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Tornerà all’antico splendore il chiostro dell’ex convento francescano Previsti interventi anche sulla facciata, i tetti e sul coro ligneo
Il Ministero della Cultura ha stanziato un milione di euro per il restauro e valorizzazione del complesso monumentale di San Fortunato, a Todi, il cui progetto definitivo sarà consegnato entro la fine di agosto con l’obiettivo di poter avviare i lavori entro i primi mesi del prossimo anno. Ne dà notizia l’Amministrazione comunale, che sta operando in stretto contatto con il segretariato regionale del Ministero della Cultura e con il raggruppamento di professionisti che sta lavorando alla definizione puntuale degli interventi. I lavori riguarderanno innanzitutto il chiostro, che costituisce anche l’ingresso del liceo Jacopone ed uno spazio spesso utilizzato anche per importanti eventi culturali cittadini. Sono previste delle opere di impermeabilizzazione, al fine di risolvere anche i problemi di infiltrazione negli ambienti dell’archivio storico comunale, con la realizzazione di un perimetro pavimentato e una qualificata sistemazione a verde. Anche i corridoi del chiostro saranno riportati all’originale splendore con la realizzazione di una mattonatura in cotto e cerchiature in pietra calcarea. I fondi prevedono anche degli interventi per il miglioramento della valenza estetica del portale d’ingresso del tempio e la rimozione di muschi e licheni dalla facciata, ma anche un primo restauro manutentivo dell’imponente coro ligneo, da tempo bisognoso di cure che ne possano salvaguardare l’integrità. Altri lavori riguarderanno i tetti dei locali della sagrestia, al fine di poterne assicurare un utilizzo appropriato. Il responsabile del procedimento e direttore dei lavori è l’architetto Maurizio Damiani, coadiuvato da un raggruppamento temporaneo di professionisti facenti riferimento all’ingegner Fabrizio Gentili, che ha già diretto altri significativi interventi sul tempio di San Fortunato e che si occuperà della parte strutturale. I tempi, come detto, sono serrati con l’obiettivo di arrivare alla cantierizzazione entro l’inverno, programmando le diverse fasi delle lavorazioni anche in rapporto alla fruibilità turistica e scolastica delle diverse aree che saranno oggetto dei lavori. “Con la imminente consegna del progetto definitivo – commenta il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano – si concretizza l’obiettivo di una ulteriore salvaguardia e valorizzazione del tempio dedicato al patrono della città, con un intervento sul chiostro dell’ex convento francescano risalente al XIII secolo che andrà a beneficio del prestigioso liceo tuderte e della vita socio-culturale della comunità scolastica e di quella cittadina più in generale, posto com’è così a ridosso della piazza principale e del sempre più frequentato parco di Beverly Pepper”.
Finanziato dalla Regione il progetto Media Valle T.O.U.R. Le iniziative puntano a mettere a sistema l’offerta territoriale
Media Valle T.O.U.R.: è il nome dell’iniziativa di promozione e valorizzazione turistica territoriale che vede capofila il Comune di Todi e che ha ottenuto un finanziamento di 137 mila euro da parte della Regione dell’Umbria a valere sul bando “UmbriAperta”. Il progetto vede la partecipazione dei Comuni di Marsciano, Deruta, Torgiano, Monte Castello di Vibio, San Venanzo, Fratta Todina, Collazzone, Cannara e Bettona, ricalcando la geografia del comprensorio della media valle del Tevere allargata a quella dell’omonimo GAL. Tra gli obiettivi c’è quello di favorire il coordinamento del sistema di offerta territoriale dei vari Comuni, stimolando anche la ripartenza dopo la crisi generata dal Covid, accrescendo le forme di sostenibilità economica e sociale ed accentuando la caratteristica della regione come “cuore verde d’Italia”. Il progetto si basa su tre elementi chiave: arte e cultura; enogastronomia e turismo outdoor esperenziale e slow. Si tratta di un’offerta già presente alla quale si intende dare una visione comune, strutturata e condivisa.
