FORMAZIONE DEL NUOVO GOVERNO E REPUBBLICA PARLAMENTARE.

Un ulteriore contributo del dott. Alfonso Gentili

In base all’art. 61 della Costituzione italiana le nuove Camere devono tenere la prima riunione non oltre 20 giorni dopo le elezioni e quindi non oltre il prossimo 15 ottobre. La prima seduta delle stesse è stata peraltro già fissata dal Presidente della Repubblica, con un suo decreto del luglio ’22, per il giorno di giovedì 13 ottobre e fino a tale data sono stati prorogati i poteri delle Camere precedenti. In tale seduta le due Camere dovranno eleggere, fra i loro componenti, i rispettivi Presidenti e gli Uffici di Presidenza. Dopo la nomina dei Presidenti si dovranno anche costituire i gruppi parlamentari, i quali dovranno eleggere i propri capigruppo. Solo dopo tali adempimenti il Presidente della Repubblica inizierà le consultazioni, cominciando proprio da tali figure.

Essendo l’Italia una Repubblica parlamentare,con le recenti elezioni politiche i cittadini elettori (il corpo elettorale) hanno votato i candidati deputati e senatori che per cinque anni li rappresenteranno in Parlamento complessivamente come popolo cui appartiene la sovranità e anche come nazione (art. 67 Cost.) essendo  quello italiano uno Stato uninazionale che peraltro tutela anche  le minoranze  di altra lingua madre e gli italiani non appartenenti alla Repubblica.  Il Presidente della Repubblica, che è il capo dello Stato, è invece eletto per sette anni dal Parlamento in seduta comune e integrato da elettori esterni con un’investitura più larga di una semplice maggioranza parlamentare per accentuare la sua figura di rappresentante dell’unità nazionale (art. 87 Cost.).

Per norma costituzionale (art. 92) dopo le consultazioni spetterà al Presidente della Repubblica di conferire l’incarico e poi di nominare il Presidente del Consiglio e, su proposta dello stesso, di nominare anche i Ministri, che insieme costituiscono il Consiglio dei Ministri e cioè il Governo della Repubblica.  Il Presidente del Consiglio, che dirige la politica generale del Governo e ne è responsabile, e i singoli Ministri presteranno poi il giuramento di fronte allo stesso Presidente della Repubblica prima di entrare in carica e assumere le loro funzioni.

Il potere di nomina del Governo da parte del Presidente della Repubblica è però bilanciato dalla norma costituzionale per cui il nuovo Governo dovrà presentarsi, entro 10 giorni dalla sua formazione, alle due Camere per ottenerne la fiducia (art. 94 Cost.) che è concessa mediante mozionemotivata e votata per appello nominale.

Il Governo pertanto viene ad avere una doppia responsabilità: una nei confronti del Presidente della Repubblica che lo nomina e l’altra nei confronti del Parlamento che gli concede la fiducia ma può anche togliergliela, costringendo il Presidente della Repubblica a licenziare il Governo sfiduciato e a formarne un altro che goda della fiducia del Parlamento. Se invece il Presidente della Repubblica intende sostenere il Governo e non vuole licenziarlo ha il potere di sciogliere anticipatamente le Camere elettive o anche una sola di esse (art. 88 Cost.), sperando che il nuovo Parlamento o la nuova Camera dia la fiducia prima negata e approvi la politica del Governo, condivisa anche dal Capo dello Stato.

I pilastri della Repubblica parlamentare pertanto sono due: da un lato che il Governo viene nominato dal Capo dello Stato e quindi deve godere della sua fiducia ma contemporaneamente anche della fiducia del Parlamento e dall’altro lato c’è il potere del Capo dello Stato di sciogliere anticipatamente (ed eccezionalmente) le Camere elettive, investendo il corpo elettorale del compito di eleggere i membri del nuovo Parlamento.

