19 LUGLIO 1992. STRAGE VIA D’AMELIO. 

RICORDARE E NON ABBASSARE LA GUARDIA. 

La lotta alla mafia e alla malavita organizzata è un tema cui, purtroppo, oggi, non può sfuggire nemmeno la nostra regione ed i nostri territori. In questi anni abbiamo assistito più volte ad indagini, arresti, sequestri di beni,  interventi delle forze dell’ordine e della magistratura in ordine ad infiltrazioni mafiose nella nostra regione. Una questione quindi su cui non abbassare la guardia e rispetto alla quale costruire ogni giorno una cultura della legalità, come reazione e sdegno ad ogni forma di prevaricazione. La ricorrenza della strage di via D’Amelio, in cui il Giudice Borsellino e la sua scorta furono assassinati, già nel 2017, stimolò il nostro movimento  a rivolgere un invito all’amministrazione comunale di Todi, chiedendo di intitolare una via a Falcone e Borsellino.  Un atto di sensibilità per tutti coloro che hanno onorato, con la vita, il proprio impegno per lo Stato, per le Istituzioni e per la giustizia, ma soprattutto un modo per ricordare a noi stessi come la difesa della nostra libertà e della democrazia si fondino sulla legalità e il rispetto delle istituzioni. Ci auguriamo che l’amministrazione comunale trovi un modo per celebrare questa importante ricorrenza, magari illuminando questa sera i Palazzi Comunali. Un gesto che crediamo sarebbe apprezzato da ogni cittadino. 

Todi Civica

E’ morta Maria Palma Capobianco Migliorini

Indimenticabile docente di storia e filosofia nel Liceo di Todi.

Una grande professoressa, dotata di elevata cultura, ma soprattutto piena di entusiasmo per il suo lavoro, capace di farsi capire ed amare dai suoi allievi e dai suoi colleghi. Un esempio per tutti coloro che operano nell’educazione e nella formazione dei giovani. Anche dopo la pensione ha continuato con la sua attività culturale e ha scritto libri ed articoli. Così scriveva Radioaut in occasione della presentazione di un suo libro nel 2015:

Maria Palma (ultima a sinistra) con un gruppo di docenti ed ex allievi.

”Una storia esemplare quella dell’autrice che, dopo essere stata per tanti anni la prestigiosa insegnante di storia e filosofia del Liceo di Todi, ha dedicato e dedica ora il suo tempo alla scrittura. Non dunque una pensionata ma una scrittrice a tempo pieno. Con tutto il suo enorme bagaglio culturale continuamente arricchito ma anche con una attenta e profonda rilettura delle sue memorie dell’infanzia e della giovinezza, dai nonni sia bevanati che tuderti ai numerosi personaggi, soprattutto femminili che ella ha conosciuto e che hanno, in vari modi, lasciato una traccia sulla sua personalità e sulla sua educazione…ha utilizzato non solo il grande patrimonio storico che Ella possiede, ma anche una serie di riferimenti letterari e poetici di grande suggestione e tratti molto spesso da opere e autori del nostro tempo, a conferma dell’attenzione che la professoressa pone alla contemporaneità. Conversatrice piacevole ha saputo intrattenere il pubblico con profondità e eleganza. A conferma del fatto che cultura e intelligenza possono creare una comunicazione ricca e piacevole, molto più di alcuni moderni social networks.”

Ha vinto il premio letterario internazionale Unla-Ucsa, promosso dalla Università Sant’Angelo in stretta collaborazione con la Università “La Sapienza” di Roma, grazie ai romanzi “Domino-Domina” e “Segmenti di donne”.

I funerali saranno celebrati domani, venerdì, alle ore 16 nel Tempio della Consolazione.

Concludiamo riportando un suo scritto sulla scuola:

Spesso è la vita a decidere per noi e così mi sono ritrovata in un’aula del Liceo scientifico, una realtà a me poco nota, un ambiente nuovo, eppure…Ora sono pronta a rammentare i momenti belli legati ai compagni di quel viaggio. “Momenti belli” è un’espressione banale che offe, però, la sintesi di quanto, lungo la strada, si andava costruendo; un’esperienza umana e costruttiva e profonda.