Prevista per Todi la realizzazione di un evento a tema ma anche il raccordo di itinerari, sia nuovi che già esistenti, mettendo a valore gli attrattori storico-culturali della città e definendo dei pacchetti turistici ad hoc quale dei tour in vespa, delle giornate in bici tra i vigneti e dei trekking urbani. Sono inoltre programmati degli education tour con tour operator e giornalisti, campagne social media marketing e l’ideazione di un nuovo storytelling intorno ad alcuni punti di forza caratterizzanti la città, quali ad esempio il parco di Beverly Pepper.
Ulteriore elemento del progetto finanziato dalla Regione sarà la digitalizzazione dell’offerta e la definizione di strumenti promo-commerciali per la valorizzazione delle produzioni tipiche. Da ultimo è previsto il potenziamento della cartellonistica e l’implementazione dell’architettura digital on line in raccordo con il portale Umbriatourism.
“Le attività progettuali del Media Valle TOUR sono già iniziate – sottolinea il Sindaco Antonino Ruggiano – ed inizieranno a manifestarsi a partire dal prossimo autunno, così da dare continuità ad una stagione turistica al momento di grande soddisfazione per la città di Todi, puntando anche all’aumento della permanenza media dei visitatori nel nostro territorio e in quello dei comuni limitrofi”:
Dal 16 al 19 settembre l’Umbria sarà la Davos della Food Innovation. 150 delegati da tutto il mondo si ritroveranno per disegnare un nuovo sistema alimentare sostenibile
Panorama agreste in Todi.
Dalla produzione sostenibile di cibo allo spreco alimentare, dalla perdita di biodiversità ai cambiamenti climatici. E di questo e di molti altri temi connessi all’agroalimentare che a Todi e a Perugia, dal 16 al 19 settembre, tratterà The Edible Planet Summit, un incontro a livello mondiale in tema di cibo ideato da Sharon Cittone, founder & ceo di Edible Planet Ventures, la piattaforma olistica nella quale gli stakeholder della catena alimentare globale possono condividere know-how, risorse e best practice. L’evento porterà in Umbria oltre 150 esperti di altissimo livello internazionale che lavoreranno insieme per tre giorni per definire strategie e linee guida concrete con l’obiettivo di traghettare l’attuale sistema alimentare verso un modello più sostenibile. Tra di loro ci saranno rappresentanti del mondo dell’industria alimentare e dell’agricoltura, compresa quella dei Paesi in via di sviluppo. Ma anche Ong, istituzioni internazionali come la Fao, influencer e politici, investitori e ricercatori universitari. Tra le principali tematiche affrontate nel corso del Summit ci sarà l’innovazione AgTech, i nuovi sistemi agricoli, ingredienti e prodotti alternativi, salute e nutrizione, rinnovamento della politica e sistemi alimentari circolari. L’idea è di riunire il più alto numero di attori della food chain per affrontare, con tutti gli strumenti che le nuove tecnologie possono offrire, i problemi critici legati alla produzione, trasformazione, distribuzione e consumo di cibo e, infine ma non da ultimo, mettendo a fattor comune le energie umane e le risorse economiche. L’iniziativa farà da perno su Todi e Perugia ma interesserà tutta l’Umbria, sia per il coinvolgimento degli attori locali dell’agrifood, che attraverso una serie di visite che verranno proposte agli ospiti alle principali realtà produttive della regione. Non da meno sarà il ruolo delle istituzioni nelle loro diverse articolazioni. “Fin dai primi contatti, avviati ormai un anno fa – sottolinea il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano – si è lavorato per dare forma ad un progetto in grado di coinvolgere, oltre ai massimi livelli nazionali, tutta l’Umbria, a partire dalla Regione, dall’Università degli Studi, da Sviluppumbria, dal Parco 3A, dalle organizzazioni di categoria e dalle imprese che sono la vera linfa dell’agroalimentare regionale”. «Oggi, un numero sempre maggiore di persone abbraccia nuove modalità di consumo, rendendosi garante della transizione verso un nuovo paradigma economico e culturale», dichiara Sharon Cittone, secondo Forbes una delle donne più potenti al mondo che plasmeranno il futuro del cibo. E aggiunge: «Questa mobilitazione porta con sé l’idea di un sistema alimentare radicalmente diverso rispetto a quello attuale. Un sistema che rigeneri il pianeta, che restituisca alle persone la loro dignità e promuova la salute di tutti. Innovare è importantissimo e non è semplicemente