Comunicato del PD di Todi
Ricorrono, quest’anno, i settecento anni dalla morte di Dante Alighieri. Un anniversario importante che sta animando ed animerà il mondo della cultura italiana da qui ai prossimi mesi.Molte amministrazioni locali umbre hanno provveduto a stilare un calendario di iniziative per celebrare degnamente questa ricorrenza. È notizia delle ultime settimane, ad esempio, che alle “Giornate dantesche 2021”, organizzate dal Comune di Foligno in collaborazione col Sacro Convento di San Francesco in Assisi, è stata conferita la Medaglia del Presidente della Repubblica. Stiamo parlando di un programma molto ricco, con decine e decine di appuntamenti all’insegna della qualità. Una vera e propria festa per la città di Foligno, che calamiterà, vista anche la situazione pandemica sotto controllo, un afflusso turistico notevole. Andando a leggere i nomi coinvolti, troviamo, tra gli altri, quelli di Massimo Cacciari e di Carlo Ossola, uno dei massimi critici letterari mondiali.Per non parlare poi di Perugia, dove l’assessore Varasano ha presentato negli ultimi giorni un ricco cartellone di eventi danteschi impressionante per il solo mese di giugno.Bene, un plauso alle amministrazioni Zuccarini e Romizi (che di certo non godono delle nostre simpatie politiche), ma a Todi si è pensato a fare qualcosa per questa ricorrenza? Scorgendo le delibere prodotte dalla nostra illuminata giunta, troviamo la n. 68 del 18 marzo scorso che suggerisce qualcosa in tal senso.Si legge, in essa, che il nostro Comune aderisce con tanto di patrocinio, in occasione del 700° anniversario della morte di Dante Alighieri, al progetto “Umbria Paradiso di Dante” presentato dall’Associazione Operatori del Monte Cucco di Costacciaro, al fine di creare un itinerario regionale che valorizzi e promuova il patrimonio artistico e culturale e il turismo naturalistico dei territori attraverso la creazione di un “Cammino di Dante” percorribile a piedi, in bicicletta o con altri mezzi.Iniziativa meritoria, per carità. Tuttavia, sorge spontanea una domanda: perché il Comune non ha studiato e progettato autonomamente un cartello di iniziative simile a quello folignate o perugino, invece di dimenticarsi sostanzialmente di questa ricorrenza e limitarsi a concedere il patrocinio all’associazione sopra menzionata? Eppure non mancavano gli spunti per costruire un’iniziativa in grado non solo di celebrare il Sommo Poeta, ma anche i suoi legami con la città di Todi: pensiamo solo ai rapporti tra Dante e Iacopone, al loro possibile incontro (avvalorato da più di uno storico) e alle loro affinità elettive e spirituali (anche alla luce del canto XXXIII del Paradiso).Forse la giunta è troppo impegnata a concedere il patrocinio e il finanziamento ad iniziative di dubbio gusto che violano l’anima profonda alla nostra città (il riferimento a “Todi Città del Libro” non è per nulla casuale, con i suoi 8000 euro di anticipo di contributo) e a sbrodolarsi addosso con selfie autoelogiativi? Intanto, che dire? Dante dimenticato, assessore Ranchicchio bocciato! PARTITO DEMOCRATICO DI TODI
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