E il merito va agli incontri felici, ai saluti di benvenuto di amici veri. Poi la condivisione e un’atmosfera fatta di impegno di entusiasmo e, perché no, di allegria . Come dimenticare i momenti dedicati al teatro dove i ruoli di insegnanti ed alunni erano distribuiti a seconda delle inclinazioni e delle peculiarità.

Non farò nomi perché ho nel cuore soprattutto chi è vivo nel ricordo. La memoria è un luogo strano dove spesso emerge e trova spazio l’emozione, come quando sulla scena si alza il sipario.

E la gita scolastica a Como? Fra il giubilo per aver trovato chiusi i vari musei, ci inoltrammo nel mercatino del sabato, le facce contente, i passi veloci. E le foto obbligatorie per fermare il tempo. La sera, difronte alla distesa d’acqua increspata da refoli di vento, malgrado la stanchezza di una lunga giornata, si faceva strada la tentazione di richiamare “Quel ramo del lago di Como”. Tra sguardi assonnati e quasi spenti prendevano forma le immagini consacrate della letteratura ridestando, quasi per un sortilegio, l’attenzione. Non in un’aula ma all’aperto sotto il cielo testimone di un’ora felice.

Nell’alternarsi dei nostri capi d’istituto, come obiettivo comune restava la costruzione di una scuola al passo co i tempi. E qualche successo lo abbiamo raggiunto!

Ora un ricordo mio personale. Nella biblioteca mi attendeva un allievo, poi insegnante autorevole, con le stimmate della genialità. Conversavamo evocando figure lontane nel tempo e nello spazio ma vicine e presenti per la forza e la sincerità del richiamo.

Todi una città a senso unico.

Un utile contributo dell’avv. Roberta Marchigiani

L’asso pigliatutto, dopo aver riconquistato senza sforzo lo scranno dal quale era appena sceso, deve aver pensato di essere invincibile e sempre più legittimato a governare Todi ed i suoi abitanti come farebbe un re con i propri sudditi.

Niente ha potuto ammaccare la sua luccicante corona e lo scettro e’ ben saldo nelle sue mani.

Incurante del fatto che è di nuovo sul trono per volere di appena 1/3 degli elettori, percentuale risibile, ingigantita dalla sfiducia nella politica e nel voto, anche nel suo secondo mandato consecutivo, persiste, in modo coriaceo e con animus possidendi, nell’intento di trasformare Todi nella sua città ideale.

” Todi come Positano” sembrava solo una boutade anche quando si è dato inizio alle “pulizie” con l’emanazione dell’ordinanza sindacale contro l’accattonaggio e con le delibere che chiudevano tutti i progetti di accoglienza dei profughi.

Ben presto, il maquillage per valorizzare la vocazione turistica di Todi trovava gli strumenti del mestiere nel nuovo piano di arredo urbano, realizzato attraverso scelte calate dall’alto, senza preavviso, né consultazione o condivisione con chi ne avrebbe subito le conseguenze ovvero i residenti ed i titolari delle attività produttive, commerciali e professionali ubicate nel centro storico.

L’attivazione del varco elettronico, la piantumazione dei paletti, la cancellazione di alcuni posti per lo scarico merci, l’impossibilità di effettuare la sosta anche momentanea, l’installazione del mostruoso semaforo ai piedi della del Palazzo del Capitano del Popolo, la soppressione della linea A, sono i provvedimenti con cui l’amministrazione comunale di centrodestra, dopo la cacciata degli Ultimi, ha continuato lo sgombro del Colle.

Per la città a misura del turista sono stati ridisegnati e creati nuovi spazi per la facile collocazione di tavolini, seggiole ed ombrelloni, deviato il transito, vietato l’accesso ai pullman, anche a quelli scolastici, oltre a tutti i veicoli privati tranne quelli autorizzati , sacrificata la Piazza che ha smesso di essere il palcoscenico ideale per i grandi eventi spostati nell’inadeguata location di Piazza del Montarone (concerti di Mogol e Ruggero) o nel teatro comunale (Todi Festival).

La crisi economica e le difficoltà che affliggono il centro storico, si fanno sempre più stringenti e aspettano da tempo soluzioni efficaci da chi si pone alla guida della città, .

