesso l’alibi che il mondo adulto usa per decidere di loro ignorandone la voce. I nostri bambini e ragazzi sono invece cittadini già oggi, con gli stessi diritti di noi adulti, diritti verso i quali abbiamo precise responsabilità di visione e di costruzione di un futuro che sia sostenibile e abitabile in modo davvero umano”. • Promozione di gruppi di studenti volontari in accordo con scuole e parrocchie, con credito formativo, per accompagnare i turisti nella visita in città o anche per essere di supporto agli abitanti anziani nelle loro piccole esigenze quotidiane di vita, come provvedere alla spesa o recarsi in farmacia, sviluppando così nella pratica quell’attività di servizio e quel sentimento di solidarietà umana e di comprensione degli altri e dei diversi che ti fanno sentire partecipe di una organizzazione sociale.
5 VIABILITA’ e MOBILITA’ interna ed esterna • Sviluppare urgentemente un’azione per ottenere la immediata ricostruzione e riattivazione della dismessa Ferrovia Centrale Umbra al fine di garantire una offerta di mobilità sostenibile coerente con le aspettative del nuovo scenario socio-economico post pandemia. Il trasporto è l’anima del nostro sistema socio-economico e quello ferroviario è sempre stato considerato centrale e di primaria importanza nel conferire forza alla crescita di un territorio. Va benissimo velocizzare le linee ferroviarie Perugia – Firenze o Terni – Roma ma è stato e sarebbe un gravissimo errore gestionale dimenticarsi della FCU, il cui ripristino, oltre che servire da collegamento con Perugia e Terni per la popolazione della Media Valle Tevere, potrebbe soddisfare una più ampia platea di fruitori che desiderino immergersi nella nostra verde e operosa regione per ammirarne le bellezze paesaggistiche, i borghi e l’immenso patrimonio storico, artistico e culturale delle città. • Realizzare e ottimizzare alcuni servizi aggiuntivi cittadini, quali il prolungamento del servizio navetta con mezzi elettrici fino a Porta Romana ed in contemporaneità agevolare la cittadinanza nell’uso gratuito di una parte del qui esistente parcheggio pubblico oggi inutilizzato e con un ascensore il cui uso mal si sopporta per la sporcizia; il tutto al fine di evitare quella infruttuosa ricerca di parcheggio nel centro storico, i cui spazi, come noto, sono sempre molto più limitati e inadeguati. • Un tema particolarmente sensibile si è rivelato quello relativo alla realizzazione del nuovo ascensore che dovrebbe sostituire o integrare quello esistente che dal parcheggio di Porta Orvietana conduce ai giardini Oberdan. Tale argomento ha visto l’opposizione di partiti e comitati civici sia per le rilevanti implicazioni relative all’impatto ambientale che per le difficolta di accesso al centro storico. C’è da considerare inoltre che un sistema di trasporto alternativo all’ascensore, già adottato con successo in altre città umbre, potrebbe essere quello delle scale mobili. Al riguardo possiamo ragionevolmente dire che ogni opera ha un impatto positivo e/o negativo sull’area interessata e che sarebbe opportuno in queste circostanze, esaminare, con l’impiego di una procedura razionale precisa e trasparente ed un percorso di ascolto dei soggetti interessati e potenzialmente coinvolti, tutti quegli aspetti che al momento rappresentano un problema o un ostacolo insormontabile e che se portati su un piano di corretta informazione tecnica, di confronto civile e di una accettabile negoziazione, potrebbero trovare una migliore soluzione. • Per il parcheggio previsto nella cosiddetta area di “Simoncino”, con impiego di scale mobili che dovrebbero portare fino a Piazza del Mercato Vecchio, con la sua relativa riqualificazione e valorizzazione del sito dei Nicchioni Romani, è necessario accelerare tutte le procedure per vedere quel progetto realizzato entro un tempo accettabile. I residenti prima ancora dei turisti sono in attesa da svariati anni di vedere soddisfatta questa esigenza. • Quotidiana verifica e periodica manutenzione delle strade periferiche e loro pertinenze e sistemazione della viabilità di comunicazione con le frazioni, alcune delle quali situate a oltre 10 Km. di distanza dal centro storico.
6 TURISMO e AGRICOLTURA • Miglioramento e incentivazione della cartellonistica di informazione turistica in prossimità delle porte di accesso al centro storico. • Una città come Todi – con una estensione territoriale di 223 Kmq., e che comprende 46 frazioni dove hanno dimora 5.237 residenti – possiede rilevanti qualità imprenditoriali agricole tali da rappresentare un invidiabile capitale sociale. Peculiarità queste che descrivono precisi valori identitari e che costituiscono garanzia della qualità ambientale e della sicurezza idro-geologica. Si dovrebbe perciò essere in grado di valorizzare ogni aspetto del territorio collinare rurale e boschivo inserendolo in una offerta turistica e fruibile da quanti vogliano orientarsi ed immergersi in paesaggi colturali e culturali per delle passeggiate istruttive oltre che per degustare prelibatezze locali. Ricordiamo che all’inizio degli anni 2000 fu data vita al famoso progetto “Todi circuiti del paesaggio” un lavoro che andava sviluppato e non archiviato. • Previsione di un servizio gratuito di bus turistico nel periodo giugno – settembre per percorsi storico culturali e gastronomici nelle tante frazioni e località del nostro ricco e vasto paesaggio.