Invece nella Repubblica presidenziale (es. gli Stati Uniti d’America) il Capo dello Stato viene eletto direttamente dal corpo elettorale ed è nello stesso tempo Capo del Governo che viene da lui nominato tra soggetti di sua esclusiva fiducia e che è responsabile solo di fronte a lui. Non è previsto l’istituto della fiducia di fronte alle Camere e nemmeno quello dello scioglimento anticipato del Parlamento.

Nella Repubblica semipresidenziale o presidenziale atipica (la Repubblica francese)il Presidente della Repubblica viene parimenti eletto dal corpo elettorale ma è solo membro del Governo, che invece è presieduto da un Primo ministro (da lui nominato) e  che però deve godere anche della fiducia del Parlamento.

Dott. Alfonso Gentili, già Segretario Generale del Comune di Todi

L’ASTENSIONISMO DAL VOTO  NELLE ELEZIONI POLITICHE

A margine del voto: una interessante contributo del dott. Gentili sul fenomeno in crescita dell’astensionismo.

In base all’art. 48 della Costituzione  della Repubblica democratica italiana tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età entro il giorno delle votazioni e che possiedono la cittadinanza italiana sono elettori e cioè hanno la capacità giuridica di votare (c.d. elettorato attivo). Lo stesso articolo specifica che il voto è personale ed eguale, libero e segreto e che il suo esercizio è un dovere civico. Inoltre  la norma costituzionale limita il diritto di voto solo per incapacità civile, per effetto di una sentenza penale irrevocabile e nei casi di indegnità morale indicati dalla legge.

Nelle elezioni del Parlamento italiano la più bassa percentuale di elettori astenuti dal voto si è avuta per la Camera dei Deputati nelle elezioni del giugno 1953 (II Legislatura/1953-1958) con  il 6,16 per cento e per il Senato della Repubblica in quelle del maggio 1958 (III Legislatura/ 1958-1963) con il 6,02 per cento. Per inciso la durata delle legislature è di 5 anni (art. 60 Cost.) per entrambe le Camere a decorrere dalla revisione costituzionale del 1963; prima del ’63 nel testo originario della Costituzione repubblicana era di 5 anni per la Camera e di 6per il Senato.

La percentuale più alta di elettori astenuti dal voto si era invece avuta, sia per la Camera che per il Senato, nelle elezioni del marzo 2018 (XVIII Legislatura/2018-2022 cessata anticipatamente) rispettivamente con il 27,06 per cento e il 27 per cento di astenuti.

Il fenomeno dell’astensionismo si è mantenuto abbastanza costante su percentuali sotto le duecifre nei primi 30 anni della nuova Repubblica democratica, a partire dalle elezioni politiche del 18 aprile 1948 (I Legislatura/1948-1953) con il 7,85%  fino a quelle del 3 giugno 1979 (VIII Legislatura/1979-1983) con il 9,31% di astenuti.  Poi l’astensione dal voto ha iniziato a crescere costantemente nelle successive 10 tornate  elettorali (salvo piccoli rallentamenti nelle elezioni del  giugno 1987 e dell’aprile 2006) fino ad arrivare alla consistente quota del 27 per cento nelle elezioni politiche del marzo 2018, con un incremento complessivo di ben 21 punti percentuali in entrambe le Camere. 

L’incremento del numero degli astenuti è stato più accentuato a partire dalle elezioni politiche dell’aprile 2008 (XVI Legislatura/2008-2013) arrivando a quota 19,53% e poi a quota 24,78%  nelle elezioni del febbraio 2013 per raggiungere quota 27,06%  alla Camera e 27 al Senato in quelle del marzo 2018. 

Infine nelle elezioni politiche di ieri 25 settembre ’22 l’astensionismoé ulteriormente cresciuto di ben 9,03 e 9,1 punti percentuali raggiungendo la quota del 36,09 per cento alla Camera e del 36,1 per cento al Senato, pari ad oltre un terzo dell’intero corpo elettorale.

Anche nella regione dell’Umbria gli astenuti dal voto sono cresciuti dalle quote 21,77 per la Camerae 22,03  per il Senato raggiunte nelle elezioni del marzo 2018 alla quota 31,17, identica perCamera e Senato, del corrente anno con un incremento rispettivamente di 9,4 e 9,14 punti percentuali.