L’isolamento a cui l’ha condotto la riqualificazione voluta dall’amministrazione Ruggiano ha aggravato la situazione perché Todi è diventato off limit non solo per i turisti, basta andare in Piazza in queste calde sere di luglio, ma, soprattutto, per i tuderti che evitano accuratamente di salire in centro, fatta eccezione per qualche ricorrente e collaudata manifestazione.

La lenta agonia del centro storico, evidenziata in particolare dalla chiusura dei negozi e dalle vetrine spoglie ed in stato di abbandono, dà la dimensione del fallimento di volere a tutti i costi dare a Todi un target non rispettoso delle sue peculiarità.

Non sarà sufficiente per invertire il trend, l’ annunciata costruzione di un secondo ascensore da affiancare a quello gia’ esistente ne’ quella di altri due o tre ascensori e neanche’ la ristrutturazione del Parcheggio del Mercato Vecchio

Il condizionale è d’obbligo .

Si dice, si mormora, il tempo passa e per il momento si vedono solo quelle che sembrano più che altro prove tecniche per un ascensore costosissimo ed inutile che resiste a critiche puntuali e pertinenti che, però, non hanno trovato ascolto.

L’ennesima decisione imposta ai cittadini che, in questo caso, avrebbero potuto dire la loro attraverso il referendum, uno strumento ormai adottato da molti comuni italiani, rimasto, invece, lettera morta nel nostro Statuto Comunale in assenza del regolamento di attuazione la cui adozione e’ stata bocciata sonoramente in consiglio comunale , senza addurre ragioni, dal Re Ruggiano e dal suoi fedeli alleati.

Vietata ogni forma di democrazia diretta.

Probabilmente, sarà sembrato un sovrano illuminato a chi ha beneficiato di contributi pubblici spesso elargiti più per la fiducia accordatagli che per il valore intrinseco delle manifestazioni e degli spettacoli molti dei quali disertati dal pubblico.

Ancora una battuta di spirito, l’ultima delle serie.

Doveva essere solo un’opera di rifacimento del manto stradale, forse un’opera di manutenzione straordinaria, su via Mazzini e via Ciuffelli.

Se la prima tranche di lavori ha rischiato di rovinare le festività natalizie, la seconda ha riservato una vera e propria sorpresa, ossia la creazione di un inspiegabile senso unico, con divieto d’accesso ai veicoli con peso superiore a 3,5 tonnellate, come se la nuova copertura, per i materiali utilizzati o per la messa in posa, non potesse sopportare un peso maggiore, tant’e’ che anche la navetta per il centro storico e’ stata sfrattate da Piazza Jacopone .

Per questo motivo è stato creato un capolinea alquanto problematico, se non anche pericoloso, poiché per arrivarci nemmeno Mago Merlino avrebbe osato inventare quella manovra di inversione della marcia a cui sono costretti gli autisti che la effettuano subito dopo una curva, imboccando in retromarcia un vialetto di accesso ad una abitazione ed ad un parco pubblico, quasi sfiorando chi è seduto ai tavolini di un bar.

Scelta tecnica, scelta politica, imprevisto, necessità?

Intanto nessuno protesta.

Il popolo accetta supino la decisione del Re e dei suoi fedelissimi.

Il disimpegno rende invisibili, il potere ringrazia e continua a regnare indisturbato.

Todi maglia nera del turismo regionale.