l’innovazione del prodotto, ma di tutto il processo agroalimentare, dalla trasformazione a livello di logistica al packaging, a quelle che sono le grandi sfide climatiche». Definito anche come “ritiro rigenerativo”, The Edible Planet Summits si preannuncia come un evento fortemente pragmatico, durante il quale i partecipanti verranno coinvolti in un mosaico di incontri one-to-one, attività di co-design, workshop, esperienze immersive e networking. Verranno organizzati dei tavoli di lavoro suddivisi per tema. Saranno diversi, circa una ventina, e affronteranno tutti gli aspetti critici della foodchain: dal biotech all’agricoltura rigenerativa, dal food waste a nutrizione e salute, dagli oceani alla food sovereignty. Il confronto sarà diretto e si proveranno a identificare soluzioni a problemi concreti. Poi ci sarà un confronto tra i tavoli, per evitare di avere una visione a compartimenti stagni. Infine ci sarà il lavoro di sintesi con la realizzazione della Edible Planet Charter, che non è un manifesto di idee, ma un documento di azioni concrete per tutti gli attori della filiera per innescare con questi interventi cambiamenti di più lungo periodo. «In questo momento stiamo semplicemente seguendo dei trend», specifica Cittone, «ma questi trend hanno delle problematiche che vanno sviscerate attraverso strategie di breve termine che possano fare da ponte alle visioni dell’Agenda 2030. Il summit è un evento molto diverso dagli altri, senza conferenze e relatori è piuttosto una co-design con decision maker per ricreare e trasformare il futuro del cibo e individuare soluzioni innovative in campo agroalimentare. Abbiamo bisogno di dialoghi, non di monologhi, dobbiamo cambiare le nostre azioni, costruire relazioni profonde e supportare gli sforzi reciproci. La nostra sarà una Carta non di principi, sui quali tutti siamo d’accordo, ma di linee guida concrete per mettere in campo già dal giorno successivo il cambiamento che tutti auspichiamo». L’evento umbro di settembre avrà un’atmosfera diversa dalle grandi conferenze o convention. Nel corso dei tre giorni, sarà data ai partecipanti la possibilità di approfondire la conversazione, esplorare le sfumature dell’innovazione alimentare e agricola e affrontare in maniera prospettica le opportunità fino ad oggi mancate dagli sforzi globali. «L’Umbria – conclude Cittone – è stata la scelta ovvia per un incontro incentrato sul passato, presente e futuro del sistema alimentare. C’è un rapporto così forte con le tradizioni e un reale desiderio di onorarle, ma allo stesso tempo vi è anche un occhio attento verso il futuro e verso le possibilità che questo può offrire all’ecosistema alimentare. È un luogo per riflettere ed entrare in contatto con la natura, per tornare alle basi e costruire un domani migliore. Un luogo ricco di cultura e tradizione, ma soprattutto di eccellenze che, sotto la luce dei riflettori, farà mostra del suo straordinario fascino e delle qualità che lo rendono il posto ideale per seminare il futuro del cibo e per offrire alla start up del settore un vero e proprio hub globale per la food innovation, una sorta di Silicon Valley del comparto, che in Italia ancora manca”.
I lavori interesseranno Cordigliano e Santa Caterina Gli interventi sono stati deliberati dall’Agenzia Forestale Regionale
Cordigliano
Nell’ambito degli interventi deliberati dall’AFOR, l’Agenzia Forestale regionale dell’Umbria, sono stati stanziati 100 mila euro per la sistemazione della viabilità e la regimentazione delle acque meteoriche delle strade di Cordigliano e di Santa Caterina. I lavori interesseranno un tratto complessivo di oltre 5 chilometri. L’intervento figura nell’elenco degli interventi per 4 milioni di euro del fondo investimenti per l’anno 2022 reso noto nei giorni scorsi dall’amministratore unico di Afor Manuel Maraghelli. Lo stanziamento, oltre che alla manutenzione straordinaria di strade comunali e demaniali, prevede lavori di tutela ambientale, prevenzione del rischio idrogeologico, miglioramento ambientale del verde urbano e del bosco. “Con l’intervento sui 5 chilometri delle strade di Cordigliano e di Santa Caterina – sottolinea il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano – possiamo finalmente dare risposta all’esigenza di sistemazione di due delle ultime strade comunali ancora bianche, confermando la dovuta attenzione alle frazioni e a un territorio tra i più estesi della Regione Umbria”.