Questo fenomeno assolutamente negativo dell’astensionismo pericolosamente crescente, al punto da farne oggi il maggior partito nazionale, un qualche significato sicuramente lo ha e sarebbe bene che i partiti e movimenti politici riuscissero a capirne le ragioni di fondo e quanto meno a cambiare tutti i meccanismi e comportamenti che fanno aumentare la disaffezione dalla urne dei cittadini elettori, che poi sono i veri titolari della nuova sovranità individuata dalla Costituzione della Repubblica democratica del ’48 e tuttora molto valida almeno nella sua impalcatura di fondo.

Dott. Alfonso Gentili, già Segretario Generale del Comune di Todi

Todi, sosta a 0,73 Euro il giorno in abbonamento

Agevolazioni per studenti e lavoratori nel centro storico della città. La Giunta punta ad ampliare l’utilizzo del parcheggio di Porta Orvietana 

Agevolare l’utilizzo del parcheggio di Porta Orvietana da parte di studenti e lavoratori non residenti nel centro storico nel periodo dei lavori di ripavimentazione di Via Mazzini e Via Ciuffelli: è l’oggetto di una recente delibera della Giunta comunale con la quale è stato previsto di modificare il piano tariffario riducendo il costo dell’abbonamento mensile a 22 euro. In pratica, studenti, docenti e lavoratori afferenti al centro storico potranno sostare, senza limiti di orario, al costo di 0,73 euro al giorno per i prossimi 5 mesi, quindi fino a tutto febbraio, periodo che potrà essere eventualmente prorogato in caso di necessità o di particolare gradimento ed efficacia dell’agevolazione. L’area di sosta di Porta Orvietana, infatti, il Comune è  tornato a gestire direttamente dal luglio 2021 i parcheggi a pagamento e può quindi definire e pianificare in modo più autonomo le tariffe di esercizio. “Con questa scelta – spiega l’assessore comunale Elena Baglioni – si confida di alleviare i disagi temporanei legati all’importante opera di riqualificazione della principale via di accesso alla città e, al contempo, di consolidare una politica che tende a contenere, in particolar modo in determinati periodi dell’anno, l’accesso veicolare al centro storico”. Nei prossimi giorni, informa inoltre l’assessorato, inizierà il lavoro di sostituzione delle principali componenti del sistema di risalita meccanizzata, imposto dalle nuove normative in sede di revisione ventennale, che restituirà, si confida per la metà di ottobre, il servizio regolarmente funzionante.

La FESTA DEI NONNI a Todi

Con il patrocinio de’ La Consolazione ETAB. Domenica 2 ottobre 2022

La FESTA DEI NONNI è una ricorrenza nazionale introdotta in Italia con la Legge 159 del 31 Luglio 2005 che dispone il 2 ottobre di ogni anno l’impegno delle Regioni, delle Province e dei Comuni a promuovere iniziative destinate alla valorizzazione del ruolo svolto dai nonni all’interno delle famiglie e delle società in generale.

In tale data nel Comune di Todi si festeggeranno i nonni con un ricco programma:

✅ Alle ore 10-11 nelle Chiese parrocchiali ci saranno le Ss. Messe dedicate ai nonni

✅ Presso il Teatro comunale di Todi dalle ore 10.30 alle ore 12.30 ci sarà la premiazione del Concorso “Una canzone per i nonni”

✅ Dai Giardini Oberdan alle ore 10.30 fino alle 12.30 partirà il trekking urbano con racconti e aneddoti

✅ Pranzo dei Nonni: nei ristoranti aderenti si potrà gustare un menù dedicato a tale festa per festeggiare insieme i nonni

✅ Ore 16.00 a Piazza Garibaldi: la merenda della Nonna, offerta dal Caseificio Montecristo

✅ Presso la Sala Vetrata dei Portici Comunali dalle ore 15.30 alle 18.30 laboratorio di pittura per nonni e nipoti “pittori non si nasce”