Comunicato stampa Gruppo Civici x Todi – Fabio Catterini


I dati dei flussi turistici del periodo gennaio – maggio 2023 certificano il crollo del turismo nel comprensorio tuderte.
Una disfatta che la Giunta Ruggiano cerca di far passare in secondo piano con la mirabolante candidatura di Todi a Capitale italiana della cultura 2026 (a due mesi dalla scadenza del bando, il 27 settembre, senza che la Giunta o il Consiglio si siano mai pronunciati in merito e, sembrerebbe, all’insaputa deli stessi Uffici!) e con la presentazione di Umbria Cinema 2023 (60.000 euro per tre giorni!)
Passiamo ai numeri.
A confronto con il 2019 (ultimo anno pre – pandemia), a fronte di un dato Regionale medio di arrivi pari a +3% e di presenze pari a +9% , Todi ha fatto registrare rispettivamente – 22,1%   e  – 6,7%.
Insomma, l’Umbria ha recuperato tutte le presenze, mentre noi siamo crollati; addirittura – 61,6% negli arrivi dei turisti stranieri.
A soffrire sono soprattutto le strutture alberghiere, che hanno sostanzialmente dimezzato gli arrivi (-48,1%).
E’ il dato di gran lunga peggiore di tutta la Regione; abbiamo perso, tanto per dire, il doppio dei turisti di Orvieto!
Se è vero che rispetto ai primi mesi del 2022 (quando erano ancora presenti le restrizioni covid-19) abbiamo un +21,7% di arrivi e +16,2% di presenze, è altrettanto vero che la media regionale è rispettivamente di +33% e +30,5%, quindi siamo sotto alla media di almeno 12-15 punti.
Abbiamo toccato il record negativo del 3% del flusso regionale, superati dalla Alta Valle del Tevere e dall’Eugubino  (Orvieto è irraggiungibile al 5,9!), quando prima della pandemia eravamo al 4,3%.
Quanto agli arrivi siamo stati superati anche da Cascia e siamo usciti dalla top 10 delle destinazioni per i turisti stranieri!
Noi siamo più attrattivi e gli altri ci hanno superato.
Dobbiamo quindi interrogarci, tutti, sul motivo di questi numeri disastrosi.
In primis dovrebbe porsi qualche domanda la Giunta, in quanto il fallimento del piano turistico / culturale del duo Ruggiano-Ranchicchio è sotto gli occhi di tutti, tanto che neanche il solerte Ufficio Stampa del Comune ha avuto il coraggio di commentare.
Questi risultati sono la prova che tra investire e spendere c’è differenza.
Soldi spesi (tanti!) per iniziative culturali con poco senso e nessun ritorno, desertificazione del centro, mancata promozione del territorio.
I soldi vengono spesi in parte (molti) per compiacere amici (leggasi associazioni pseudo culturali o sportive foraggiate con migliaia di euro); in parte per autocompiacersi (leggasi Umbria Cinema, con l’immancabile codazzo di vip a scrocco!); per aggirare problemi organizzativi e di programmazione (leggasi Natale a Todi appaltato a terzi con costi folli e nessun ritorno!); in parte per certificata incapacità di rinnovare o innovare (leggasi Todifestival!)
Ho chiesto più volte se il Comune avesse adottato un metodo, un criterio, per valutare il ritorno economico, in immagine o prestigio delle varie iniziative: nulla!
E’ un quadro di parte e fazioso?
No, è certificato dai numeri e i numeri non mentono mai.”

Turismo a Todi, arrivi al +21,7% rispetto al 2022

I dati nei primi 5 mesi sono positivi: presenze aumentate del 16,2%. Attesa per la ripresa dei flussi organizzati cinesi presenti fino al 2019

Rispetto all’anno precedente, al 31 maggio 2023, i dati turistici della Regione Umbria segnalano per il comprensorio del Tuderte una crescita del 21,7% negli arrivi e un + 16,2% nelle presenze.
Dati dunque positivi, con un aumento molto più sensibile della componente straniera (+37,2% negli arrivi) rispetto a quella italiana (tra il +16% e il 18%). Crescono, rispetto al 2022, sia il settore alberghiero (arrivi + 10,7%) che l’extralberghiero (+32,3%).
“Stiamo parlando di una crescita certificata a due cifre nei primi cinque mesi dell’anno, solitamente i meno generosi Todi”, commenta il vice sindaco Claudio Ranchicchio. “Se non sono stati ancora raggiunti i livelli del 2019 – prosegue – è per il venir meno, come più volte spiegato, delle comitive asiatiche, ma la tendenza anno su anno è positiva”.

Andando nel dettaglio e attingendo ai dati ufficiali della Regione è possibile verificare che rispetto al 2019 c’è appunto il venir meno di quasi 9mila arrivi e 11mila presenze straniere, facilmente riconducibili, grazie all’incrocio con i pagamenti della tassa di soggiorno, proprio alla struttura alberghiera che è stata privata da quella tipologia di turismo straniero per il quale funzionava da hub di passaggio.

