Intervento di Andrea Vannini
Partiamo da questi dati di fatto: le vaccinazioni saranno completate per tutto il popolo, se va bene, nonostante le dichiarazioni rassicuranti, alla fine del 2021; nel frattempo chi non è vaccinato potrà essere infettato in qualsiasi momento.
Allora, al dunque: noi, non vaccinati, vorremmo avere la libertà di non essere infettati; dico ciò perché continuano i negazionisti a dire che non bisogna vaccinarsi (per una presunta loro libertà non si sa bene di cosa).
E possiamo avere questa sacrosanta possibilità solo se sappiamo con chi stiamo a parlare, chi abbiamo davanti, cioè se è stato vaccinato o no.
Mi rendo ovviamente conto che ciò, ancorché giusto, è procedura indaginosa da attuare nella vita di tutti i giorni, da quando usciamo da casa fino a quando rientriamo.
Oltretutto per ogni occasione di incontro che abbiamo.
Ma mi sembra anche doveroso che, almeno nei contatti, che dobbiamo per forza avere per tanti motivi con gli operatori del pubblico impiego, in particolare del sistema socio-sanitario, si possa e si debba in qualche maniera essere tutelati nella nostra sacrosanta libertà di sapere, di conoscere per non essere aggrediti dal virus.
Facciamo un esempio: se io debbo andarmi a fare una visita specialistica o di qualsiasi altro tipo debbo essere informato se quel Medico e/o quell’infermiere abbiano rifiutato la vaccinazione, poiché, nel caso, è giusto che mi diriga in altro ambulatorio in cui operi chi è vaccinato.
Per cui una raccomandazione per tutti: quando entriamo in stretto contatto con quel tipo di addetti chiediamo se hanno rifiutato di essere vaccinati.
TUTELIAMOCI.
Andrea Vannini – Consigliere Comunale PD Todi
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