Una tre giorni nel segno delle due ruote, immersi nelle bellezze storico-artistiche e paesaggistiche dell’Umbria, sulle orme di San Francesco. Sono stati questi gli ingredienti del grande successo della prima edizione della ciclostorica ‘Francesco nei sentieri’, promossa dall’omonima associazione guidata da Cesare Galletti. Centotrentasei i partecipanti, provenienti da tutta l’Umbria ma anche da Veneto e Toscana, che domenica 25 settembre si sono misurati con i tre percorsi dell’evento che ha toccato Bevagna, Assisi, Perugia, Torgiano, Bettona, Cannara, Montefalco e Campello sul Clitunno. Tra gli iscritti anche 5 partecipanti in handbike, arrivati da Foligno, Petrignano d’Assisi e Perugia. Tante poi le donne che, in sella alle loro bici d’epoca, hanno percorso le strade bianche che attraversano le campagne umbre. Tra loro, la ciclista Alessandra Vanin, arrivata direttamente da Bassano del Grappa. “Sono venuta in Umbria perché ci tenevo tantissimo a partecipare a questa ciclostorica – ha detto – e devo dire che è stata un’esperienza bellissima. Le emozioni che ci ha regalato Cesare Galletti con la sua genuinità e spontaneità sono state molte, ha saputo valorizzare tutti i borghi coinvolti. Un’esperienza da rifare anche con due eventi all’anno”. E a una seconda edizione Cesare Galletti sta già pensando, forte della grande vittoria portata a casa. “Il bilancio di questi tre giorni è molto positivo – ha commentato l’ideatore della ciclostorica -. Sia venerdì a Deruta, in occasione della visita alle ceramiche ‘Grazia’, che sabato a Cannara abbiamo avuto grande partecipazione. Gli iscritti alla ciclostorica, poi, hanno superato di gran lunga il centinaio. Abbiamo rilevato un po’ di confusione sul percorso, ma per il futuro correggeremo tante cose. Ci sarà una seconda edizione e quanto prima fisserò la data”. La ciclostorica ‘Francesco nei sentieri’, come detto, ha chiuso una tre giorni dedicata ai borghi umbri, come quello di Cannara, tappa di partenza e di arrivo della carovana su due ruote. “La storia della nostra città – ha detto il sindaco Fabrizio Gareggia – è indissolubilmente legata alla figura di San Francesco. Non soltanto perché a Piandarca il Santo ha fatto la sua predica agli uccelli, ma anche perché a Cannara è nato il terzo ordine francescano. Ed è qui che c’è il tigurio in cui il santo riposava nei suoi pellegrinaggi”. Nel corso del weekend Cannara ha fatto da sfondo anche al seminario “Tesori da scoprire”, dedicato ai dipinti di Nicolò Liberatore e alle statue di Nero Alberti da Sansepolcro e che ha visto presente anche il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia e Città della Pieve. “Con gioia – ha spiegato il cardinale – sto scoprendo questi borghi medievali meravigliosi. Venendo qui pensavo a San Francesco, ai suoi fratelli, e alla gioia che queste creature riuscivano a imprimere nella popolazione, perché predicavano un vangelo che era una buona notizia, la gioia del Regno di Dio, ma anche il volersi bene e la fraternità. Ma c’è anche un altro aspetto che non si può tralasciare e cioè il legame tra santità e ambiente. Come dice anche il Papa nella ‘Laudato si’, l’ambiente favorisce la spiritualità. Certo, San Francesco è nato qui ma ha trovato anche la natura, l’ambiente adatto per esprimere il suo cantico di lode agli uomini ed al Creato”. Tre i testimonial d’eccezione di questa prima edizione: l’ex calciatore Fabrizio Ravanelli, il pallavolista Giacomo Sintini e la giovane ‘musa’ del fotografo Steve McCurry, Veronica Corvellini. Due invece i patrocini, quello del Fai e quello dell’Università degli Studi di Perugia. “Abbiamo voluto sostenere questa iniziativa – ha detto il magnifico rettore, Franco Moriconi – perché, accanto alla ciclostorica, c’è un insieme di situazioni che hanno un forte impatto culturale per il territorio, per promuovere la conoscenza di alcuni borghi soprattutto tra i turisti”.
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