Che il fenomeno non sia un caso isolato a Todi lo si ricava anche dai documenti del “China Outbound Tourism Research Institute” diffusi da European Travel Commission e riprese da ENIT.
“Consultando queste fonti – sottolinea il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano – si apprende che al momento il flusso dei cinesi in Italia è pari al 30% dei livelli del 2019 e che solo dal 15 marzo 2023 l’Italia è entrata a far parte della lista delle destinazioni autorizzate anche per i gruppi. Gli stessi autorevoli studi indipendenti prevedono che soltanto nel 2024 il numero di viaggi outbound dalla Cina potranno superare i livelli del 2019″.

Per Todi si apre ora la stagione dei festival e dei grandi eventi: dal Festival del cinema agli Internazionali di tennis, dalle Mongolfiere al Todi Festival, della rassegna Note d’Estate alla Masterclass del tenore Gianluca Terranova, dalle escursioni di Media Valle Tour agli altri eventi dell’estate tuderte.
“La tendenza è favorevole alla nostra città e stiamo già lavorando alla partecipazione alle fiere di settore del prossimo anno. Le iniziative promozionali messe in campo dalla Regione stanno dando risultati eccezionali, con Todi sempre più parte del sistema turistico del cuore verde d’Italia”, conclude Ranchicchio.

Massa Martana: Torna la❗LA BIBLIOTECA FUORI❗

Libri, letture, storie, autori, autrici escono dalle #biblioteche per incontrare famiglie con bambini e bambine

Massa Martana conferenza di presentazione dell’AVVISO IMPRESE BORGHI: ATTRATTIVITÀ dei BORGHI STORICI.

12 luglio alle ore 18.00 Al Teatro ConsorTium

Verrà presentato il progetto “Massa Martana: il borgo del dire e del fare”, finanziato con la linea d’intervento Pnrr per 1.600.000,00 euro.

MANOVRA NAVETTA GIARDINI OBERDAN: L’ENNESIMA FOLLIA DEL SINDACO RUGGIANO ALLARMA ANCHE I SINDACATI. SUBITO RIPRISTINO DELLA SITUAZIONE PRIMA DEI LAVORI

COMUNICATO STAMPA di sinistra per Todi

Sinistra per Todi condivide le preoccupazioni espresse dalla Federazione Regionale USB in merito alla pericolosità della manovra della navetta in via della Vittoria. Gli autisti del bus che dalla Consolazione che sale verso il centro storico tuderte sono costretti praticamente ad una inversione ad U su una strada a due corsie e a doppio senso di marcia davanti ai giardini Oberdan. Per questo il sindacato ha segnalato al sindaco, al consiglio comunale, all’azienda che gestisce il trasporto pubblico e alla polizia stradale l’incresciosa situazione venutasi a creare dopo l’adozione delle famigerate ordinanze 85/2023 e 93/2023.
Ancora una volta la città paga il prezzo della scriteriata gestione amministrativa del sindaco Ruggiano. Dopo i lavori di ripavimentazione di via Ciuffelli, infatti, l’amministrazione comunale si è inventata un senso unico lungo la strada oggetto dei lavori, di cui ancora fatichiamo a capire la ratio, e il divieto di transito per mezzi con peso superiore ai 35 quintali. Era previsto tutto ciò già in sede di affidamento oppure la decisione è stata presa solo al termine dei lavori? Nella prima ipotesi saremmo di fronte all’ennesima follia di un sindaco e di una maggioranza che ha evidentemente scelto di dare vita maledetta ai residenti e ai commercianti; la seconda ipotesi, invece, fa sorgere il sospetto che i lavori non siano stati effettuati tenendo conto del carico necessario ad assicurare un adeguato servizio di trasporto pubblico per il centro. Su questo chiederemo chiarimenti al sindaco con un’apposita interrogazione in consiglio comunale, ma, nel frattempo, i sogni di Ruggiano continuano ad essere l’incubo per chi a Todi vive e lavora. Per questo chiediamo da subito la riapertura del doppio senso di circolazione in via Ciuffelli e il ripristino della possibilità per la navetta di poter raggiungere nuovamente Piazza Jacopone senza mettere a repentaglio la viabilità e la sicurezza dei cittadini e degli operatori coinvolti.