Successo per il primo torneo organizzato dal neonato “Todi Cricket Club” A Pontenaia anche il quarto Memorial “Camilli” promosso dalla “ASD Solar”
Un pubblico proveniente anche da altre regioni ha fatto da cornice ad un evento sportivo non certo usuale per lo stadio comunale di Todi “Franco Martelli”, impianto dove si è disputato nel fine settimana il primo Torneo “Città di Todi” di Cricket, disciplina che, nata in Inghilterra, risulta la seconda più seguita al mondo, dopo il calcio, essendo molto diffusa in alcuni Paesi asiatici, come Sri Lanka, India, Pakistan e Bangladesh. La neonata associazione sportiva “Todi Cricket Club”, nella quale si riconoscono giovani di differenti nazionalità, è stata coadiuvata nell’organizzazione dal Circolo Culturale Sportivo di Ponterio, dal Todi Calcio, dalle Giovanili Todi e dal comitato regionale Umbria dell’ente di promozione sportiva Opes Italia. Nel corso della giornata una serie di gare tra le 10 squadre provenienti da Umbria, Toscana, Lazio ha visto partecipare oltre settanta atleti che, noncuranti di una giornata particolarmente calda, supportati da tantissimi tifosi che li accompagnavano, hanno gareggiato con determinazione. Nella gara finale, la Super Six Viterbo Cricket si è imposta contro i padroni di casa della Todi Cricket Club. Al termine della giornata si sono svolte le premiazioni, alle quali ha presenziato l’assessore comunale Alessia Marta che si è complimentata per l’organizzazione del torneo e per l’iniziativa di essersi voluti costituire in associazione sportiva, a testimonianza del positivo inserimento nella realtà tuderte. Sempre nel fine settimana, presso gli impianti di Pontenaia, si è tenuto il Memorial di Ruzzolone “Giacomo Camilli”, giunto alla sua quarta edizione ed organizzato dall’Associazione Sportiva Dilettantistica “Solar” guidata da Bruno Sassonia con la collaborazione del Comune di Todi. Oltre 80 i partecipanti, suddivisi in tre categorie e provenienti da tutta la provincia di Perugia per una gara a coppie valida per il campionato italiano. Per la categoria A ha vinto il duo Alberto Paliani e Valentino Ricci di Cortona; per la categoria B Gino Camilli e Mauro Battisti della “Solar” Todi e per la categoria C Angelo Montanari e Antimo Giulivi, sempre della squadra tuderte.