7 SALUTE dei CITTADINI e RESPONSABILITA’ del SINDACO • Anche se la delega in materia sanitaria è regionale, il Sindaco rimane il primo referente e responsabile della salute della Comunità da lui amministrata. Il Consiglio comunale condivide questa responsabilità anche nel controllo e nel procedimento di valutazione dei risultati raggiunti dal Direttore Sanitario. E’ il Sindaco (con l’Unione dei Comuni del territorio) che formula la strategia assistenziale più adeguata ai bisogni della popolazione e definisce, di concerto con il Direttore del Distretto, la programmazione sanitaria e sociosanitaria a livello locale. Se questa è la premessa, allora, dalle esperienze vissute, possiamo affermare con tutta evidenza che il Sindaco in carica sembrerebbe essersi sottratto ai suoi compiti in materia sanitaria nel nostro territorio. E’ stato ed è assente in materia di programmazione: quale destino per i presidi sanitari esistenti, quante case di comunità, quale informatizzazione, quale organizzazione delle emergenze e delle urgenze, quale gestione delle patologie croniche, quale futuro per l’Ospedale della Media Valle Tevere? Un Sindaco che si è distinto per l’ossequio alle disastrose decisioni regionali nella gestione della pandemia che ha profondamente colpito il nostro territorio privando i cittadini dell’assistenza sanitaria di base che già presentava carenze. In particolare non sembra aver esercitato il proprio potere istituzionale nella scelta operata dalla giunta regionale di far diventare l’ospedale di Pantalla per la seconda volta ospedale COVID (nonostante non ne avesse i requisiti), di chiudere le chirurgie e di non garantire neanche il pronto soccorso, sottraendo ai cittadini anche i minimi livelli essenziali di assistenza lasciando aggravare le loro patologie. I cittadini di Todi hanno fatto e stanno facendo le spese della cattiva gestione della sanità regionale sostenuta da chi avrebbe dovuto tutelare la salute dei suoi concittadini e che in barba ai propri doveri istituzionali ha trascurato. C’è bisogno di una programmazione seria dei servizi che garantisca realmente la tutela della salute. Ci vuole un Sindaco che si faccia sentire e sia in grado d’interloquire con la Regione in maniera dialettica per evitare la penalizzazione dell’assistenza sanitaria pubblica nel territorio tuderte. SPORT • In uno scenario post pandemia che vedrà tutti più liberi, sarà necessario confrontarsi con le associazioni sportive operanti nell’intero territorio e con le scuole per mettere in campo un piano straordinario per il rilancio dell’attività sportiva nella nostra comunità. Lo sport non può rappresentare una facoltativa scelta sociale, al contrario deve essere quella irrinunciabile opportunità di attività fisica, di benessere, di aggregazione giovanile nonché di educazione alla socialità ed alla sana competitività. Conclusioni • Dicono che i programmi elettorali finiscono per assomigliarsi tutti e sono tutti molto interessanti. Legalità, trasparenza, partecipazione, digitalizzazione e snellimento dei processi amministrativi, economia circolare, e bla bla bla come direbbe la giovane Greta. • Ma c’è una bella differenza, un profondo fossato fra quel che si dice e quel che si fa. • Volendo esprimere un giudizio su ciò che ha detto e fatto l’amministrazione uscente potremmo dire che la strada seguita, diversamente da quanto promesso in campagna elettorale, è stata invece eccezionalmente dispendiosa per l’effimero in occasione di particolari avvenimenti che sono serviti soprattutto ad una demagogica sovraesposizione mediatica degli amministratori con il chiaro obiettivo di mantenere e irrobustire il loro consenso. • C’è però il rischio che – a forza di catturare il consenso con l’effimero – si vada strutturando nella nostra città una cultura ed un sistema di potere costruito sulla propaganda, sull’astuzia e sulla demagogia capillare capace d’infiltrarsi nel tessuto sociale, nel sistema economico produttivo, condizionando la crescita civile e culturale che questa città merita, con particolare riferimento alla formazione delle giovani generazioni che hanno bisogno, come l’aria, di buoni esempi, di sapere che per affermarsi nella vita, ” uno non vale uno”, e di credere nella serietà delle istituzioni democratiche e di esserne coinvolte per merito e non per scaltrezza. • Il Comune è il luogo della partecipazione politica più vicino al cittadino nonché palestra politica per giovani amministratori; è l’istituzione in grado di rispondere in modo più efficace alle necessità della comunità. • Italia Viva auspica un governo locale con una sempre maggiore presenza di giovani perché sarebbe sicuramente più dinamico, innovativo e attento ai bisogni della gente.
