La motivazione della giuria internazionale:
per aver reso attuale il repertorio nel modo più intelligente possibile
Liv Ferracchiati affronta in modo semplice, ma convincente e toccante, il protagonista di un testo classico con i suoi propri pensieri autobiografici come lettore della storia.
Nell’indagare i personaggi e le loro motivazioni da un punto di vista attuale, emerge un testo nuovo che non solo Mette in discussione il ruolo del testo classico nel teatro di oggi, ma libera i personaggi dalla prigionia del nella quale sono stati creati
Liv Ferracchiati non è soltanto autore e regista dello spettacolo. Interpreta anche la figura di un nuovo personaggio, il Lettore del testo, con una tale straordinaria è dedicata autenticità che come personaggio diventa essenziale per il successo dell’opera, imposta un dialogo ironico e illuminante tra sé stesso e l’autore russo.
Nell’eliminare alcuni personaggi maschili e mettendo invece quattro donne al centro della scena, gli spettatori del 2020, che potrebbero trovare antiquata la politica sessuale e di genere di Cechov, possono immediatamente ritrovarsi nei commenti satirici e imperturbabili del lettore su ciò che accade in scena. E’ ovviamente un valore aggiunto al fatto che sia anche attore straordinario.
Quindi la Menzione speciale della Biennale, teatro 2020, va al Liv Ferracchiati per aver reso attuale il repertorio nel modo più intelligente possibile: non solo rendendolo attuale ma avviando anche una riflessione che parte dal qui e ora, gettando una nuova luce su ciò che dobbiamo fare per vivere una vita significativa, come dobbiamo relazionarci con il mondo, come dobbiamo agire. Tutte questioni che oggi sono urgenti.
Grazie Liv
Commenti recenti