✅ Presso la Sala Vetrata dei Portici Comunali dalle ore 15.30 alle 18.30 Laboratorio di cucina con le nonne “Le mani in pasta”

✅ Ore 16 in Piazza del Popolo, installazione degli elaborati creati dalle classi delle Scuola Primarie

✅ Voltoni Comunali dalle ore 15.30 alle 18.00 Giochi da tavola con gli amici della Compagnia dell’Aquila Associazione Ludica

✅ Piazza del Popolo ore 16.30-17.00 : Flash Mob “Fai splendere il sole”, a cura dei ragazzi della scuola secondaria di I grado

✅ Piazza del Popolo ore 17-18 :”Raccontami una storia”, restituzione del laboratorio teatrale per nonni e nipoti a cura di Valerio Apice in collaborazione con Auser Todi

✅ Piazza del Popolo ore 18: Riconoscimento della città ad alcuni nonni e nonne

✅ Parco Beverly Pepper ore 16-18: laboratorio di Arte contemporanea, a cura della Fondazione Progetti Beverly Pepper

✅ Piazza Garibaldi ore 10-12.30-15-18: Pompieropoli, il corpo nazionale dei Vigili del Fuoco promuove un progetto didattico dedicato ai bambini under 13

✅ Parco Beverly Pepper – tutto il Giorno- visite guidate con tariffe agevolate per nonni e nipoti

✅ Esposizione di vespe d’epoca a cura del Vespa Club Todi

Con il patrocinio dè La Consolazione ETAB

ALTRO CHE QUESTIONE PERSONALE: AVEVAMO RAGIONE NOI SUL CASO RANCHICCHIO.

Comunicato stampa congiunto del Partito Democratico di Todi e del Gruppo Consiliare del Partito Democratico di Todi.

Dopo settimane di silenzi tombali, inerzie amministrative e comunicati deliranti che vaneggiavano di “tribunali sovietici” e “novelli Savonarola”, oggi il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità la commissione d’indagine relativa agli atti amministrativi sul caso Ranchicchio.

Un voto che testimonia la bontà dei rilievi mossi dalle opposizioni e, ci sia consentito di dirlo, dai consiglieri del Partito Democratico, che per primi hanno proposto l’attivazione di questo strumento (previsto dal TUEL e dal regolamento che disciplina il funzionamento del Consiglio Comunale).

Nella massima assise cittadina è andato in scena un confronto civile, sereno e pacato tra maggioranza e opposizione, dove il Partito Democratico ha più volte sottolineato come non sia interessato a battaglie contra personam, ma esclusivamente alla trasparenza dell’agire amministrativo e al buon andamento degli uffici comunali. Altro, dunque, che questione personale!

Quando si insedierà la commissione in questione non esiteremo a verificare ad ampio raggio ed in maniera serrata, partendo dagli atti, eventuali responsabilità degli organi politici e della struttura amministrativa su questa vicenda, anche in relazione al procedimento ex art. 71 del DPR n. 445/2000 aperto nei confronti del vicesindaco e incomprensibilmente “spiaggiatosi” (prendiamo in prestito questa espressione da un consigliere di maggioranza), con potenziali disparità di trattamento tra comuni cittadini e pubblici amministratori.

Notiamo, infine, un certo fastidio della Giunta e della maggioranza quando si parla di gestione dei contributi alla cultura, marchio di fabbrica del  “modello (sic!) amministrativo” Ruggiano-Ranchicchio. Anche in questo ambito ci preme rassicurare che la nostra attività di controllo sarà ancora più determinata di prima.

PARTITO DEMOCRATICO TODI 

GRUPPO CONSILIARE PARTITO DEMOCRATICO TODI

Caso Ranchicchio. Costituita una commissione di inchiesta.