Per quanto ancora il Sindaco Ruggiano potrà far finta di niente e assumere su di sé la responsabilità politico-amministrativa di un vice-sindaco la cui condotta è stata reiteratamente tanto illegittima (per non dir altro), inappropriata e contraria al decoro pubblico da renderlo del tutto inadatto a ruolo assessoriale addirittura con prerogativa di sostituzione sindacale? Che ne è dei “figli alti” di Thatcheriana memoria, citati – evidentemente con attitudine ipocrita dall’insediamento consiliare? Forse è che il Sindaco avalla politicamente simile conduzione con tanto di carte viziate della cosa pubblica? Comprendiamo l’intervento acritico “di squadra”, senza conoscenza di carte mancando accesso agli atti, e dunque per mero ossequio politico, dei responsabili di Fratelli D’Italia in procinto di candidatura, ma nel caso del primo cittadino non è ammissibile poiché egli è stato chiamato a fare gli interessi della città di Todi. La casistica copiosa dei documenti viziati sembrerebbe avvalorare la potenziale immagine di un Comune gestito alla “carlona” con forse addirittura il potenziale compiacimento di alcuni nei confronti di atti a beneficio amicale (che dimostreremo semmai non essere un’eccezione). Posta l’abbondanza sin d’ora di esempi, che siamo disponibili a far leggere ai responsabili di FDI (ove solo vi si prestino e soprassiedano da retorica e svianti illazioni), eccepiamo oggi ulteriore votazione in posizione di “potenziale” (per carità siamo sempre prudenti anche dinanzi all’eventuale evidenza!) conflitto di interessi del sig. Claudio Ranchicchio, ovvero la delibera n. 154 del 06.07.2017, con la quale il medesimo partecipava a discussione e voto sull’assenza di cause di incompatibilità dei membri di Giunta ed anche sue proprie, richiamando nell’atto proprio le autocertificazioni protocolli comunali n.n. 21174 e 21195 del 05.07.2017, da egli vergate e semplicemente non veritiere, nonché effettuate contra legem (poiché egli aveva cospicuo debito con l’erario comunale, a tacere delle ulteriori non trascurabili pendenze a detrimento potenziale, rilevante in termini di valutazione di opportunità, dei principi di indipendenza ed imparzialità amministrativa). Non è chi non veda come simile votazione sia stata base di partecipazione del medesimo Ranchicchio all’attività di Giunta che gli era preclusa dall’art. 63 TUEL, con evidenti vantaggi sul piano economico (circa 100.000 Euro lordi) e non solo. E sul piano meramente astratto (di cui peraltro chiediamo valutazione a coloro competenti), come ben comprende -e deve tenere in conto- il Sindaco -avvocato- e non solo, residua un eventuale convitato di pietra normativo, potenzialmente riguardante il combinato disposto degli articoli sul falso commesso da pubblico ufficiale e l’abuso di atti d’ufficio. Non dubitiamo che l’ineffabile Ruggiano (appoggiato oggi in termini acritici, forse poiché apparentemente mal informati, dagli onorevoli Prisco e Zaffini), di ben poco carattere nel contesto specifico, vorrà andare avanti con la propria consueta sorda “caparbietà”, disinteressato al bene di Todi avendo a cuore esclusivamente il proprio. Gli atti comunali, personali per coloro che li vergano, resteranno per i commenti dei posteri, così come l’ignavia istituzionale di un primo cittadino in tal senso complice, politicamente, di condotte palesemente a detrimento comunale. TODI CIVICA in AZIONE Capogruppo Consigliare Claudio Serafin
Le alte temperature impongono una serie di misure precauzionali. L’ordinanza sarà in vigore fino al prossimo 30 settembre
Con un’ordinanza del Sindaco, il Comune di Todi ha emanato una serie di misure finalizzate a prevenire il rischio incendi sul territorio comunale, anche alla luce delle alte temperature che si stanno registrando. Le disposizioni hanno valore immediato fino al prossimo 30 settembre. Nell’ordinanza si fa divieto di accensione di fuochi in zone a rischio propagazione incendi e nelle giornate ventose anche nelle aree attrezzate con appositi bracieri. E’ fatto divieto anche di accensione di fuochi di qualsiasi tipo e natura che possano causare incendi di superfici boscate e sterpaglie. Divieto d’uso pure di apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli e divieto di gettare fiammiferi, sigari, sigarette accese o qualsiasi altro materiale in fase di combustione. Viene sospesa l’attività pirotecnica, facendo divieto di accendere fuochi d’artificio, lanciare razzi di qualsiasi tipo o mongolfiere di carta meglio note come lanterne volanti dotate di fiamme libere, nonché altri articoli pirotecnici se non appositamente autorizzati. Vietato inoltre il transito o la sosta fuori dalle sedi stradali in presenza di vegetazione secca con mezzi a motore caldo che potrebbero essere fonte di innesco incendio delle sterpaglie. Ai proprietari ed affittuari di terreni incolti viene chiesto di provvedere al taglio di erbe e sterpaglie che crescono spontaneamente. Gli interventi di pulizia dei terreni dovranno essere effettuati provvedendo contestualmente alla rimozione dei rifiuti prodotti e quant’altro possa essere veicolo di incendio o pericolo per l’incolumità pubblica e privata, con avvertenza che in caso di inosservanza verranno adottati tutti i provvedimenti sostitutivi in danno ai trasgressori. Divieto infine di bruciare le stoppie fino al 30 settembre, salvo diversa disposizione da parte degli enti di competenza. Ai proprietari o affittuari di terreni coltivati è imposto di circoscrivere l’intero fondo con una striscia di terreno solcata dall’aratro o altra attrezzatura completamente scevra di stoppie per una fascia di almeno 5 metri di larghezza.
