Comunicato stampa congiunto del Partito Democratico di Todi e del Gruppo Consiliare del Partito Democratico di Todi.
Dopo settimane di silenzi tombali, inerzie amministrative e comunicati deliranti che vaneggiavano di “tribunali sovietici” e “novelli Savonarola”, oggi il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità la commissione d’indagine relativa agli atti amministrativi sul caso Ranchicchio.
Un voto che testimonia la bontà dei rilievi mossi dalle opposizioni e, ci sia consentito di dirlo, dai consiglieri del Partito Democratico, che per primi hanno proposto l’attivazione di questo strumento (previsto dal TUEL e dal regolamento che disciplina il funzionamento del Consiglio Comunale).
Nella massima assise cittadina è andato in scena un confronto civile, sereno e pacato tra maggioranza e opposizione, dove il Partito Democratico ha più volte sottolineato come non sia interessato a battaglie contra personam, ma esclusivamente alla trasparenza dell’agire amministrativo e al buon andamento degli uffici comunali. Altro, dunque, che questione personale!
Quando si insedierà la commissione in questione non esiteremo a verificare ad ampio raggio ed in maniera serrata, partendo dagli atti, eventuali responsabilità degli organi politici e della struttura amministrativa su questa vicenda, anche in relazione al procedimento ex art. 71 del DPR n. 445/2000 aperto nei confronti del vicesindaco e incomprensibilmente “spiaggiatosi” (prendiamo in prestito questa espressione da un consigliere di maggioranza), con potenziali disparità di trattamento tra comuni cittadini e pubblici amministratori.
Notiamo, infine, un certo fastidio della Giunta e della maggioranza quando si parla di gestione dei contributi alla cultura, marchio di fabbrica del “modello (sic!) amministrativo” Ruggiano-Ranchicchio. Anche in questo ambito ci preme rassicurare che la nostra attività di controllo sarà ancora più determinata di prima.
PARTITO DEMOCRATICO TODI
GRUPPO CONSILIARE PARTITO DEMOCRATICO TODI
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