Nasce la nuova proposta per le elezioni amministrative a Todi
Prosegue, in previsione della imminente scadenza elettorale locale, il lavoro delle forze, civiche, dei partiti, delle associazioni e dei movimenti che stanno lavorando alla Coalizione per il Cambiamento. L’ingresso di ulteriori adesioni, la definizione degli assetti dei partiti che si sono radicati sul territorio, il contributo di nuove esperienze, ha allargato il quadro dei protagonisti del progetto, accomunati dalla stessa visione di città e dalla volontà di rispondere in maniera forte e concreta alle questioni più rilevanti ed impellenti. Il preoccupante calo demografico, la crisi occupazionale, lo spopolamento del centro storico, la riduzione dei servizi sanitari e l’assenza di una visione che proietti Todi e le sue grandi potenzialità fuori da una crisi sociale in cui versa da troppo tempo, sono alla base delle riflessioni su cui le diverse componenti si stanno confrontando. A tal fine è stata istituita un’apposita cabina di regia per la stesura delle linee guida per il programma, che consideriamo parte essenziale dell’intero progetto e che definirà in tempi rapidi idee e soluzioni da presentare alla città. L’idea è pertanto quella di aprire la proposta programmatica al confronto e alla partecipazione dei cittadini, dei giovani, delle associazioni, del mondo del lavoro e delle professioni, per condividere ed elaborare idee e proposte comuni. Il coordinamento del tavolo per il programma è stato affidato al consigliere Floriano Pizzichini. Al termine di questo importante e fondamentale lavoro, prioritario rispetto ad ogni altra scelta, la coalizione valuterà il profilo della persona più adatta a rappresentare e guidare l’intero progetto, quale sintesi delle esperienze che lo compongono.
-Todi Civica – Azione – Italia Viva – Alleanza Civica per Todi – Associazione Cultura Identità e Territorio – Associazione Blu – Bella Libera Umbria. – Gruppo Riformisti Tuderti
Ci corre l’obbligo, ancora una volta, di rispondere alle recenti, lacunose, dichiarazioni del vicesindaco Ruspolini. Egli, infatti, nel maldestro tentativo di spiegare la posizione dell’amministrazione comunale in relazione alla vicenda della donazione, si è infilato da solo, novello Tafazzi, in un vero e proprio ginepraio da cui sarà difficile uscire.In primis, il Partito Democratico non ha fatto “illazioni” né, tantomeno, ha le visioni. Molto semplicemente, ha raccolto svariate segnalazioni di numerosi donatori – a dir poco indignati visto che, dopo due anni, la raccolta fondi non è stata né chiusa né rendicontata pubblicamente – e cercato di ricostruire questa fumosa vicenda studiando le carte ed attivando alcuni strumenti di sindacato ispettivo. Ulteriormente, il nostro gruppo consiliare ha richiesto già nello scorso agosto nei modi e nei tempi previsti, tramite accesso agli atti al Comune di Todi (nota prot. n. 23574 del 16/08/2021), la documentazione amministrativa relativa alla donazione. Il consiglio di Ruspolini, dunque, arriva tardi e sembra niente altro che una tattica dilatoria poco efficace. Peraltro, gli uffici competenti hanno risposto che nessun atto amministrativo sulla donazione è stato adottato da parte del Comune di Todi.Ben più soddisfacente è stato, invece, l’accesso agli atti indirizzato all’Usl Umbria 1. Dalla documentazione fornitaci è emersa, oltre all’incompletezza della donazione (con tre soli ventilatori donati invece che i cinque promessi ed acquistati), una fitta corrispondenza tra l’Ufficio Patrimonio dell’Usl Umbria 1, la responsabile del COC di Todi Stagnari e il vicesindaco Ruspolini avente ad oggetto proprio Ia consegna dei ventilatori e la sorte dei due mancanti. A che titolo Ruspolini venisse interpellato dall’Usl quando il sindaco, rispondendo alla nostra interrogazione del 12 luglio 2021, sottolineava come la raccolta fondi fosse stata coordinata dalla Rosa dell’Umbria, scaricando dunque il barile su quest’ultima, non si capisce.Giova sottolineare, d’altra parte, come Ruspolini venga tirato in ballo anche direttamente da Ruggiano nella sua diretta Fb del 23 marzo 2020 con queste parole: “ (…) abbiamo individuato dei respiratori specifici, delle macchine che hanno un costo preciso. In questo momento grazie al generale Ruspolini stanno verificando, perché non si trovano. Questi respiratori stanno negli Stati Uniti (…)”. Secondo quando detto dal sindaco, quindi, Ruspolini avrebbe svolto un ruolo fondamentale nell’individuazione dei ventilatori da donare. Visto che Ruggiano non è stato mai smentito, sarebbe interessante capire quali canali sono stati utilizzati per arrivare al fornitore e chi ha messo in contatto con quest’ultimo gli organizzatori della raccolta fondi.Altro che, dunque, “illazioni” o “visioni”: si tratta soltanto di trasparenza amministrativa. PARTITO DEMOCRATICO TODI
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