Comunicato di Claudio Serafini

Il Consiglio Comunale, con il primo punto in seduta segreta, si è svolto nel primo pomeriggio. Questa mattina alle 10 è però stata convocata la riunione dei capigruppo nella quale si è discusso delle richieste della minoranza in ordine al problema e delle decisioni da prendere. Sembra che sia stato raggiunto all’unanimità un accordo che prevede la nomina della commissione che sarà costituita da un rappresentante per ogni gruppo. A questo punto è stato deciso di togliere la segretezza della riunione di Consiglio e di trasmettere l’intera seduta in streaming. (n.d.r.).

Il comunicato di Claudio Serafini:

Con l’approvazione della commissione di indagine sul caso Ranchicchio si conferma la bontà dell’attività politica di opposizione, che la maggioranza non ha potuto contrastare.

Ora andremo a valutare anche l’operato del Sindaco e del Segretario generale nel contesto della potenziale mancata adozione degli atti amministrativi dovuti (tra cui quelli che ci attendiamo estemporanei nel contesto della “spiaggiata” gestione del procedimento connesso ex art 71 dpr 445/2000), abitualmente assunti nei confronti di privati cittadini.

E la disamina andrà a valutare le modalità di erogazione di pubbliche contribuzioni nel settore cultura (o altro ove strumentale al primo).

 E vedremo delle belle? 

La Giunta Ranchicchio – Ruggiano ha forse sottovalutato le implicazioni discendenti.

Continueremo più determinati di prima, a prescindere degli altrui espedienti. 

CAPOGRUPPO CONSILIARE   CLAUDIO SERAFINI

Todi, nove giorni di grande fotografia contemporanea

Dal 1 al 9 ottobre torna Todimmagina con mostre e incontri Ben cinque le esposizioni che avranno come protagonista il cinema

Ancora il cinema protagonista a Todi, con la settima arte al centro del festival di fotografia contemporanea “Todimmagina” in programma in città dal 1 al 9 ottobre, con mostre e conferenze che esploreranno il rapporto molto stretto tra cinema e fotografia attraverso le opere di professionisti di ieri e di oggi. Un rapporto non solo interno alla realizzazione dei film, con il ruolo strategico del direttore della fotografia, ma anche in tutta una serie di generi fotografici e relative professioni che si sono sviluppati parallelamente, dal fotografo di scena, all’autore di special sul set, al ritrattista, al fotografo di red carpet. E proprio questi generi saranno al centro delle esposizioni allestite nella Sala delle Pietre, al Torcularium del Nido dell’Aquila e all’ex bar e al Ridotto del Teatro, con la Sala Vetrata dei Palazzi Comunali sede di un ciclo di conferenze.
CliCiak scatti di Cinema, 25 anni del Concorsonazionale per fotografi di scena, Angelo Novi fotografo di “MammaRoma”, Fulvia Pedroni Farassino “Tratti e ritratti”  e Daniele Venturelli  con “Red Carpet” sono le mostre previste alla Sala delle Pietre. “Primi piani: le icone del cinema italiano fotografate da Pino Settanni” sarà ospitata presso il Torcularium del Nido dell’Aquila, mentre Andrea Merola con “Morte a Venezia” e Fabio Lovino, con “Metafisica del cinema”, avranno il loro spazio presso gli ambienti annessi al Teatro Comunale.
Denso il programma di conferenze presso la Sala Vetrata, che ospiterà anche il lavoro di Mark Edward Smith “Il volo del corpo: omaggio a Muybridge”. Gli incontri inizieranno sabato 1 ottobre (10:30) con ” Fotografare il cinema”, tavola rotonda sulla fotografia di scena con Antonio Maraldi, Fabio Lovino e Angelo Raffaele Turetta preceduta dalla proiezione di una video intervista di Luciano Corvaglia ad Angelo Turetta e di un videoritratto di Fabio Lovino. Nel pomeriggio (ore 17) “Un uomo da red carpet” con Daniele Venturelli che racconterà il suo lavoro di fotografo sui red carpet più importanti del mondo.
Domenica 2 ottobre (ore 11), invece, Antonietta De Lillo presenterà il suo libro fotografico “Ritratti di cinema”, con a seguire la proiezione del video ritratto Angelo Novi fotografo di scena di Antonietta De Lillo e Giorgio Magliulo. In fine settimana successivo sarà aperto, sabato 8 ottobre, alle ore 11, da Claudio Corrivetti per la presentazione delle ultime novità della casa editrice Postcart, al quale seguirà, alle 16, l’incontro “Un fotografo si racconta: Gerald Bruneau, Una vita come quelle dei film” e, domenica 9 ottobre, alle ore 11, la presentazione del libro “Io sto acaso” di Stefano Dell’Accio, vincitore della call “Todimmagina_at_home2020 – Fotografi in quarantena durante la pandemia”.