Prendiamo atto di recente come l’ineffabile Ruggiano ed il vice Ranchicchio, ovvero la declinazione del primo della meritocrazia tuderte (rappresentazione plastica del pregio amministrativo del Partito della Meloni, che non trova miglior sostituto pur tra 4 eletti in consiglio), ne hanno combinata un’altra (l’ennesima). In data 07.07.2022 con Delibera di Giunta partecipata da tutti i membri della stessa si è votato sull’insediamento del medesimo Organo e lo stesso Ranchicchio, senza che alcuno eccepisse nulla, votava il non procedere a richiedere ristoro dei benefici da egli percepiti durante la propria incompatibilità a rivestire il ruolo di assessore protrattasi dal 05.07.2017 a fine presente legislatura (o meglio sino al pagamento anche delle cifre di mora, effettuato a conferma del tempo del debito). Ciò in ragionevole violazione dell’art. 75 del DPR 445 del 2000 e certamente in pieno conflitto di interessi ai sensi di TUEL. Abbiamo già presentato esposto chiedendo di valutare l’eventuale commissione di abuso d’atti d’ufficio, astrattamente proprio riguardante casi in cui si procede al voto in posizione di conflitto, ovvero laddove si omettano atti dovuti (potenzialmente quello di eccepire l’incompatibilità), con beneficio o detrimento propri o altrui eventuali. Iniziamo a dubitare della lucidità politica del Sindaco, che a questo punto ci pare “sbadato” o -come sostenevamo in campagna elettorale- sopravvalutato nella propria competenza amministrativa, o peggio -speriamo non sia così – “costretto” da ragioni “di poltrona” a curarsi più della tenuta della maggioranza che del possibile danno erariale per 100.000 euro lordi circa all’Ente. Il tutto nel silenzio del Segretario generale responsabile all’anticorruzione, la quale pure dovrebbe aver competenze specifiche di contestazione dei fatti (sempre ai sensi dell’art. 75 DPR 445/2000 e art. 15 D. Lgs. 39/2013). Chiediamo non solo nuovamente le dimissioni di Ranchicchio (i cui tre atti non veritieri a pubblici ufficiali sono metro statistico di inadeguatezza), o in difetto di pudore la revoca da parte di Ruggiano (per mero decoro cittadino), ma a questo punto soprattutto la tutela dell’Ente dal punto di vista erariale, potenzialmente significativamente leso. Certo procedere con gli atti dovuti comporterà il ri-emergere dell’incompatibilità del vice – sindaco e si dimostrerà come il tema fosse da sempre rilevante a dimostrazione della mano incerta del nocchiero. TODI CIVICA in AZIONE Capogruppo Consigliare Claudio Serafini
270 i progetti artistici presentati, 174 gli ammessi, solo due quelli dell’Umbria
Eugenio Guarducci e Antonino Ruggiano
Ottime notizie per il Todi Festival, la cui 36esima edizione si terrà dal 27 agosto al 4 settembre. Il Ministero della Cultura ha inserito la manifestazione della quale è direttore artistico Eugenio Guarducci tra le beneficiare del Fondo Unico per lo Spettacolo, nella categoria Festival, prime istanze triennali. L’ammissione al contributo FUS già a partire dall’anno 2022 rappresenta un traguardo importante per l’ulteriore crescita di un appuntamento che è ormai storico per la città di Todi ed un punto di riferimento nel panorama culturale nazionale. “Ringrazio il direttore Guarducci e la sua società di produzione – sottolinea il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano – per il conseguimento di questo ulteriore traguardo, frutto di un lavoro portato avanti in modo congiunto nei mesi scorsi”. A dare valore a tale risultato sono i numeri. “Tra i 270 progetti artistici triennali 2022/2024 ed annuali 2022 che sono stati candidati da altrettanti organismi a ricevere il finanziamento FUS settore Teatro ne sono stati ammessi 174 e tra questi solo 2 ricadono in Umbria: Todi Festival e Tieffeu. Questo – è il commento del direttore artistico del Todi Festival Eugenio Guarducci – la dice lunga sull’importanza di questo obiettivo raggiunto grazie all’accordo quadriennale stipulato con il Comune di Todi”.