Il Consigliere comunale
Andrea Caprini

“OGNI 365 GIORNI AVETE UN’IDEA CONDIVISIBILE … ANCHE SE ERA LA NOSTRA FIN DAL 2015 !!! ”

Comunicato di Todi Civica in Azione

Todi Civica prende atto con soddisfazione della proposta avanzata dalla attuale amministrazione comunale di candidare Todi (con una candidatura autonoma in quanto un’esperienza fu tentata dalla giunta Rossini unendo Todi e Orvieto) a Capitale della cultura italiana. Un’idea che condividiamo e che ci sembra giusto
ricordare il nostro consigliere Floriano Pizzichini propose all’ amministrazione di Todi già nel lontano Marzo del 2015. Ci sono voluti otto anni e lo stimolo di un autorevole giornalista di levatura nazionale residente sul nostro territorio per convincere la
politica locale a prendere seriamente in considerazione questa proposta. Una sfida che riteniamo Todi abbia tutte le capacità di affrontare, tanto per le sue ricchezze storico-artistiche e culturali, quanto per la qualità delle professionalità (interne ed esterne) di cui dispone il Comune di Todi. Chiaramente non ci interessa rivendicare primogeniture, essendo abituati a vederci riconoscere spesso, a distanza di tempi, il merito delle nostre proposte, ma ciò a cui teniamo è che il progetto diventi realtà e non rimanga, come spesso accade un semplice annuncio. A tal proposito ricordiamo come anche l’idea di candidare il Tempio della Consolazione a patrimonio UNESCO sia stata oggetto del nostro impegno già nel 2014 e che, seppur ripresa dal centro destra nella passata legislatura, ad oggi, non sembra ancora avere sviluppi. Nonostante i seppur legittimi dubbi, Todi Civica mette a disposizione le sue rappresentanze istituzionali garantendo massima collaborazione per un percorso
che speriamo sia di ampio coinvolgimento della città e possa, al di là dell’obiettivo sicuramente importante, rappresentare un momento di crescita culturale per tutta la comunità tuderte.
Capogruppo Consiliare
Claudio Serafin

POLITICHE CENTRO STORICO.APPELLO AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE. SI APRA UN TAVOLO FRA TUTTE LE FORZE POLITICHE E LE ASSOCIAZIONI.

Comunicato di TODI CIVICA

Todi Civica ha letto con attenzione il comunicato stampa della Confesercenti di Todi ( e la nota inviata ai Consiglieri comunali dalla Presidente Francesca Chiara Chiavari), attraverso il quale, l’associazione chiede all’amministrazione comunale un confronto sulle politiche di gestione del centro storico. Altresì abbiamo preso atto della nascita del Comitato “Vivi il Centro” e delle proposte ( inviate al Consiglio Comunale) da esso elaborate in questi mesi. Condividiamo molte delle valutazioni presenti nei rispettivi documenti, tanto nell’analisi delle ( antiche ) problematiche, quanto sul piano delle proposte e pensiamo che possano offrire spunti importanti agli amministratori, ponendo sul tavolo questioni che non sono più rinviabili. Todi Civica si è sempre rapportata con i diversi governi cittadini in maniera responsabile e costruttiva, ma, al di là delle singole tematiche, ha soprattutto posto a monte una questione di metodo. Non si può infatti gestire un centro storico se non si considera la necessità di trovare un punto di equilibrio tra tutti i soggetti che lo vivono quotidianamente. Residenti, commercianti, operatori e turisti devono essere parimenti messi in condizione di poter fruire del centro storico attraverso un piano di viabilità, di accesso e di utilizzo degli spazi, che non favorisca nessuno a discapito di altri, perché è solo nell’armonia di tutte le sue componenti che si garantisce vivibilità, crescita e sviluppo. Pertanto, volendo valorizzare il contributo delle suddette ( e di altre ) associazioni, senza strumentalizzazioni politiche, chiediamo al Presidente del Consiglio Comunale di Todi di convocare quanto prima una Conferenza dei Capigruppo per valutare un percorso politico-istituzionale che coinvolga, oltre a tutte le forze politiche presenti in Consiglio comunale e al Sindaco ( o suo delegato), anche i diversi soggetti interessati al miglioramento delle politiche di gestione del centro storico al fine di definire strumenti condivisi per affrontare e risolvere concretamente e rapidamente le questioni poste. Riteniamo che questa sia la strada giusta da percorrere ed invitiamo tutti i consiglieri ad una fattiva collaborazione offrendo sin da subito la nostra piena disponibilità.
Todi Civica