Distretto del Cibo, Todi c’è insieme a Orvieto

Mercoledì incontro con le aziende del comparto alla Sala Vetrata. Al lavoro per intercettare le ingenti risorse del bando del Mipaaf

Il Distretto del Cibo come opportunità di sviluppo per Todi: è il tema dell’incontro, in programma mercoledì 28 settembre, alle ore 17, nella Sala Vetrata dei Palazzi Comunali, su iniziativa di Coldiretti Umbria, dell’Amministrazione comunale e del GAL Trasimeno-Orvietano, promotore di uno dei due primi Distretti del Cibo riconosciuti nei mesi scorsi dalla Regione Umbria ed inseriti nell’elenco del Ministero dell’Agricoltura, requisito questo fondamentale per poter accedere ai finanziamenti del bando di prossima pubblicazione.
Todi è uno dei 15 Comuni che hanno dato vita al Distretto delle produzioni agroalimentari certificate e tutelate dell’area, soggetto che già coinvolge un’ottantina di aziende del comparto e che ne interessa altre, anche del territorio tuderte. Da qui l’incontro al quale prenderanno parte, oltre al Sindaco di Todi, il presidente del Distretto del Cibo Gionni Moscetti, la sua coordinatrice Francesca Caproni e Gianluca Giovagnini, responsabile dell’area economica e filiere di Coldiretti Umbria.
L’obiettivo di ogni Distretto è anche quello di intercettare le risorse finanziarie per il sostegno agli investimenti, alla ricerca, alle attività di promozione e commercializzazione, a partire dal bando del Ministero delle Politiche Agricole, che vede uno stanziamento di 120 milioni di euro previsto nella Legge di Bilancio per il 2022, e che, con tutta probabilità, porterà almeno tra i 6 e i 7 milioni di euro per ogni Distretto.
“Abbiamo ritenuto essere parte attiva del Distretto fin dalla sua costituzione – sottolinea il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano – nella convinzione che potrà rappresentare uno strumento a disposizione della crescita delle imprese agroalimentari e di tutta la comunità locale, con le istituzioni a supporto di una strategia coordinata volta all’innalzamento della qualità delle produzioni e allo sviluppo socio-economico del comparto del food e del turismo rurale”.
“Come Coldiretti – dichiara il direttore regionale Mario Rossi – stiamo collaborando attivamente con il Comune di Todi e con il neonato Distretto del Cibo, affinchè le aziende possano cogliere tutte le opportunità a disposizione, tanto più interessanti quanto più progettate in modo sinergico con le istituzioni pubbliche e con le altre azioni che si stanno portando avanti a favore del settore”.

IL DIBATTITO POLITICO A TODI: FORZA ITALIA TRA ATTACCHI PERSONALI, PROPAGANDA ED IL RISCHIO DI FARE LA FIGURA DEI “CAZZARI”.