Il Fondo Unico per lo Spettacolo sostiene attività, di produzione e programmazione, negli ambiti della musica, teatro, danza, circo e spettacolo viaggiante. Finanzia anche progetti multidisciplinari e azioni trasversali. I contributi vengono concessi per progetti triennali, su programmi annuali.
Stiamo guardando, con tristezza, a quanto avviene in Comune e al dibattito che si è acceso a livello politico e sui media a proposito della personale situazione del nuovo vice sindaco nei suoi rapporto con il Comune. Noi, per nostra natura, non siamo giustizialisti e non ci piace gridare subito ‘Al lupo, al lupo’. Ma in questo caso non si può non evidenziare sia il comportamento del Sindaco e complessivamente della maggioranza, sia la giustezza e, diremmo, l’inevitabilità delle iniziative assunte dal consigliere di minoranza Claudio Serafini.
Non entriamo nel merito delle accuse al vicesindaco, già da tempo di dominio pubblico, anzi ci auguriamo, per l’immagine di Todi che non siano fondate. Ma c’è un percorso da seguire per definire, in un senso o nell’altro, la fondatezza del problema. E’ la nostra Costituzione e le leggi conseguenti, che impongono la qualità e la serietà dei nostri amministratori. Le verifiche, ora, sono state affidate agli organi competenti solo per l’iniziativa di un consigliere di minoranza, non del Sindaco che dovrebbe essere invece il primo a tutelare il rispetto delle leggi da parte di tutti, in particolare dei suoi più stretti collaboratori. Anche in questo caso si è evidenziata una peculiarità del nostro Sindaco: quello di ignorare i problemi scomodi per affidarsi e proclami inutili e a qualche benedizione.
E’ quello che è avvenuto per l’Ospedale, certamente il più grave dei problemi da affrontare, per i trasporti (la Centrale Umbra che forse sarà riattivata solo dal 2027 mentre l’Alta Umbria continua, come per gli ospedali, ad avere un trattamento speciale), per la situazione del Centro storico di Todi (la cui sopravvivenza è affidata alle baldorie di Piazza), per l’economia del territorio (che certamente non può vivere di solo turismo, come solennemente annunciato dal Sindaco) , per la popolazione del Comune che sta scendendo sotto i 15.000 abitanti e sta per diventare quindi un comune di serie C, come i comuni confinanti, per i quali, in passato, Todi era un riferimento.
Una richiesta a Ruggiano: per fare il sindaco di Todi e rappresentarla degnamente, non bastano i proclami, e neppure i silenzi opportunistici. Occorre progettualità, e quindi capacità di evidenziare i problemi e proporre soluzioni. Se il sindaco non lo vuole fare, o non ne ha le capacità, si avvalga di un team serio e della competenza dei tanti cittadini di Todi che, avendone le qualità, sono anche in grado di porsi i problemi e di proporre soluzioni adeguate. Le benedizioni continui pure a mandarcele, se gli fa piacere. Noi continuiamo a sperare nell’Altissimo, di cui ci fidiamo di più.
A Ranchicchio facciamo i nostri auguri: attendiamo le risposte degli organismi competenti con l’auspicio che, se dovessero essere attestati errori o responsabilità, sappia affrontarne le conseguenze. Ma ringraziamo Serafini per aver agito in modo che si faccia chiarezza su tutto, avendo messo il problema nelle mani delle autorità competenti. E che lo ha fatto senza astio ma per rispetto della Costituzione e delle leggi.
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