La riscoperta del Compositore Cesare Manganelli, tuderte di adozione, nel concerto pasquale di Primavera Musicale. Il positivo risultato della collaborazione tra il Coro polifonico di Todi, diretto da Sergio Lupattelli e il Coro e l’orchestra ‘Madre Speranza’ di Collevalenza, con la direzione del maestro Marco Venturi.
Due serate veramente indimenticabili ci sono state offerte dai due cori e l’orchestra diretti da Marco Venturi, sia per la qualità dell’esecuzione che per il programma che ci ha permesso di ascoltare la musica di Cesare Manganelli. Sarà utile ricordare che Manganelli, vissuto il secolo scorso (era nato a San Giovanni in Persiceto nel 1859 e morto a Todi nel 1941), era venuto a Todi nel 1983 dopo aver vinto un concorso come direttore di musica, avendo già collaborato con i più importanti teatri italiani. A Todi fu anche direttore della Scuola di Musica dell’Istituto Crispolti. Viene ricordato come un compositore versatile e fecondo. Ha scritto messe e altra musica da Chiesa, composizioni sinfoniche e cameristiche, operette, concerti per strumenti e musica vocale.
I due cori, con una collaborazione che ha dato risultati lusinghieri hanno quindi proposto, nel concerto dal titolo ‘Eja mater, fons amoris, nel duomo di Todi, con replica nel santuario di Collevalenza, lo Stabat Mater di Rheinberger e sette mottetti di Cesare Manganelli in una esecuzione molto apprezzata e che lascia sperare per il futuro, visto che la collaborazione tra i due cori ha dato risultati così positivi e ha permesso la scelta di musiche belle e interessanti. Abbiamo registrato per i lettori l’ultimo dei sette mottetti di Manganelli.
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