COMUNICATO STAMPA Di FABIO CATTERINI – CONSIGLIERE COMUNALE GRUPPO “CIVICI X TODI

Devo mio malgrado replicare al comunicato stampa diffuso dal Coordinamento comunale Forza Italia – Todi del 21 settembre.
Frasi dense, più che di significati politici, programmatici o ideologici, di attacchi personali i cui bersagli sono chiaramente i rappresentanti della minoranza, quindi anche il sottoscritto.
Soggetti definiti nel comunicato come di “bassissima lega”, “frustrati dalla propria vita e dai propri insuccessi”.
Sinceramente mi ritengo, quanto a livello, almeno pari alla media dei miei interlocutori; in merito alla mia vita personale affermo di essere addirittura fortunato; professionalmente posso dire che il mio lavoro mi permette di vivere più che dignitosamente.
Respingo quindi al mittente quelle affermazioni, che non temo a definire diffamatorie, ed attendo dai responsabili di Forza Italia le dovute scuse o precisazioni.
Quanto al merito del comunicato, ove ve ne sia, quindi sul piano prettamente politico ed amministrativo, vorrei sommessamente far notare al Sindaco ed al coordinamento di Forza Italia, che allo stato il governo della città è nelle loro mani, quindi attendo notizie su cosa vogliono, vorrebbero o aspirano a fare per risolvere, lenire, i problemi dei loro concittadini.
A fronte di un autunno ed un inverno che si presentano drammatici per le note questioni, prime tra tutte il costo dell’energia e l’inflazione galoppante, un’amministrazione non dico illuminata, ma minimamente accorta, dovrebbe lavorare per radunare tutte le energie in favore delle categorie più deboli, anche in considerazione del fatto che statisticamente la maggioranza dei cittadini di Todi sono a reddito fisso, reddito mediamente pari a poco più di 16.000 euro annui, quindi soggetti che non hanno strumenti per combattere questi aumenti di spese.
Ebbene al di fuori di soliti annunci di regalie, non abbiamo visto ancora niente.
Modestamente ritengo che l’urgenza sia quella di predisporre, con la collaborazione di tutti i soggetti preposti e con le associazioni operanti sul territorio, una rete in grado di aiutare le fasce più deboli della popolazione che da qui a poco si troveranno in difficoltà sia per pagare le bollette che per acquistare i beni di prima necessità.
Su altro versante, segnatamente quello delle opere pubbliche, sono ancora in attesa di chiarimenti in ordine alle più e più volte sbandierate opere da eseguire grazie al finanziamento di 5 milioni di euro derivanti dal fondo PNRR per la rigenerazione urbana.
Già a febbraio il Sindaco ci aveva mostrato scale mobili e parcheggi che sarebbero stati realizzati con queste somme: nuovi parcheggi e risalite meccanizzate sino alla piazza Garibaldi (i video sono ancora on line)!
Anche pochi giorni fa il solerte addetto stampa del Comune, il novello Alfieri (non Vittorio, ma Dino) alle dirette dipendenze del Sindaco (è parte del suo staff personale), ha diramato una velina nella quale si annunciavano nuove scale mobili e parcheggi!
La verità è un’altra: stando al mio ultimo accesso alla pratica di fine luglio, i fondi per la rigenerazione urbana sono destinati in massima parte alla riqualificazione viaria.
Di nuovi parcheggi o risalite meccanizzate, scale mobili fino in piazza Garibaldi non vi è traccia.
L’ascensore di porta Orvietana, che i solerti amministratori ancora non sono riusciti ad inserire nel PNRR, è finanziato in massima parte a debito (mutuo di circa 1 milione e 700 mila euro di cui 1 milione e 300 mila già contratto).
Il vecchissimo progetto del parcheggio di San Carlo, risalite comprese, è allo stato ancora una pia illusione, posto che non vi è copertura (il Comune ha previsto solo 2 milioni e 500 mila euro, in parte a debito, per 1 milione, ed il resto con fondi propri che non ci sono).
In occasione del prossimo Consiglio Comunale del 27 settembre qualcuno potrà chiarirmi le vicissitudini del contributo per il consolidamento sismico della scuola media Cocchi-Aosta, di cui si sono perse le tracce.
Ultima ma non ultima la drammatica situazione dei servizi sanitari: non una parola sulla sorte dell’Ospedale della Media Valle Tevere.
Quindi, caro Sindaco, carissimo coordinatore, cari consiglieri ed assessori di Forza Italia, esimio staff del sindaco, vi auguro che i fatti mi smentiscano, altrimenti rischiate di fare la figura di coloro che millantano capacità, virtù e successi ossia, usando un termine giovanile recentemente assurto a dignità letteraria e giornalistica, di fare la figura dei “cazzari”.

