Una proposta iniqua che impegna soldi pubblici distribuendoli senza un criterio rispondente ai più bisognosi.
Invitiamo l’amministrazione comunale a rivedere rapidamente il bando con cui vuole assegnare un bonus di 30 euro ai bambini da zero a dieci anni. Una proposta iniqua che impegna soldi pubblici distribuendoli senza un criterio rispondente ai più bisognosi.
Pertanto, ad esempio, una famiglia con un bambino di dieci anni, che potrà contare su due stipendi e relative tredicesime, avrebbe diritto al bonus, mentre un’altra, senza reddito, con tre figli di undici anni, non ne avrebbe diritto. Un paradosso che crea ingiustizie a nostro avviso inaccettabili. Un bonus dato, si spiega, per affrontare un momento di grande difficoltà economica, in cui molti devono combattere per avere il minimo indispensabile, ma che, altro paradosso, deve essere speso in beni ” non di prima necessità”. Non è chiaro inoltre se il bonus possa essere utilizzato solo per acquisti rivolti ai bambini ( fatto che restringerebbe fortemente il numero degli esercizi ammissibili), o se possa essere utilizzato per beni di ogni genere.
In questo secondo caso vi sarebbe un incongruenza evidente fra il criterio di selezione dei beneficiari e l’utilizzo delle risorse. Non è chiaro, quindi, quali siano le attività che possono aderire, né in che modo, il Comune, potrà verificare la correttezza dell’utilizzo del bonus.
Una serie di problematiche che si potrebbero superare facilmente distribuendo il bonus alle famiglie sulla base del reddito ( fornita con autocertificazione ), consentendo alle stesse di utilizzarlo per ciò di cui hanno bisogno. Un metodo più semplice, equo e diretto con cui si aiuterebbero famiglie e attività commerciali del territorio. A tal fine, il gruppo consiliare di Todi Civica ha depositato un’interrogazione urgente.
Todi Civica
Commenti recenti