Todi, iniziano i lavori sulla via di accesso alla città


Todi, a nuovo l’accesso al centro storico. I lavori inizieranno in Via Mazzini (nelle foto) il 3 ottobre. Il cantiere chiuderà il 3 dicembre, per riprendere a gennaio in Via Ciuffelli

La principale via di accesso alla città di Todi sarà completamente ripavimentata. I lavori inizieranno il 3 ottobre in Via Mazzini, che sarà interclusa al traffico fino al 3 dicembre sino all’altezza dell’ufficio di polizia urbana, quando il cantiere sarà completamente rimosso per tutto il periodo delle festività natalizie, fino al 9 gennaio 2023, quando si inizierà ad operare su Via Ciuffelli, dai giardini pubblici a piazza Jacopone, che sarà l’ultima ad essere oggetto di ripavimentazione.
Prevista anche la sostituzione dei cordoli e l’intervento puntuale sui marciapiedi, che però resteranno aperti durante i lavori stradali per garantire i percorsi pedonali e saranno quindi sistemati alla fine. Il programma di cantierizzazione è stato oggetto di molteplici approfondimenti da parte degli uffici comunali, sia con la ditta che con i commercianti e i residenti del centro storico, categorie con le quali sono stati condivisi nei giorni scorsi i dettagli, accogliendo richieste e suggerimenti migliorativi.

Le lastre utilizzate, scelte dalla Soprintendenza, saranno del tutto uguali a quelle esistenti in pietra serena, messe in opere 30 anni fa durante il consolidamento del colle, troppo soggette a deterioramento, soprattutto quando sottoposte come è in questo caso a un notevole carico di traffico, ma in cemento.
La prima fase, quella dall’angolo di piazza del Popolo a piazza Jacopone, comporterà cambiamenti alla viabilità del centro storico con una serie di accorgimenti individuati per limitare al massimo i disagi. I bus navetta continueranno a fare la spola dalla Consolazione a piazza Jacopone regolarmente, così come i corrieri e i fornitori delle attività commerciali. Dalla parte opposta, invece, verrà istituito il senso unico a salire da Santa Prassede a piazza del Popolo, con possibilità di parcheggio in piazza Garibaldi e uscita lungo corso Cavour. I furgoni più grandi e gli scuolabus dell’infanzia e primaria del centro storico dovranno invece accedere al parcheggio del Mercato Vecchio, con i bambini che fruiranno del servizio di accompagnamento “pedibus” fino alle aule e viceversa.

Da sottolineare che entro la prima metà di ottobre riprenderà a funzionare l’impianto di risalita dal parcheggio di Porta Orvietana, che è attualmente oggetto dell’intervento di manutenzione straordinaria ventennale che ne dovrà garantire l’attività a pieno regime. La Polizia municipale ha previsto, infine, anche dei percorsi specifici per situazioni di emergenza che dovessero verificarsi. Ulteriore aspetto concordato con la ditta esecutrice è quello di un cantiere mobile, che si sposterà al procedere dei lavori restituendo alla fruibilità la parte di viabilità già riqualificata, e di uno smantellamento della vecchia pavimentazione e riposizionamento della nuova progressivo, in modo da consentire, qualora necessario per motivi non prevedibili al momento, la riapertura provvisoria della via entro due-tre giorni al massimo.

“L’intervento, che riveste particolare importanza dal punto di vista dell’accoglienza e anche sotto il profilo dell’investimento economico, coinvolge un’area strategica del centro storico, motivo per il quale – sottolinea il Sindaco Antonino Ruggiano – l’Amministrazione comunale ha approfondito ogni dettaglio per limitare i disagi alla cittadinanza, alla quale si chiede la massima collaborazione nel sopportare qualche sacrificio che permetterà di restituire a tutti una via di accesso alla piazza nuovamente degno della storia e della bellezza della città”.